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14 Modi Per Allontanare Lo Stress Delle Scadenze Con i Clienti

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Una delle cose che più fanno paura ad un designer sono sicuramente le scadenze lavorative, ovvero quando si dovrà consegnare il lavoro al cliente che l’ha commissionato! Per un motivo o per un altro, spesso si arriva a pochissimo tempo dalla scadenza e non si è nemmeno vicini a finire il lavoro! La pressione aumenta. Il tempo stringe. Allora che si fa? Bisogna farsi prendere dal panico? Assolutamente NO! Oggi, perciò, vorrei darvi 14 utili consigli che dovrebbero aiutarvi a far fronte alla pressione in previsione di una scadenza ravvicinata.

Consigli Per Designer: Come Affrontare Le Scadenze

scadenze

1. Fermatevi Un Attimo e Riordinate la Scrivania

Avere una scrivania ordinata significherà avere una mente ordinata. Riordinate il vostro spazio di lavoro fisico e liberate la scrivania da tutto ciò che non vi è necessario. Questo è un ottimo sistema per aiutarvi a focalizzare la mente su quello che dovreste fare.

2. Allontanate le Distrazioni

Esistono molte distrazioni intorno a noi, soprattutto multimediali. Social network come Twitter e Facebook sono sicuramente degli ottimi strumenti, ma quando avete delle scadenze da rispettare dovete tenerli a debita distanza! Spesso, mettere delle cuffie senza riproduzione di musica, rappresenta un buon modo per concentrarsi.

3. Liberate la Mente

Cercate di liberare la mente da ogni pensiero, in modo da potervi concentrare meglio sul compito che dovete assolvere. Provate a fare qualcosa che vi rilassi, come una passeggiata o un giro in bicicletta.

4. Auto-Stimolatevi

Al mattino, fare qualcosa di fisico come un pò di stretching o un giro in bicicletta, vi fornirà una grande carica durante tutta la giornata! Personalmente, ci sono giorni in cui mi sento così carico da riuscire anche a lavorare per qualche ora di notte da casa, senza avvertire il minimo segno di fatica mentale o fisica. Provateci!

5. Prendetevi Una Pausa dal Computer

Qualche volta, sarà necessario prendersi una pausa dal lavoro, a prescindere da quanto lavoro dobbiate fare! Allontanarvi dal computer, anche per 5 minuti, può fare la differenza: ricordate che esiste un altro mondo al di fuori del monitor!

6. Quattro Occhi…Sono Meglio di Due!

E’ sempre di grande aiuto al designer mostrare quello che sta facendo a qualcun altro, come un collega o un amico. Questo può essere particolarmente utile per chiedere dei pareri altrui sul progetto: a volte due occhi in più possono dare un feedback importantissimo al designer, facendogli notare errori o incongruenze nel design.

7. Stabilire un Periodo di Tempo da Dedicare ad Un Progetto

Ricordate che non sempre le cose vanno come le avevate programmate. Nel lavoro di designer, in particolar modo, le insidie e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo! E’ la natura del lavoro. Ma se si sta lavorando su qualcosa, cercate di dedicare ad esso un certo periodo di tempo al giorno, in modo da poter rispettare comodamente e senza affanni le scadenze prefissate.

8. Soddisfare (in anticipo) Le Necessità di Alcuni Clienti

Alcuni clienti avranno bisogno di più “cura” di altri. Il designer deve spiegare fin da subito al cliente l’evolversi del processo creativo, in modo da poter prevenire eventuali pressioni dell’ultimo minuto. Bisogna creare una relazione forte con loro, in modo che essi capiscano chi siete e come lavorate.

9. Cercate Altrove l’Ispirazione

Quando l’ispirazione non arriva, non state fermi al computer sperando che prima o poi arrivi! Andate a fare una passeggiata o uscite con gli amici: un “cambio di scenario” potrebbe essere molto stimolante: si potrebbe vedere un cartellone pubblicitario, una vetrina o qualcosa del genere che potrebbe ispirarvi per il progetto che dovete fare.

10. Bere Molta Acqua

Volete saper quanto è importante l’acqua per il vostro cervello? Beh…su una scala da uno a cinque, merita probabilmente un cinque! Quando si è disidratati, l’equilibrio corporeo viene interrotto e questo significa che le vostre cellule cerebrali perderanno efficienza. Quindi, tenere a portata di mano una bottiglia di acqua sarà fondamentale per lavorare in modo più creativo e produttivo. Inoltre, se normalmente siete abituati a bere molto caffè o tè, provate a sostituirli con un bicchiere d’acqua. Molti pensano che questi stimolanti artificiali aiutino la concentrazione, ma una corretta idratazione è decisamente molto più efficiente e, probabilmente, vi farà anche dormire meglio la notte!

11. Dormite di Più

Pensate di non avere il tempo per una notte di sonno decente? Quando si tratta di lavoro creativo, un sonno corretto è molto importante. Certo, lavorare di notte può essere inevitabile in alcune occasioni, ma farlo regolarmente non sarà particolarmente produttivo! Se siete un designer freelance che lavora da casa, potrebbe essere una buona idea fare un pisolino durante il giorno. Vedrete che la vostra produttività migliorerà.

12. Gomma da Masticare

Lo sapevate che masticare un chewingum aiuta il cervello a lavorare meglio? Tenete in considerazione questo quando vi sentite stressati!

13. Cambiare Postazione Lavorativa

Se vi sentite stressati dalla scadenze lavorative, potrebbe essere anche colpa della troppa “familiarità” con la vostra postazione lavorativa!! Siete sempre di fronte alla stessa parete, vedete le stesse cose, parlate sempre con la stessa persona, per ore e ore….e giorni: questo potrebbe portare ad un “blocco mentale”. Spostare la scrivania, la disposizione degli oggetti su di essa o semplicemente lo sfondo del desktop, potrebbe aiutarvi a rompere l’impasse mentale.

14. Auto-Ipnosi

Quest’ultimo suggerimento potrebbe suonarvi un po’ “hippy”, ma non c’è niente di mistico nel termine auto-ipnosi: si tratta semplicemente di riconoscere la potenza di alcuni pensieri positivi per renderci più efficienti e creativi. Dedicate qualche minuto per pensare ai motivi che vi hanno spinto a creare quel progetto. Ricordate ciò che è la vostra passione. Ricordate il motivo per cui il cliente vi ha affidato il progetto. Pensate a tutte quelle scadenze che non vi aspettavate di rispettare, ma che avete portato a termine. Poi tornate al lavoro. Entro la fine della giornata conoscerete l’effetto che quei piccoli momenti di riflessione hanno avuto sul vostro stato d’animo a vantaggio della vostra creatività e produttività.

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L’Importanza del Peso Visivo nel Web Design

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Nell’articolo di oggi vorrei parlarvi di un argomento ai più sconosciuto, ovvero come affrontare il peso visivo e la sua importanza nel web design. Ogni designer dovrebbe conoscere questo termine, ma anche saperne di più sul suo effettivo significato. Come probabilmente avete capito, alcuni elementi di design appaiono visivamente più “pesanti”, mentre altri sembrano più “leggeri”. E questo potrebbe essere visto fin dalla prima osservazione, quando alcuni oggetti appaiono più grandi di altri e coprono più spazio, mentre in altre circostanze il peso potrebbe essere più difficile da osservare, specialmente se ci si basa solo sull’uso dei colori!

Il Peso Visivo nel Web Design

Vi assicuro che conoscere questo concetto è molto importante, perché permette di aiutare il web designer su questioni come la gerarchia visival’equilibrio e l’armonia del design. Grazie alla gerarchia visiva, le persone noteranno prima le voci più significative, mentre la simmetria e l’equilibrio aiuteranno l’occhio umano a “costruire” l’immagine corretta.

La Dimensione Nel Peso Visivo

Dovrebbe essere naturale parlare di dimensioni quando si tratta di peso visivo. Dopo tutto, come ho già detto in precedenza, gli oggetti più grandi sono più facili da osservare e questo potrebbe o influenzare o migliorare il vostro lavoro. I vostri progetti saranno migliori se si riesce a concentrare l’attenzione dello spettatore sui punti focali! E questo potrebbe influenzare il vostro lavoro a causa del fatto che gli oggetti più grandi potrebbero danneggiare l’equilibrio del vostro sito web! Tuttavia, questa cosa non deve preoccupare, perché esistono diverse soluzioni. Ad esempio, si potrebbe optare per degli oggetti più piccoli collocati strategicamente vicino a quello più grande. Oppure un’altra soluzione potrebbe essere la scelta di una tonalità di colore più “pesante” per gli oggetti più piccoli. Ad ogni modo, oggetti di dimensioni maggiori nel web design non sono una cosa nuova. Credo che molti di voi vedono continuamente sui vari siti web i cosiddetti “pulsanti di azione“ che stimolano i visitatori ad osservare le cose di cui hanno bisogno. Il punto è che la dimensione conta molto per quanto riguarda peso visivo e ogni web designer dovrebbe capire e imparare come gestire questo problema.

La Proporzione degli Oggetti

web design

Quando le persone vedono un oggetto compatto, naturalmente credono che sia più pesante di uno più disperso. Ed hanno ragione! Ecco perché sarebbe una grande idea quella di dare più enfasi ai vari elementi organizzandoli in modo visivamente piacevole. Tuttavia, non si dovrebbe insistere troppo su questa tecnica, perché esagerare potrebbe portare a dei danni alla vostra creazione. E lo stesso discorso vale anche per i testi. Se volete accentuare piccole parti di esso, sarà possibile farlo scrivendolo in modo compatto (ma solo per piccole sezioni, mi raccomando!). Per il resto del testo, sarebbe meglio evitare di posizionarlo in modo “affollato”, altrimenti gli utenti si stancheranno presto di leggere e, di conseguenza, abbandoneranno il vostro sito web. In ogni caso, se si preferisce non sottolineare alcuni punti attraverso caratteristiche compatte e scegliere invece la dispersione, allora potrete farlo con l’aiuto dello “spazio bianco“. Ma si deve essere consapevoli del fatto che, anche se più spazi vuoti tra gli oggetti daranno l’impressione di leggerezza, allo stesso tempo creeranno una sorta di contrasto tra gli elementi esistenti.

Elementi Complessi

Se si vuole padroneggiare il peso visivo del vostro sito web e se si desidera avere fattori sia pesanti e leggeri, non dovete assolutamente dimenticare la complessità. Le texture più complesse, i template o le immagini comporranno la lista dei vostri elementi pesanti, mentre quelli più semplici saranno quelli più leggeri. La combinazione di tali fattori mostrerà allo spettatore che c’è armonia nella vostra pagina web e che l’arte del peso visivo non ha segreti per voi!

Colori

Quando si tratta di colori, il rosso è di solito quello più pesante, seguito da bluverdearancione e, infine, il giallo. In ogni caso, ciò che si deve sapere, è che i colori dipendono dalla loro saturazione, luminosità, oscurità e colore, così da influenzare il peso visivo. Pertanto, nella lista dei colori pesanti rientrano quelli più saturi e scuri, mentre nella lista di colori pesanti si dovrebbe includere quelli meno saturi e le tonalità brillanti.

Contrasto

Contrasto è un altro termine che svolge un ruolo importante nel peso visivo. A parte il fatto che mette in risalto gli elementi che hanno più contrasto tra loro e lo sfondo, aiuta anche a migliorare la leggibilità e la creazione di una gerarchia visiva. Quindi, questo è sicuramente qualcosa che i web designer non devono aver paura di usare, li aiuterà sicuramente a raggiungere determinati obiettivi.

Luminosità ed Oscurità

Se si desidera richiamare l’attenzione dello spettatore nei confronti di alcuni punti focali del sito web, allora si dovrebbe fare un uso intelligente della luminosità e dell’oscurità, perché aiutano a rendere gli oggetti più prominenti. Inoltre, una cosa che potrebbe aiutare a creare un design più naturale a cui gli utenti faranno riferimento, sarebbe quello di porre i colori più scuri nella parte inferiore e le tinte più chiare nella parte superiore. In questo modo, gli oggetti leggeri saranno posti sopra quelli pesanti, fatto che la maggior parte delle persone troveranno normale e convenzionale.

Conclusioni

La conclusione più opportuna al discorso affrontato oggi, sarebbe che il web designer non deve mai dimenticare di prendere in considerazione il peso visivo perché, grazie ad esso, il sito web sembrerà ben organizzato e piacevole da visitare. E ciò, ovviamente, farà sì che le persone lo visiteranno nuovamente.

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La Tipografia Nel Logo Design: I 20 Utilizzi Più Creativi

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Come ben sappiamo, la progettazione di un logotipo che riassuma l’identità di un marchio può essere un compito estremamente impegnativo. Catturare la personalità, lo stile e l’essenza della società è qualcosa che è molto difficile da fare quando si ha solo un piccolo spazio di lavoro su cui lavorare. Fortunatamente, esistono molti modi e tecniche diverse che si possono applicare per influenzare lo stile del logo, della tavolozza dei colori e delle immagini visive, il tipo di carattere e anche lo spazio negativo che si intende utilizzare: cioè usare la tipografia in modo creativo e particolare. È interessante notare che la tipografia e, in particolare, il tipo di carattere che si utilizza, può avere un impatto enorme sulla personalità del logotipo. Essa, da sola, può trasmettere un’immagine di professionalità ed eleganza al marchio che rappresenta.

Tipografia Creativa Nel Logo Design

Così, nel post di oggi, ho raccolto per voi i 20 migliori modi di utilizzare la tipografia in un logo. Come potete vedere, essi riescono benissimo a trasmettere tutta la personalità delle società che rappresentano senza far uso di elementi grafici troppo complessi!

1. Alsoa

logo alsoa

2. Deahla

logo deahla

3. Established 89

logo established 89

4. Finio

logo finio

5. Fresh

logo fresh

6. Hook & Irons

logo hook irons

7. Kiski

logo kiski

8. Layer Cake

9. Negative

10. Pixel Union

11. Plexus Puzzles

12. Red Dirt Road

13. Snapguide

14. Spool

15. Turn It Up

16. Turn Left

17. Unreel Fishware

18. Young Guns Brewing Company

19. Zeitgeist

20. ZookCity

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10 Utilizzi Creativi della Tipografia Nei Video Musicali

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La tipografia in movimento è un’opzione perfetta per i video musicali moderni. E’ infatti un ottimo modo che hanno gli artisti di comunicare in una forma che consenta al testo di prendere vita! Quindi non è una sorpresa che questo uso intelligente della tipografia stia diventando sempre più comune nei video musicali, dando vita a parole che utilizzano una varietà di tecniche che interagiscono visivamente con i temi e le idee della canzone.

Tipografia Creativa Nei Videoclip

Così ho selezionato per voi alcuni degli esempi più creativi e stimolanti di come queste due arti si possano fondere per creare un qualcosa di molto originale.

tipografia

1. Kanye West ft T-Pain – Good life

Quando c’è la star del rap Kanye West ci si aspetta uno splendido prodotto! E questo video non fa eccezione. Una celebrazione straordinaria di colori e di tipografia domina la scena, creando una sinergia vivace con le immagini e i vari riferimenti disseminati in tutto il video.

2. Lushlife – Magnolia

In contrasto con la magia grafica high-tech del brano precedente, l’uso ludico-fisico di alcuni parole scritte su cubi di cartone in questo video rap , offrono un racconto originale e “provocano” la mente! L’uso della tipografia in tutta la sequenza è molto semplice, ma ben fatta e straordinariamente efficace, che permette di focalizzare l’attenzione sulla musica e il suo significato senza distrazioni inutili.

3. MGMT – All we ever wanted was everything

C’è un tema “fisico-terroso” in questo video musicale animato. Le immagini belle e poetiche che accompagnano le riflessioni di MGMT  portano in vita il testo della canzone attraverso il potere della tipografia. E’ un accattivante video di quattro minuti che racconta una storia sulla vita ma che comunica anche un qualcosa di unico attraverso la tipografia e le immagini.

4. Odezenne – Dedans

In questo video le melodie liriche lavorano “mano nella mano” con la tipografia sketch-based, assieme ad un’animazione finto-vintage. Questa canzone, del rapper Odezenne, è una combinazione di elementi intelligente ed originale che utilizza caratteri e animazioni in un sottile ed evocativo.

5. Jay-Z – Hello Brooklyn

La tipografia è la protagonista assoluta di questo video in bianco e nero, che rappresenta un tributo di Jay-Z a Brooklyn. In contrasto con gli esempi più variegati e colorati della tipografia utilizzata nei video precedenti, qui l’Helvetica, la fotografia e una visione unica si combinano per rendere omaggio al famoso quartiere di New York, dandogli un senso di peso ed autorità!

6. Daft Punk – Harder, better, faster, stronger

Creato con After Effects e Trapcode Starglow, l’uso della tipografia LED in questo video si ispira alla danza classica francese. L’idea aggiunge contesto all’ambiente e aumenta l’energia del video, come le parole che sono collegate tra loro e la transizione degli elementi in modo intelligente.

7. Bob Dylan – Subterranean homesick blues (handlettering version)

Ispirato al video originale e iconico “Subterranean Homesick Blues” di Bob Dylan, dove si girano delle carte con i testi durante la riproduzione del brano, questa rielaborazione moderna della canzone di Leandro Senna utilizza una varietà di caratteri per illustrare le sue parole e melodie senza tempo.

8. Justice – D.A.N.C.E.

Questo video mozzafiato e visivamente stimolante incluso nel disco funk di Justice, è stato prodotto dal talentuoso Jonas & Francois. E’ accattivante fin dall’inizio, in quanto si costruisce una frenesia di movimento della tipografia e delle immagini, saltando da T-shirt a T-shirt! Davvero molto creativo ed originale.

9. Caro Emerald – That man

Questo video di Emerald in stile anni 50-60, si basa sulla tipografia in movimento. Davvero molto coinvolgente e gradevole.

10. Adele – Skyfall

Questo video della famosa cantante Adele fa parte della colonna sonora dell’ultimo James Bond. Sottile, elegante e bello questo video ricrea il testo della canzone in uno stile moderno e particolare, che segna il ritorno in grande stile della cantante britannica.

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La Geometria e l’Evoluzione Del Logo Twitter

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Chi non conosce il logo Twitter? Come molti di voi sapranno, il popolare social network da qualche anno ha un nuovo logo. A ben vedere, le modifiche apportate alla nuova identità sembrano minime, ma qualcuno le ha addirittura definite inconsistenti! Ma, come vedremo oggi, esiste una storia a monte che non definirei “inconsistente”. Nel post di oggi, quindi, daremo uno sguardo più approfondito al nuovo logo, analizzando soprattutto l’interessante geometria utilizzata per creare l’icona del famoso social network.

La prima cosa che salta all’occhio è sicuramente la nuova posizione assunta dall’uccellino simbolo di Twitter. A differenza del precedente, il nuovo design fa apparire l’uccellino “Larry” (questo il suo nome ufficiale!) come se stesse spiccando il volo verso l’alto, elemento che simboleggia la volontà dell’azienda di voler raggiungere nuove vette nel mondo dei social! Ma non è tutto. Un’altra differenza sostanziale, è che Larry non è più “accompagnato” dalla scritta Twitter. Questo elemento che ai più può sembrare strano o irrilevante, sta a significare una cosa ben precisa nel mondo del design: infatti, significa che il marchio è diventato così immediatamente riconoscibile che non ha più bisogno di lettere o parole che ne indichino anche il nome! Così come altri grandi marchi hanno fatto prima di lui (Nike, Starbucks, Apple, Target ecc.) anche Twitter è ormai entrato così tanto nella mente delle persone che non ha più bisogno del testo accanto al logo.

Personalmente, io adoro il momento in cui i loghi raggiungono questo stadio di grande riconoscibilità, dove il cervello umano collega immediatamente il simbolo con la parola. E’ la vetta massima del logo design e del branding aziendale!

Evoluzione Del Logo Twitter

Anche se il logo di Twitter è passato attraverso molti cambiamenti, dal mio punto di vista ci sono state 5 iterazioni principali…

logo twitter

È interessante notare che la prima illustrazione raffigurava “Larry” con lo sguardo rivolto a sinistra! Alla fine, però, si decise per il senso opposto in quanto dava più l’idea di innovazione e “sguardo rivolto al futuro”. La seconda versione dell’uccellino non è stata un’evoluzione graduale ma una completa riprogettazione del design. Questa modifica, in pratica, ha tracciato la strada del design definitivo e lo ha portato dove è oggi. Come si può vedere, le iterazioni del secondo e terzo logo sono in realtà abbastanza simili nella forma, ma hanno avuto soprattutto la funzione di rendere l’uccellino più “fumettistico” e “amichevole”. Il passo successivo è stato quello di eliminare tutti quei dettagli più inutili da “cartone animato” e ripristinare una silhouette grafica più pulita. Durante il processo creativo, la forma dell’uccello era inizialmente più snella. Le zampe sono state rimosse, le ali ridisegnate e il becco è stato fatto per essere meno incurvato. È interessante notare che, in questa fase, l’uccello è stato disegnato per sembrare che stesse volando in linea retta (come appare nella prossima ed ultima versione!). E veniamo ora alla nuova iterazione. A parte il cambiamento di direzione, ci sono stati molti altri notevoli cambiamenti. Le ali hanno una piuma in meno, la cresta è sparita, la lanugine sulla parte superiore è stata rimossa e la testa è stata ridotta notevolmente, essendo ora più a forma circolare.

La Geometria

C’è qualcosa circa la geometria del nuovo logo Twitter che è abbastanza interessante e sconosciuta. Ecco il processo creativo che ha segnato la nascita del nuovo Larry…

Notato niente??? A prima vista sembra solo un “pasticcio” di cerchi ma, in realtà, quel pasticcio definisce la forma di un uccellino!! Quindi, il nuovo logo Twitter si basa pesantemente su dei cerchi perfetti. Ma è stato qualcosa di intenzionale o no? Guardiamo ora questa tecnica applicata al design precedente….

La risposta è quindi…..sì e no! In un certo senso, l’uccellino precedentemente è stato realizzato con l’utilizzo di porzioni di cerchi per definire la sua geometria, ma è anche vero che ci sono molte curve che semplicemente non corrispondono al disegno effettivo e sono invece un pò irregolari. E’ importante notare che ogni parte del nuovo logo può essere definita utilizzando uno dei due cerchi (uno piccolo e uno grande).

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Brand vs Logo: Principali Differenze

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Molti dei nostri clienti ci chiedono spesso di creare un nuovo brand per il loro business: il problema è che, in realtà, la maggior parte di loro si riferisce al solo logo! E’ infatti una credenza comune associare le parole “logo” e “brand” (o marchio), ma i concetti che rappresentano sono molto diversi gli uni dagli altri. Senza contare che la modifica di un logo è relativamente più facile rispetto al dover ricreare l’identità di un brand. I clienti che intendono modificare quest’ultimo aspetto dovrebbero rendersi conto che questa modifica non è limitata al solo logo! Ma qualsiasi cosa complementi la natura del business è automaticamente inclusa nel concetto di branding. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, analizziamo ora i concetti di “brand” e “logo” e cosa in realtà significano.

Brand

brandInnanzitutto dobbiamo dire che la parola brand non si riferisce solo al nome della società! Esso è tutto ciò che definisce l’intera organizzazione. Consideratelo come la personalità di un business, che ha lo scopo di attirare clienti ed aiutare l’azienda ad aumentare la sua presenza sul mercato. Inoltre, esso rappresenta la fusione dei concetti di estetica e filosofia culturale della società….in un’unica identità ben definita. Per eliminare ogni malinteso su questo concetto, possiamo riassumere il concetto di brand in pochi punti:

  • il brand non consiste nei soli colori, caratteri e simboli;
  • riguarda l’immagine complessiva percepita di un’azienda;
  • il concetto di brand include anche il lavoro che fa un’organizzazione, le strategie, i prodotti/servizi che vende e il messaggio aziendale che vuole trasmettere al pubblico;
  • il brand rappresenta il modo in cui i prodotti possono essere utilizzati dai clienti;
  • il marchio rappresenta l’insieme degli strumenti di comunicazione visiva e anche il logo della società.

In definitiva, il marchio riguarda la creazione di una immagine della vostra azienda in tutto il mondo, ad ogni livello e in ogni dettaglio.

Logo

Come sappiamo, sono i diversi elementi di una personalità che contribuiscono a plasmare le percezioni del pubblico. L’elemento chiave, in questo senso, è rappresentato dal logo. Vediamo le sue caratteristiche principali:

  • un logo è l’identificatore visivo di chi emette un prodotto sul mercato;
  • esso non rappresenta necessariamente “la scritta” effettiva del nome della società. Un logo può anche essere puramente simbolico;
  • il logo ideale è quello che rappresenta il carattere di una società in modo evocativo, ma non letterale;
  • il rebrading effettivo non è solo un cambio di logo! A volte una società avrà bisogno di cambiare il suo nome, l’identità, packaging, prodotti, mercato e struttura dei prezzi.
  • nel redesign di un logo è importante capire le nuove esigenze dei consumatori: quindi, il designer, dovrebbe concentrarsi sul marchio…in modo reale! Essi devono avere una conoscenza chiara della vera immagine pubblica dell’azienda in questione e non solo ciò che si desidera che il marchio sia.
  • si noti inoltre che le funzioni del logo possono essere capite solo dopo che esso sarà diventato familiare nella mente delle persone. E’ come ricordare il nome di una persona.

In altre parole, il logo è solo qualcosa che identifica un business nella sua forma più semplice, vale a dire un marchio o un’icona. L’esempio dell’iceberg, nella foto sopra, è davvero molto esplicativo.

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20 Copertine Facebook Molto Creative

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Nessuno di noi può ignorare il fatto che Facebook sia oggi diventato un fenomeno sociale enorme e diffuso a livello globale. Nel disegno grafico del nuovo profilo Facebook, la prima grande novità che si nota è la copertina del diario o copertina Facebook, cioè la grande immagine che si estende per tutta la larghezza della pagina come un grande banner di presentazione. Quindi, con la nuova funzione “diario”, Facebook ha introdotto anche la possibilità di implementare all’immagine del profilo un’immagine di copertina, che viene chiamata tecnicamente “timeline cover“. Con essa, generalmente, è stata fatta una revisione completa della pagina del profilo, con la nuova capacità di visualizzare gli aggiornamenti di stato in un elenco in ordine di tempo, da cui il nome. Questa nuova funzione rappresenta un nuovo modo di presentare se stessi tramite una grafica diversa dalla semplice foto del profilo. Ma, moltissimi facebokeers, hanno cercato di creare delle copertine personalizzate e molto particolari per distinguersi dalla massa, ognuno dando libero sfogo alla propria creatività. Oggi, così, vedremo una galleria di alcune delle copertine Facebook più belle e creative realizzate da alcuni designer professionisti. Buona ispirazione a tutti!

Ah…anche WebLogo.it effettua il servizio di creazione copertina Facebook personalizzata. 😉

Copertine Facebook Creative

1. Aly Moffatt

copertine facebook

2. Damian Sanchez

3. Delphin Hauchard

4. Ekkapong Techawongthaworn

5. Eyal Shahar

6. Gabriel Masliah

7. GianMarco Carrieri

8. Giuseppe Draicchio

9. Graziano Vincini

10. Ivan Marino

11. Jeremy Bronson

12. Jorgen Broms

13. Leo Lee

14. Louise Lundberg

15. Mohammad Azzam

16. Nagaraj Vijayarangan

17. Niels Langeveld

18. Oliver Alexander

19. Pao Abella

20. Richard Karstrom

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Le Dieci Caratteristiche Di Un Designer di Successo

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Volete intraprendere una carriera di graphic designer? Volete essere un ricercato professionista del settore? Insieme agli studi tecnici, ci sono alcune competenze essenziali e basilari che è necessario padroneggiare per poter diventare un graphic designer di successo.

Come Diventare Un Designer di Successo

designer

1. Immaginazione

Un designer deve conoscere come visualizzare un progetto prima di iniziare a lavorare su di esso! Sarà necessaria una buona ricerca, annotare idee e sviluppare un’ottima comprensione del progetto. Più attiva sarà l’immaginazione, più creativo ed unico sarà il vostro design.

2. Sketching

Lo sketching è e sarà sempre un requisito fondamentale per la carriera di designer. Che si tratti di un logo o di un altro tipo di progettazione grafica, sarà necessario possedere la capacità di delineare le vostre idee prima di lavorare sul computer. È necessario, inoltre, avere una buona conoscenza dell’arte tipografica e dell’uso caratteri, come la maggior parte dei loghi e progetti di graphic design richiedono.

3. Estetica

I graphic designers hanno la grande responsabilità di far emergere la bellezza delle cose che a chiunque altro potrebbero sfuggire! Il design deve essere attraente per il cliente e il loro pubblico di riferimento. Colori, modelli e i disegni utilizzati nel progetto devono essere piacevoli per l’occhio dello spettatore e trasmettere il messaggio della società nel modo più efficace possibile.

4. Tecnologico

Come designer, sarà necessario conoscere come lavorare sui vari tipi di software di grafica. Ad esempio, i logo designers devono saper lavorare con Adobe Illustrator, Freehand e CorelDraw. I web designer, non devono solo limitarsi a conoscere Adobe Illustrator, ma dovranno anche avere una buona conoscenza di Adobe Photoshop, Adobe Dreamweaver e altri software di web design template. Non limitate mai la vostra conoscenza ad un solo programma di design!

5. Conoscenze grafiche

Un designer deve conoscere i concetti di base per quanto riguarda i toni di colore, saturazione, pixel ecc. Ad esempio, i disegni creati in Adobe Photoshop non sono scalabili perché vengono “pixellizzati” se ingranditi. Inoltre, deve sapere che cosa è la psicologia del colore e cioè usare il colore più giusto per quel business o il paese di appartenenza. È inoltre necessario avere una buona conoscenza del motivo per cui i concetti abusati devono essere evitati. Deve sapere tutto della tipografia e la grafica vettoriale, compreso il loro uso su varie piattaforme di comunicazione e i diversi metodi di stampa.

6. Duro lavoro

Nella grafica esistono un sacco di facili soluzioni disponibili in tutto il web. Dalle clip art ai loghi template (pre-fatti). Ma l’uso di questi elementi non deve mai far parte del repertorio di un designer che ama il suo lavoro! Ai clienti bisogna sempre consegnare dei lavori originali. Ogni logo design o modello deve essere realizzato attraverso un processo creativo vero e proprio. Questo inizia in genere dalla generazione dell’idea che poi porta a disegnare e si estende fino alla creazione attraverso delle ottime capacità tecniche. Il ricorso a soluzioni di fascia bassa farà svanire ogni possibilità di poter diventare un grande designer!

7. Originalità

Chi vive di contenuti copiati o plagiati non può definirsi un graphic designer. Ricordate che assieme alla creatività bisogna anche essere originali.

8. Umiltà

Questa non è una competenza, ma una qualità che il designer deve avere. Il graphic design è un processo continuo di apprendimento e chi pensa di “sapere tutto” si sbaglia di grosso!! Nel momento in cui un designer pensa di saperne abbastanza sull’argomento, smetterà di imparare cose nuove. Ma di imparare non si finisce mai! Quindi, il designer deve essere umile e non lasciare che l’orgoglio prenda il sopravvento.

9. Positività

Ognuno di noi, in qualsiasi settore operi, è soggetto a critiche nel proprio lavoro! Anche gli artisti di tutto il mondo sono tenuti ad affrontare quasi quotidianamente critiche sulle loro opere d’arte. Ma il problema non è la critica in se, ma l’atteggiamento negativo verso la critica! Si dice che la bellezza è negli occhi di chi guarda, quindi tutti coloro che guardano un’opera d’arte potrebbero avere un parere diverso dall’altro. I vostri clienti possono avere la propria opinione o richieste per un particolare design (a ragione!). Forse perchè ciò che si crea non è quello che avevano previsto. Ricordate, non prendete mai le critiche in modo negativo! E’ solo l’opinione di un’altra persona: piuttosto, cercate di chiedere loro come potete migliorare il lavoro.

10. Calma

Lo stress da lavoro non porterà mai da nessuna parte, tranne forse alla depressione! E la depressione è un male terribile per l’artista e la sua arte. Il designer deve sempre cercare di trovare del tempo libero per prendersi una pausa e staccare un pò la spina! Ogni tanto, rilassarsi per un paio di giorni potrebbe farvi tornare a lavorare con rinnovato entusiasmo. In ogni caso, un designer non dovrebbe mai prendere un lavoro mentre si è particolarmente stressati. La creatività non potrà mai venir fuori se non si è calmi e rilassati!

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L’Importanza della Tipografia nel Design

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La tipografia è una parte importante di qualsiasi logo o web design. A parte le immagini e una bella grafica, sarà il testo che ospiterà le informazioni reali e più importanti. Se agli spettatori non piacerà quello che vedono o leggono, rivolgeranno la loro attenzione altrove!

tipografia

Tipografia e Design

Questo è il motivo per cui la tipografia è molto importante per qualsiasi progetto di design. Quindi, i grafici, devono tenere sempre a mente i seguenti punti:

1. Allineamento del testo

Questo può variare da progetto a progetto e dipende in gran parte dalle specifiche richieste del cliente. Molti designer spesso selezionano l’allineamento del testo “giustificato” come impostazione principale, che non è generalmente una buona idea…e in particolare per il web design! La ragione è che questa spaziatura definisce le parole goffamente e ciò crea delle linee sbilanciate che rendono il contenuto visivamente sgradevole. Ricordate, questo riguarda in particolare le aree con contenuti di grandi dimensioni, come i paragrafi.

2. Dimensione dei caratteri

Quando si progetta un sito web, esso dovrà essere pianificato efficacemente per soddisfare tutti i tipi di spettatori. Chiunque, sia che abbia o meno problemi alla vista, visualizzerà il vostro sito! Così, la dimensione gioca un ruolo importante. Se gli spettatori non riescono a leggere un sito, lo abbandoneranno subito. Per cui, i modelli dovrebbero scalare facilmente con l’aumentare della dimensione dei caratteri. Questo deve essere considerato sempre quando si effettuano dei “calcoli di progettazione”.

3. Stile dei caratteri

Dimensione e stile vanno di pari passo durante la creazione di un layout di forte impatto tipografico. I designers tendono a dimenticare questo concetto e così utilizzano troppi stili nel design complessivo. E ciò, quasi sempre, si ritorcerà contro di loro perché aggiungerà solo confusione al design. In genere, non si dovrebbero usare più di tre tipi di font e preferibilmente utilizzarne due che “lavorino” bene l’uno con l’altro.

4. Spazio bianco

Ogni designers conosce molto bene questo termine. Lo spazio bianco è lo spazio vuoto tra il testo e la sua immagine adiacente, voce, grafico, ecc. Lo spazio bianco deve essere utilizzato sempre in modo appropriato, anche per non ritrovarsi con un design dall’aspetto troppo disordinato.

5. Ordine tipografico

Una “gerarchia” tipografica solida garantirà una navigazione senza problemi del contenuto della pagina corrente. Gli spettatori, così, avranno un’esperienza utente positiva e saranno in grado di accedere alle informazioni che stanno cercando in un modo più rapido ed efficiente.

Conclusioni

Va da sé che la tipografia sia in grado di creare o distruggere un design! Quando è usata correttamente, può far sì che anche un design semplice si possa distinguere dalla massa. Il graphic design non riguarda solo i colori, le immagini e il layout: anche la tipografia svolge un ruolo importante nel design!

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4 Elementi Importanti e Poco Conosciuti di un Logo Design

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Se avete letto gli articoli precedenti, avrete già bene a mente molti concetti del logo design. Ma anche se si conoscono i concetti generali della progettazione, sono sicuro che nessuno di voi ha pensato ai quattro fattori più critici che contraddistinguono un progetto grafico.

Logo Design: Gli Elementi Meno Conosciuti

Di seguito, vi elencherò i 4 elementi che vengono spesso trascurati quando si progetta un logo: proprietà del marchio, “pulitura” dei punti di ancoraggio, funzionalità dei colori, files corretti.

1. Proprietà del Marchio

Soprattutto se si sta creando un logo per un prodotto o un servizio che appartiene ad un determinato marchio, il cliente può anche richiedere di inserire un simbolo su di esso che ne indica la proprietà: un marchio registrato®, un marchio di fabbrica ™ o un marchio di servizio.

logo design

In primo luogo si dovrebbe decidere se, per questi simboli, si desidera utilizzare lo stesso tipo di carattere usato per il resto del logo o anche un semplice sans-serif, che potrebbe essere la scelta migliore. Poi, è consigliabile mettere un trademark sempre vicino al testo o all’immagine nel logo. Lo scopo, infatti, è quello che il simbolo si adatti al resto del design, in modo che sembri appartenere allo stesso.

2. Pulizia dei Punti di Ancoraggio

Molti si preoccupano solo che il logo funzioni per applicazioni di piccole dimensioni, ma molti non considerano il fatto che il logo potrebbe essere visualizzato anche su un cartellone o comunque un oggetto di grandi dimensioni. La creazione di un logo professionale non è solo un fatto di apparenza, ma si tratta anche di come esso debba essere tecnicamente funzionale.

Prima di considerare finito un logo, bisogna “zoommare” il più vicino possibile e verificare che non ci siano punti di ancoraggio o maniglie (divots, punti estranei e simili), ovvero le “scorie” della progettazione. Senza effettuare uno zoom, infatti, non si potrebbero notare questi piccoli dettagli.

3. Funzionalità dei Colori

A volte il cliente vi dirà in anticipo quali sono i colori che contraddistinguono la sua azienda. Ma se un designer ha libertà di scelta, dovrà scegliere sempre dei colori che si adattano ad una varietà di applicazioni. Alcuni colori sono troppo neutrali nel loro valore (ho detto valore, non tonalità!) e spesso uno dei due o non si distingue molto bene o non si adatterà con la maggior parte degli altri colori.

pantoneIl colore Pantone 300, ad esempio, viene spesso usato nel logo design ma, per esperienza personale, vi dico che è un colore molto difficile su cui lavorare. L’importante, sarà quello di considerare come funzionano i colori per le applicazioni che si devono realizzare. Un problema che non può essere ignorato quando si parla di sistema RGB e CMYK è la questione dei vincoli di gamma. La rappresentazione di tutta la gamma, di percezione del colore umano è estesa, mentre i modelli RGB e CMYK sono limitati e la loro gamma di colori è di gran lunga inferiore a quella che i nostri occhi ci permettono di vedere. Queste differenze nella gamma possono creare problemi e forti differenze nella produzione del colore a schermo e nella stampa delle pagine.

Per risolvere questo problema, si è cercato di dare una standardizzazione dei colori mediante l’utilizzo dei colori PANTONE, una codifica adottata a livello internazionale, che e è stata messa a punto negli anni ’50 per poter classificare i colori e “tradurli” nel sistema di stampa a quadricromia CMYK (ciano, magenta, giallo e nero) semplicemente grazie a un codice, grazie ad una sorta di libro denominato in italiano “mazzetta” è possibile “sfogliare” i colori e selezionarli.

A differenza del CMYK o del RGB il codice Pantone è un codice arbitrario composto da due campi, nel primo può essere presente una parola (ad esempio “RED”, rosso) o un numero di due cifre dove i primi due numeri si riferiscono alla famiglia di appartenenza (es. 18 per la famiglia dei Rossi). Questi codici permettono ai grafici di sapere esattamente quale colore stampare, senza perdere tempo in prove di stampa.

4. Files Corretti da Consegnare al Cliente

Nel consegnare files di alta qualità ai clienti, bisogna tener conto di tutti i modi in cui il logo può essere utilizzato. I formati più importanti sono:

  • formato originale (ai, psd…): di questa categoria fanno parte i files originali di Illustrator, Photoshop o un altro programma simile. Ottenere questi tipi di file vi sarà utile se un giorno deciderete di apportare delle piccole modifiche alla vostra azienda (ad esempio, se si aggiungerà S.p.A. o un altro tagline) o se si decide di cambiare la combinazione dei colori. Quindi, per fare questi semplici cambiamenti, avrete bisogno del formato file originale con cui il logo è stato creato.
  • formato originale “delineato”: i caratteri presenti su un logo devono essere necessariamente “esplosi”. Questa operazione, infatti, eviterà dei problemi se la tipografia, ad esempio, non avesse a disposizione il font usato. Questa operazione farà sì che il vostro logo design venga stampato con il carattere giusto. Con Illustrator, basterà cliccare sul testo e poi andare in Oggetto-Espandi-Espandi oggetto.
  • formato vettoriale (eps): questo dovrebbe essere il primo tipo di file che un cliente dovrebbe ricevere, di solito in formato EPS 9 o 10. Il formato EPS può essere aperto ed elaborato da molti programmi diversi. Questo è anche il formato di file più comunemente accettato e/o richiesto dalle tipografie.
  • formato PDF: per riuscire a visualizzare molti dei formati file del vostro progetto, dovete disporre di un software di grafica professionale. Quindi, vi consiglio di ricevere i file in formato PDF per ciascuna versione a colori del vostro logo design. Sarete in grado di visualizzare i file PDF utilizzando programmi gratuiti come, ad esempio, Adobe Acrobat Reader.
  • formato JPEG e GIF: questi formati molto comuni sono consigliabili se il logo è destinato all’uso web o e-mail. La grafica in formato GIF dovrebbe essere creata sempre con uno sfondo trasparente.
  • formato TIF a 300dpi in RGB: questo formato va utilizzato esclusivamente se si utilizza il logo in Microsoft Word e PowerPoint.
  • formato TIF a 300dpi: alcune tipografie, società di annunci pubblicitari (ad esempio, le Pagine Gialle) o altri designers vi possono richiedere questo formato al fine di creare ulteriori materiali di design.

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4 Logo Designer “iconici” Che Hanno Fatto la Storia

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Come altre forme di business, anche l’industria del logo design ha avuto i suoi esponenti “di spicco”. I loghi hanno sempre mantenuto una posizione centrale nella campagna di branding di una società. Non si può pensare di lanciare un prodotto senza un logo che lo rappresenti e non si può conquistare il mercato se esso risulterà sbagliato! Ci sono state diverse persone, come Ken Cato, Armin Hofmann, Michael Johnson, Sven Seger, Bob Wolf ecc che hanno contribuito a dare un nuovo significato al concetto di logo aziendale e design del prodotto. Questi logo designer e altri come loro, hanno contribuito inoltre a plasmare il settore del logo design, anche quando sono stati coinvolti con altri tipi di industrie del design, come il design industriale, architettura, moda, ecc. Con il loro lavoro, hanno consegnato alla storia del settore dei loghi sensazionali e senza tempo. Per fortuna oggi, con l’abbondanza di risorse educative, non vi è ancora carenza di grafici geniali, non solo nel logo design, ma in ogni tipo di industria creativa.

I Logo Designer Che Hanno Fatto La Storia!

Pertanto, nell’articolo di oggi, ho deciso di presentarvi alcuni dei massimi esponenti del logo design che hanno fatto la storia di questo settore creativo.

Raymond Loewy (1893-1986)

Nato a Parigi, Raymond Loewy aveva ben assimilato tutto il particolare senso estetico dei francesi e in seguito lo avrebbe utilizzato per influenzare innumerevoli aspetti della vita americana. Divenne, infatti, un cittadino degli Stati Uniti nel 1938 e ha rivoluzionato l’industria del design in vari modi. Insieme all’intraprendere una carriera nella moda e nel design industriale, creò anche alcuni loghi davvero sorprendenti che sono utilizzati ancora oggi! Ad esempio, nel 1971, Loewy progettò il logo della Shell International, che è ancora oggi in uso anche dopo diverso restyling. Ecco alcune delle sue creazioni

Milton Glaser (1929 – )

Alzi la mano chi non ha mai visto il famosissimo logo “I love New York”. Questo, come tanti altri, fu realizzato dal geniale Milton Glaser, un designer che preferiva per i suoi disegni tutto ciò che era pulito, diretto e moderno. Glaser è un designer americano nato grafico, ma che ha anche co-fondato il New York Magazine. Attualmente, partecipa spesso a discussioni pubbliche su come l’arte incontri il design grafico. Ecco alcuni dei suoi più famosi lavori….

Paul Rand (1914-1996)

logo designerE arriviamo al mio designer preferito e fonte d’ispirazione continua. Peretz Rosenbaum (Paul Rand è un nome…d’arte!) nacque a Brooklyn, New York, nel 1914. Rand rimane uno dei più influenti logo designer della storia, anche dopo la sua morte. E’ stato in gran parte un graphic designer autodidatta, ma successivamente frequentò il Pratt Institute l’Art Students League. E’ stato uno degli ideatori dello stile “svizzero” del design grafico. Ha anche insegnato in uno dei più prestigiosi atenei d’America, la Yale University a New Haven, Connecticut. Nel 1972, è stato inserito nella New York Art Directors Club Hall of Fame. Un modernista fino al midollo! I suoi lavori mostrano sempre quanto l’integrità e l’onestà significano per lui. Ecco alcuni dei suoi capolavori…

Alan Fletcher (1931-2006)

Arguzia, eleganza ed ispirazione sono le parole chiave più comunemente usate per questo leggendario graphic designer inglese. Egli non solo onora l’industria del design sintetizzando al meglio le tradizioni grafiche europee e nordamericane, ma ha anche fondato alcune delle migliori agenzie di design di tutti i tempi, vale a dire la “Fletcher / Forbes / Gill” nel 1960 e la famosissima “Pentagram” nel 1970.

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15 Bellissimi Loghi Con Animali Domestici

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La necessità di ottenere specifiche identità visive ha spinto designer e associazioni varie a trovare ispirazione sia da elementi insoliti che comuni. L’articolo di oggi è una vetrina di 15 bellissimi loghi realizzati tramite una fonte di ispirazione poco comune, ovvero tutti quegli animali che gli esseri umani sono riusciti ad addomesticare nel corso di migliaia di anni. Il simbolismo gioca un ruolo significativo nel logo design e l’ispirazione tratta dalle figure amichevoli, affidabili e, a volte buffe degli animali domestici è un modo naturale per cercare ispirazione creativa. Anche se gli animali presentati in questo post vi sembreranno familiari, il particolare design da a questi loghi un aspetto memorabile e un grande appeal visivo.

Loghi Con Animali

Senza ulteriori indugi, sentitevi liberi di alimentare la vostra creatività con 15 stupendi loghi ispirati da questi simpatici animali.

1. Barcamp Litoral

loghi

2. Buffalo

3. BullLocked Security

4. Camel

5. Fat Cat Coffee

6. GoodDuck

7. GrayBull

8. Great Chicken Food

9. Imperial Horses

10. Mary Sheep

11. Midnight Donkey

12. Road-Hog

13. Sheepington

14. Top Dog Training

15. White Rabbit

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8 Trucchi di Tipografia per Designers

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In questo articolo vi rivelerò alcuni suggerimenti e trucchi sulla tipografia che potrete utilizzare per aumentare le vostre abilità di design, così da impressionare amici e colleghi. Ma prima ancora di iniziare, sarà importante conoscere le basi. In ogni caso, la cosa più importante che dovrete sapere è la differenza tra la crenatura e spaziatura. La crenatura (o kerning) è la spaziatura tra coppie specifiche di lettere. Tramite software come InDesign, Illustrator sarà possibile regolare la crenatura selezionando lo strumento Testo e fare clic sullo spazio tra le due parole, tenendo premuto il tasto Alt ed utilizzando le frecce destra e sinistra per regolare lo spazio tra di loro. Per impostazione predefinita, l’incremento applicato ad ogni pressione della freccia è di 20 millesimi di em, ma sarà possibile modificare questa preferenza per ottenere un maggiore controllo. La spaziatura (o tracking), invece, è lo spazio di solito misurato in punti (pt) o in righe (12pt) fra la linea di base (baseline) di una riga e quella successiva.

Trucchi di Tipografia per Designers

Vediamo ora alcuni suggerimenti e trucchi della tipografia.

1. Provate la Scritta a “Testa in Giù”

trucchi tipografia

Perché, direte voi, mettere una coppia di parole a testa in giù? Perché questo sistema consente di vedere meglio la forma delle lettere e lo spazio tra loro senza bisogno di leggere le parole. Se state facendo qualcosa di speciale con la crenatura in base al significato, questa tecnica non funzionerà! Ma per il resto è una tecnica che, se ben utilizzata, potrebbe aiutarvi molto nella crenatura delle parole.

2. Sfocatura

Un’altra tecnica efficace e testata consiste nello “sfocare” le parole. Questo sistema permette di concentrarsi sul contrasto e sullo spazio bianco del lettere senza essere distratti dagli stessi caratteri.

3. Crenatura…Con i Palloncini!

Un altro trucco della crenatura (forse un pò più astratto) è quello di immaginare che tra ogni lettera ci siano dei palloncini di uguale dimensione e volume, che costringono le lettere a stare ad una certa distanza tra loro. L’obiettivo è di creare spazio tra le lettere in modo che i palloncini si inseriscano perfettamente tra di loro senza essere troppo schiacciati sopra e sotto. E’ sicuramente una tecnica interessante e che può rivelarsi molto utile.

4. Utizzare Una “o” Nello Spazio Tra le Parole

Un altro utile suggerimento è quello di considerare sempre gli spazi prima e dopo la parola su cui state lavorando e, al tempo stesso, assicurare che esse siano correttamente distanziate visivamente. Una buona regola è quella di immaginare che vi sia una “o” tra ogni parola.

5. (Possibilmente) Usare Pochi Caratteri

E’ sempre importante pensare al vostro carattere nel suo insieme all’interno del progetto. Quando si utilizzano più di tre tipi di carattere, a volte, il testo potrebbe essere difficile da leggere e comprendere: il progetto manca di ordine. Di solito, un tipo di carattere ha “pesi” diversi e si potrebbe creare una splendida e semplice soluzione di progettazione utilizzandoli in modo corretto. Il risultato sarà un lavoro più pulito e nitido. Quindi, pensate sempre a quanti tipi di carattere avete bisogno e poi se al progetto potrebbero bastarne di meno per essere migliore.

6. Non Modificare il Carattere (a meno che non sia necessario!)

A meno che non vogliate ottenere un effetto specifico (o lavorare su un pezzo illustrato) non dovete mai allungare, inclinare o alterare i caratteri. Anche perché spesso il risultato sarà quello di ottenere un lavoro “amatoriale”. Se avete intenzione di modificare un tipo di carattere, assicuratevi che ne abbiate tutte le ragioni.

7. Non Scrivete Mai Tutto In Maiuscolo

Credetemi: questo è uno degli errori più comuni che si commettono! Infatti, si tende spesso a pensare che scrivere tutto in maiuscolo dia dinamismo e chiarezza al nostro disegno! Ma non è così. Inoltre, scrivere un testo tutto in maiuscolo è da sempre considerato come l’equivalente di urlare, ed è quindi considerato anche scortese! Basterà quindi seguire quello che ci hanno insegnato sin dalle scuole elementari, cioè usare la maiuscola solo dopo il punto. E’ sempre la cosa migliore.

8. Target di Riferimento

Fra i trucchi tipografici, questo è sicuramente uno fra i meno conosciuti. La grandezza del font che utilizziamo deve essere direttamente proporzionale al gruppo d’età del nostro target di riferimento. Se questo è giovane, dovremo utilizzare una grandezza di 10/11 pt. Ma se il target è compreso tra i 40 e i 65 anni, la grandezza ideale dovrebbe aumentare ed essere tra gli 11/12 punti. Se poi il nostro obiettivo è la popolazione over 65 anni, allora dovremo utilizzati font di 14 punti o più (fino ai 18). Se il nostro target è indefinito, allora una grandezza di 12 punti si può considerare una via di mezzo corretta ed efficace.

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Come Aggiungere Valore ai Vostri Prodotti e Servizi

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Prodotti e servizi di qualità rappresentano solo la metà dell’equazione per incoraggiare i clienti a completare una transazione con un’azienda. La domanda da porsi è “come si può garantire che sceglieranno di acquistare il prodotto rispetto a quelli dei concorrenti che vengono loro offerti a prezzi uguali o anche inferiori? ” La risposta è semplice: garantendo un ottimo servizio clienti. Sarà possibile aggiungere valore ai vostri prodotti e servizi semplicemente rendendosi molto disponibili verso i clienti: certo, è un compito più facile a dirsi che a farsi! Tuttavia, con un’abile programmazione, sarà possibile risparmiare tempo e garantire un ottimo servizio clienti. I clienti in genere hanno due opzioni per richiedere supporto: il telefono e il sito web. In questo articolo, ci concentreremo sull’assistenza online, dato che oggi molte aziende stanno optando per questa soluzione, ma tenete presente che un numero di telefono dovrà essere sempre presente sul vostro sito web. Comunque, una delle parti più belle di un servizio clienti attraverso Internet è che, se fatto bene, vi permetterà sia di aiutare il cliente ma anche di farvi aiutare. Questo vi libererà dal dover gestire interamente il servizio clienti perché consentirà ai clienti di interagire gli uni con gli altri, costruendo una sorta di comunità intorno ai vostri prodotti e servizi.

prodotti e servizi

Prodotti e Servizi: Come Pubblicizzarli

Senza dilungarci troppo, eccovi alcuni modi per aggiungere quel valore in più al vostro business che vi permetterà di differenziarvi dalla concorrenza.

1. F.A.Q.

La sezione FAQ è, essenzialmente, un modo proattivo per offrire un servizio al cliente. Questa sezione sarà costituita dalle domande più frequenti fatte dai clienti e dalla vostra risposta approfondita a loro. Con l’aggiunta di questa funzione, i clienti saranno in grado di capire le risposte alle loro domande senza alcun aiuto supplementare fatto da voi personalmente! Dotarsi di una sezione FAQ rappresenta un “must” per tutte le aziende, soprattutto per quelle di piccole dimensioni. All’inizio, cercare di anticipare le loro esigenze, provando ad immaginare quali possano essere le domande più comuni che possano rivolgervi. Inoltre, una sezione FAQ è utile anche ai fini dell’indicizzazione: 9 volte su 10, Google indirizzerà i vostri clienti sulla pagina FAQ.

2. Informazioni di Contatto

Le informazioni per potervi contattare sono straordinariamente utili ai clienti. Essi, infatti, possono utilizzare questa soluzione se incontreranno problemi di qualsiasi genere con il prodotto/servizio offerto o se avranno domande per capire come utilizzare una funzione particolare del prodotto. Un altro modo per avere informazioni di contatto sarà attraverso un’opzione di live chat. I clienti che sono diffidenti o che sono a disagio con le conversazioni telefoniche potranno utilizzare l’opzione live chat per interagire immediatamente con voi e risolvere i loro problemi o farvi domande specifiche sul prodotto/servizio. Per qualsiasi azienda, dotare il proprio sito web di una “chat dal vivo”, rappresenta un altro “must” che farà accrescere il valore del business.

3. Come Fare…

La natura di alcune imprese si presta a un sacco di domande. Quindi, dedicando un’intera sezione del vostro sito web ad una pagine “Come fare” potrebbe essere un’ottima idea. Ad esempio, la Apple ha varie pagine “Risoluzione problemi” per tutti i suoi prodotti, al fine di evitare e/o limitare le chiamate o i reclami di clienti arrabbiati! Questo consente inoltre ai clienti di capire come usare il loro prodotto da soli.

4. “Costruire” Una Comunità Online

Utilizzare i social media è un altro modo per aggiungere valore ad un prodotto o servizio. Uno dei modi più efficaci di farlo è attraverso l’uso di Twitter. Gli utenti di Twitter, infatti, possono “twittare” direttamente con un’azienda con domande o dubbi circa un prodotto o servizio. Inoltre, il fatto che questo social network è accessibile sia attraverso i telefoni cellulari che da computer desktop, significa anche che è accessibile alla quasi totalità di potenziali clienti. Questo renderà anche più facile per voi rispondere rapidamente. “Twittare” con le risposte direttamente alla persona che ha inviato il tweet può far aumentare notevolmente il valore sia della vostra attività che del prodotto in questione. In pratica, è un’altra sezione FAQ. Un’altra opzione è quella di creare forum in cui i clienti possano inviare domande e consentire al personale addetto o ad altri clienti di suggerire le loro soluzioni. Dopo un po’, avrete una solida base di conoscenze costruite dai vostri clienti per gli altri clienti! Queste comunità su siti di social media e sui forum possono contribuire a marcare la differenza tra voi e un vostro concorrente.

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Creazione di un Logo: Immagini, Forme e Tendenze

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La creazione di un logo efficace non è né semplice e né immediata. Se avete letto gli articoli precedenti, dovreste aver imparato a riconoscere gli elementi essenziali del logo design. Ma spesso, i concetti basilari potrebbero non rimanere ben impressi nella mente. Tuttavia, un logo designer deve sempre essere a conoscenza dei fattori principali che sono necessari alla creazione di un logo design efficace e senza tempo. Inoltre, l’importanza del design, i colori e il formato, aiuterà il professionista a raggiungere la migliore rappresentazione grafica per l’azienda del proprio cliente.

Il Processo di Creazione di un Logo Efficace

Così, nell’articolo di oggi, vorrei parlarvi di alcune delle qualità più essenziali da tenere a mente durante la creazione di un logo.

1. Immagini

creazione di un logo

Se un logo illustra un prodotto reale o include una metafora simbolica collegata con la missione del marchio che deve rappresentare, l’uso di immagini particolari può coprire una vasta gamma di significati. Un altro modo, sarebbe quello di rappresentare il significato del business o di catturare il suo “spirito”, invece di illustrare per forza qualcosa di specifico.

2. Forme

Le forme possono essere identificatori basilari di un marchio. In genere, i loghi “lottano” per avere un senso di equilibrio e semplicità utilizzando forme basilari come, ad esempio, un cerchio o un quadrato come forma primaria esterna. Inoltre, per un dare più forza ad un marchio, queste forme potranno inoltre essere impiegate per creare elementi particolari o non convenzionali. Ad esempio, i cerchi possono essere utilizzati per creare un modello o la trama di un logo circolare. Comunque questi elementi, non solo possono migliorare l’aspetto concettuale del logo, ma daranno anche forza e significato alla sua identità grafica per renderla più memorabile.

3. Tendenze

Oggi, chi possiede un business, ha la possibilità di poter creare da zero un’identità che rifletta le recenti tendenze della grafica. Ma le aziende che operano da più tempo sul mercato, invece, si sentono di solito un po’ sotto pressione quando devono aggiornare la loro identità per darle uno stile più moderno. Ma le tendenze, soprattutto nel logo design, sono fugaci! Quindi, io non consiglio di seguire i trend del momento…a meno che, naturalmente, la tendenza seguita non sia funzionale agli scopi della società rappresentata.

Conclusioni

Come avete capito, la creazione di un logo non è un processo semplice, ma deve essere attuato seguendo particolari regole. Inoltre, anche se non è considerata una buona idea cambiare identità grafica alla propria azienda troppo velocemente, una “rinfrescata” ai colori, ai caratteri o agli elementi sopra citati, potrà contribuire a mantenere un logo sulla cresta dell’onda.

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Le 7 Fasi del Processo di Design

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Ogni designer moderno potrebbe essere un mago con Photoshop, un illustratore straordinario o possedere grandissime competenze CSS e JavaScript. Ma, per sfruttare al meglio la propria creatività e fantasia, avrà bisogno di un solido ed efficace processo di design per ottenere le migliori idee di progettazione. In caso contrario, tutto il suo talento andrà sprecato.

design

Il Processo di Design

Quindi, da dove si può iniziare? Bene, oggi vedremo quali debbano essere le fasi del lavoro di un designer, che costituiscono il fondamento di qualsiasi processo di design.

1. Ricerca

Per un esito positivo, sarà necessario iniziare il progetto con la revisione del briefing lasciato dal cliente, seguito da un’attenta fase di ricerca:

  • obiettivi del cliente d’affari, missione dell’azienda, valori del brand…
  • brand concorrenti
  • target di clienti a cui è destinato il progetto

Certo, alcuni di voi potrebbero pensare che alcune di queste aree non si possano applicare ad ogni business…..ma non è così! Queste fasi di ricerca “introduttive” sono di vitale importanza per ogni designers. La ricerca potrebbe portare ad alcuni risultati inaspettati. Essa potrebbe mostrare, ad esempio, che il problema principale che si deve risolvere non è quello su cui il cliente aveva inizialmente focalizzato la sua attenzione. Potrebbe essere necessario effettuare ulteriori ricerche per giustificare il motivo per cui il tempo viene investito in una questione più critica che prima era stata trascurata. Lungi dallo sconvolgere i piani del cliente, questa fase dovrebbe solo dimostrare un impegno più attento del designer sul progetto.

2. Definire il concetto e svilupparlo

Una volta aver fatto un’attività di ricerca soddisfacente, il designer potrà iniziare a mettere le sue abilità in pratica. Durante la fase del “definire e sviluppare”, si identifica il problema che si sta cercando di risolvere e si inizierà a lavorare sul progetto. Questa è la parte divertente: lo sviluppo delle idee, in prospettiva del risultato finale, è uno dei motivi principali per cui amiamo il nostro lavoro così tanto. A volte, un briefing molto corposo potrebbe intimidire il designer. In questo caso, si potrebbe pensare di dividere il lavoro in una serie di compiti più piccoli. Questo può essere un buon modo per superare problemi apparentemente insormontabili.

3. Concetti Visivi

Come designer, pensiamo visivamente. Quindi è una buona idea per sviluppare concetti visivi che riflettano gli obiettivi del nostro cliente. Per cui, il designer, deve raccogliere tutte le immagini relative agli obiettivi del progetto (Pinterest è un ottimo strumento per questo). Le idee, spesso si muovono molto velocemente. E se tutto si muove troppo in fretta, fate un bel respiro e fate un passo indietro facendo sempre riferimento al brief iniziale e alla ricerca: questo dovrebbe portare il designer di nuovo in pista.

4. Presentare le idee

Come creativo, il designer dovrebbe iniziare a filtrare le varie idee e design, cercando di trovare quello più efficace e pertinente al progetto (personalmente, a me non piace offrire al cliente più di 3 idee). Quando si presenta il lavoro ad un cliente, sarà molto importante giustificare ogni design effettuato in relazione alla ricerca in precedenza raccolta. Poi bisognerà solo attendere solo il feedback del cliente. Questa è una fase molto importante: state vendendo la vostra idea al cliente, quindi assicuratevi di comunicarla nel modo più corretto possibile.

5. Ottenere un feedback

Più veloce si riceverà il feedback del cliente, più slancio e creatività si potrà dare al progetto. Sarebbe bene assicurarsi che il feedback sia sempre in forma scritta. Se lo si ottiene faccia-a-faccia, inviate al cliente una “follow-up email” indicando ciò che è accaduto nel corso della riunione e chiedete loro di approvarla.

6. Perfezionare il design

Dopo aver ottenuto il feedback dal cliente, sarà arrivato il momento di migliorare i progetti, correggere eventuali errori e mettere a punto il design. A poco a poco, tutti i pezzi devono andare al posto giusto. Una cosa che può aiutare a perfezionare un progetto, è quello di testarlo. Chiedete ad un amico o collega di giudicare ciò che avete appena creato. Un paio di occhi o più saranno sempre utili al designer, anche perché potrebbe saltare fuori qualcosa a cui non si aveva inizialmente pensato (o individuare un errore di battitura o piccole sbavature del design).

Un altro modo per ottenere il parere altrui, sarebbe quello di caricare il logo su delle piattaforme online, come ad esempio Behance, dove il designer potrebbe ottenere il parere professionale di molti colleghi. Ma c’è sempre il rischio che qualcuno plagi il suo lavoro!

7. Consegna del lavoro

Infine, presentare il lavoro “faccia a faccia” con il cliente sarebbe l’ideale (cosa che ovviamente non sarà possibile per chi opera online!). Le presentazioni di successo devono essere ben concepite, al fine di essere efficaci. Esistono un sacco di risorse online che possono aiutare il designer ad assemblare una grande presentazione ma, la cosa più importante, sarà quella di essere sempre a proprio agio con i suoi contenuti. Il designer deve sempre dire quello che pensa, nel bene e nel male. Se il cliente sarà felice del lavoro svolto, allora il designer potrà consegnare il lavoro definitivo. Ma se non lo sono e a seconda del tipo di feedback che si riceve, dovrà ripetere una o più delle fasi precedenti fino a quando tutte le parti saranno soddisfatte.

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Come Realizzare Un T-Shirt Dal Design Divertente

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Per tanto tempo i designer di abbigliamento hanno pensato principalmente a rendere le loro creazioni più resistenti, confortevoli ed eleganti per i loro clienti. Poi tutto è cambiato. Recentemente infatti, con l’avvento della stampa su tessuti e il ricamo a macchina, è diventato possibile raggiungere un’altra dimensione che ha reso l’abbigliamento odierno più attraente per un cliente. Mentre l’uso di queste tecniche di marketing e/o di attivismo politico è abbastanza sorprendente, vi è stato anche un altro trend molto popolare ultimamente, ovvero la creazione di t-shirt dal design umoristico. Una maglietta divertente può infatti fruttare molto non solo in termini di denaro, ma anche per pubblicizzare un business.

Il T-Shirt Design

Ora la domanda è: che cosa rende eccellente un design divertente? E come si può fare? Eccovi alcune regole basilari che possono aiutarvi a creare un design divertente per le vostre t-shirt.

1. Semplicità

Ogni studente di design ha ascoltato questa regola più e più volte nella sua vita. Ma spesso, specialmente nel design di t-shirt, è una cosa difficile da realizzare. Dovete sempre pensare a dove il vostro disegno sarà visualizzato e le circostanze in cui uno spettatore lo vedrà. Il design umoristico, di solito, è situato sul petto e, guardandolo per un certo periodo di tempo, potrebbe diventare banale e “scomodo” per chi lo indossa, lo spettatore o per entrambi. Se la vostra “battuta” o grafica umoristica richiede più di qualche secondo per essere letta, allora potrebbe risultare inefficace. Allo stesso modo, assicuratevi che il design non utilizzi più di 3 colori, al massimo. Infatti, l’utilizzo di troppi colori diversi, renderà il vostro disegno ingombrante e distrarrà lo spettatore dal suo scopo (a meno che la grafica usata non sia qualcosa di immediatamente riconoscibile, come un arcobaleno).

2. Target di persone

Scegliete bene il target di persone a cui la battuta sulla t-shirt è rivolta. Esistono battute che divertono mamme di media età, studenti universitari, impiegati, fanatici dei social network, adolescenti ecc. Avendo bene in mente a chi è rivolta la frase o il disegno sulla t-shirt, essa sarà complessivamente più efficace.

3. Frasi speciali “ad effetto”

La frase scherzosa all’interno della maglietta dovrebbe far riferimento a cose che la maggior parte delle persone siano in grado di comprendere, ma possono essere usate anche delle frasi che possono far sentire qualcuno speciale, quando le comprendono! Mi spiego meglio. La maggior parte delle persone istruite che “leggono” la maglietta, riconosceranno sicuramente a cosa farà riferimento: ma sicuramente non ci si aspetta che anche le persone meno istruite capiscano quella determinata frase o disegno. Questo fattore, potrebbe incoraggiare questi ultimi a comprare la t-shirt perché li farà sentire e/o apparire più istruiti rispetto alla media. E’, in pratica, una particolare strategia di marketing.

4. Creare il design della dimensione e posizione giusta

Questo è importante in quanto è un particolare “vago”. La dimensione del design scelto è completamente dipendente da quello che state cercando di comunicare. In poche parole, l’immagine visualizzata sulla maglietta dovrebbe essere grande abbastanza da essere riconoscibile anche ad una distanza ragionevole. Non importa se la scritta o il disegno sarà al centro, in basso o sul lato della t-shirt. Tuttavia, fate attenzione a non farlo solo perché si pensa che potrebbe essere divertente! La battuta, in ogni caso, dovrà avere un senso ed essere consona alla taglia della maglietta, altrimenti sembrerà solo il risultato di un errore di stampa!

Eccovi degli esempi molto simpatici e creativi…

t-shirt

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Come Usare Il Colore Blu Nel Web Design

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I grafici, per creare le loro opere, devono scegliere tra una vasta gamma di tonalità. Il colore blu è però di gran lunga uno dei più forti e audaci tra cui scegliere. Non so se avete mai fatto caso che questo colore sia uno di quelli più usati e “dominanti” nella maggior parte dei siti web, blog, insegne, cartelloni pubblicitari ecc. Ma le tendenze si sono evolute anche nel mondo del design nel corso degli ultimi anni. Abbiamo infatti visto ultimamente una crescita enorme di tecniche e strategie di design cosiddette “new-age”. Qui di seguito cercherò di spiegarvi il perché i designers abbiano deciso di incorporare molte tonalità di blu nelle loro creazioni.

Il Colore Blu nel Web Design

Tutte le diverse tonalità di colore influenzano le nostre emozioni profondamente. Sfumature di rosso e arancione, meglio di tutti gli altri colori, riescono a trasmetterci vitalità ed energia. Dall’altro lato del nostro spettro visivo troviamo il blu, il viola e il verde, meglio conosciuti come colori freddi. Questi colori sono molto popolari sul web perché riescono a raggiungere le emozioni di un pubblico molto ampio.

casa bianca

 

Il blu offre un forte senso di sicurezza, positività, leadership e forza. Il sito ufficiale della Casa Bianca mostra delle prominenti e forti tinte blu. I gradienti e le lettere in grassetto forniscono allo spettatore una sorta di promemoria verso il tipo di contenuti che ci si può aspettare dalla navigazione su questo sito. E tutto questo viene abbinato a molte potenti immagini “ad effetto”.

Associazioni

Insieme alle emozioni, noi possiamo anche associare diverse combinazioni di colori ad eventi della vita. Il colore blu, nel nostro caso, si riferisce a corpi terreni e celesti. Possiamo facilmente associarlo ad un cielo ben illuminato o agli oceani. Come graphic designer sarà importante fare un passo indietro e prendere in considerazione di creare un’opera d’arte basandoci su una prospettiva più ampia. Spesso, diventa evidente che anche il simbolismo sarà un elemento importante. Il logo di un sito web apparirà sicuramente su ogni pagina del sito, quindi avrà bisogno di apparire visivamente forte.

colore blu

Anche se molte delle organizzazioni presenti sul web utilizzano il blu per apparire “più naturali”, non sono certo le uniche. Le aziende odierne cercano di costruire sempre un rapporto di fiducia con ciascun consumatore. Allo stesso modo, un sito di una società deve riflettere questa fiducia in modo onesto. L’uso del grassetto e delle ombre sulle lettere sono solo alcune delle tecniche più usate per trasmettere questo messaggio. Ma il colore blu può essere spesso visto nascosto fuori sullo sfondo degli oggetti della pagina.

home facebook

Il più popolare sito di social networking, Facebook, utilizza il blu con orgoglio sull’intero sito web. In contrasto con le scritte bianche e scure, il blu appare naturale ed offre allo spettatore un senso di sicurezza e di “futurismo”.

App Mobile

Un segmento di mercato che è cresciuto notevolmente negli ultimi tempi è quello mobile. Ci sono sempre più smartphone sul mercato e la gente sa come usarli. Il wifi è più comune che mai, ed è un bene in crescita in tutto il mondo. Che le applicazioni per iPhone siano in crescita non è certo una novità. Ma, quello che sorprende, è che ci sia una sempre più grande comunità di fan che sostengono (anche economicamente) gli sviluppatori di software. L’App Store di Apple è una piattaforma piena di icone lucide e giochi a basso costo. La maggior parte di questi sviluppatori di applicazioni hanno creato un piccolo sito web per i loro software che includono anche link per il download / acquisto delle app.

app

In questi siti, possiamo notare come i designer icone dimostrino il loro talento. E molti di loro hanno utilizzato delle tonalità di blu. Ma perché? Perché, secondo molti studi scientifici, sembrerebbe che delle tonalità di blu disposte intorno ai pulsanti e link in uscita attirino una percentuale di clic più elevata rispetto alla maggior parte altre alternative. Per i designers di icone non è un compito facile gestire diversi stili in una piccola quantità di spazio. Illustrazioni uniche, come le nuvole, foglie di ninfea, aeroplani e navi spaziali ci fanno dedurre come il colore blu (o le sue diverse tonalità) sia stato uno dei più usati dai designers negli ultimi cinque anni. Nel caso della Apple, queste tonalità di blu sono molto gradevoli alla vista e, abbinato all’aspetto lucido caratteristico delle icone iOS, contribuiscono a far vendere le sue applicazioni come il pane!

Ecco altri brillanti esempi di uso del colore blu nel web design…

Provate ora ad immaginarli in altri colori. Non pensate siano molto più attraenti con il blu?

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5 Curiosità Su Alcuni Loghi Automobilistici

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I loghi automobilistici sono da sempre gli emblemi che preferisco. Recentemente, data la mia curiosità sull’origine di alcune dei brand più popolari del settore, mi sono imbattuto in alcuni fatti incredibilmente interessanti sulla loro storia che nessuno (o quasi) conosce.

loghi automobilistici

Loghi Automobilistici

1. Chevrolet

logo chevroletQuasi tutti i loghi automobilistici hanno un’origine (o un’idea di base) abbastanza certa. Ma l’origine del logo Chevrolet è ancora oggi molto incerta! Questa storia ruota attorno ad un uomo di nome William Durant, che ha una storia lunga e “folle” con la Chevrolet. Agli inizi del 1900, questo ragazzo investì nel settore automobilistico, con l’acquisto e la vendita di aziende come “Buick” e l’acquisto di quote importanti della GM, come anche un tentativo fallito per l’acquisto della Ford. Nel 1911, Durant avviò una partnership con Louis Chevrolet.

L’origine del logo della società, chiamato “Bowtie Chevy”, (il papillon di Chevrolet) è stata molto dibattuta negli anni. Nel 1913, il logo veniva stampato su tutti i prodotti Chevrolet e Durant, che a quanto pare apprezzava il logo, venne accreditato come il suo reale creatore. Ma dove ha avuto l’idea per la forma “a papillon?” Di certo…non da un vero papillon! Una soluzione semplice al dilemma è che la forma del logo rappresenti una croce per rispecchiare la bandiera svizzera, ovvero un omaggio al luogo di nascita di Louis Chevrolet. Tuttavia, esistono almeno tre versioni sulle effettive origini del marchio.

  • Carta da parati: secondo il libro “La storia di Chevrolet”, pubblicato anni fa per il 50° anniversario dell’azienda, Durant si ispirò al motivo della carta da parati di una stanza in un hotel di Parigi. Presumibilmente, a Durant piaceva così tanto quella particolare forma, che la volle come simbolo della casa automobilistica.
  • Sketch dopo la cena: Margery Durant, la figlia di William, scrisse un libro su suo padre che fu pubblicato nel 1929. Nelle pagine, era presente un resoconto completamente diverso sulle origini del logo. Margery, infatti, vide il padre disegnare il logo a tavola dopo aver mangiato un piatto di minestra.
  • Pubblicità di un giornale: un apparente contraddizione con la storia della cena viene dalla moglie di William, Catherine. Questa affermò infatti che il marito si ispirò ad una grafica presente in una pubblicità presente su un giornale letto durante una vacanza in Virginia e subito pensò che sarebbe stato un perfetto logo per la Chevrolet. A sostegno di questa tesi, lo storico Ken Kaufmann trovò un indizio importante nella forma di un annuncio denominato “Coalettes”, che era presente sui giornali nei giorni precedenti la nascita del logo Chevrolet. Scopri così che il logo Coalettes era decisamente molto simile a quello della casa automobilistica. Giudicate voi stessi…

Ad oggi, non possiamo essere completamente certi se Durant si sia ispirato proprio a questo logo. Ma la somiglianza è decisamente impressionante.

2. BMW

logo bmwLa Bayerische Motoren Werke, meglio nota come Bavarian Motor Works o semplicemente BMW, nacque nel 1917. Oggi la società ha uno dei loghi automobilistici più popolari e riconoscibili al mondo. In origine l’azienda era tuttavia specializzata in un altro settore di mercato: i motori per aerei! Nel 1918, la BMW fu effettivamente costretta a cessare la produzione di motori aeronautici e successivamente passò alle moto e, infine, alla produzione automobilistica. Tuttavia, il patrimonio storico della società si riflette ancora nel suo logo.

Come me, anche voi avrete probabilmente visto questa icona mille volte senza pensare al suo reale significato. Ma i quattro quadranti del logo hanno lo scopo di rappresentare un’elica bianca di un aereo con lo sfondo di un cielo blu. Questa idea, è rappresentata chiaramente da questa figura:

Tuttavia, nel 2010, un portavoce ufficiale della BMW disse al New York Times come già nel 1929 questo fu smentito dalla stessa azienda. Secondo lui, il logo originale aveva in realtà lo scopo di rispecchiare solo il blu e il bianco che rappresentavano la regione della Bavaria. Il logo è innegabilmente simile ad una sezione ritagliata della bandiera bavarese…

3. Pontiac

logo pontiacNon tutti sanno che il fondatore della Pontiac era un capo dei nativi americani di Ottawa che divenne famoso per il suo coinvolgimento nella “Ribellione di Pontiac” contro gli inglesi, agli inizi del 1760. Nel 1926, questa storia servì come ispirazione per il naming “Pontiac General Motors”. Il logo originale della casa americana, illustrato a fianco, era però una rappresentazione molto più diretta del suo fondatore…

Nel 1930, il logo si è evoluto un po’ raffigurando una sorta di scudo o freccia indiana…

Alla fine, la testa è stata rimossa del tutto e il design ha attraversato diversi restyling fino a raggiungere la silhouette che tutti noi oggi conosciamo e che ricorda senza dubbio una punta di freccia rivolta verso il basso.

4. Mustang

logo mustangFra i loghi automobilistici, quello Mustang ha una delle storie più divertenti! Nel 1964, Ford introdusse il marchio Mustang, uno dei brand più “cult” degli Stati Uniti. Quasi tutte le leggende sulle origini del logo concordano solo sul fatto che è molto diverso dall’originale, ma tutte differiscono per quanto riguarda il motivo per cui il cavallo corra da destra a sinistra. Alcuni sostengono che Phil Clark, uno dei principali esponenti del team di design, abbia disegnato semplicemente qualcosa che gli sembrava naturale. Altri sostengono che il cavallo al galoppo “appare in netta contraddizione” con i cavalli da corsa, che sono addestrati a correre in senso orario.

In ogni caso, il design vuole rappresentare lo spirito libero della vettura e dei suoi clienti. Più interessante è forse la storia che il logo sia stato originariamente realizzato con la classica corsa da sinistra a destra, ma è stato accidentalmente invertito una volta convertito su una matrice utilizzata per modellare la parte fisica dell’emblema. Comunque, credo che a nessuno importi la sua reale origine. Il marchio Mustang è leggenda. E questo basta.

5. Toyota

logo toyotaLa Toyota Motor Corporation (originariamente si chiamava Toyoda!) nacque nel 1937, ma il logo Toyota che conosciamo oggi non prese vita fino al 1989, quando debuttò al fianco del marchio Lexus. Fra i loghi automobilistici, è sicuramente quello con la storia più intricata! La sua forma è molto interessante e rappresenta chiaramente (ed intenzionalmente) la lettera “T”. Ma sotto…c’è molto di più. Secondo Toyota, la “T” è formata in realtà da tre ovali distinti, ciascuno con un proprio significato.

I due ovali sovrapposti al centro rappresentano il rapporto e la fiducia tra l’azienda e i suoi clienti; l’ovale che lo circonda rappresenta l’espansione globale del marchio Toyota, mentre l’altro le infinite opportunità future dell’azienda. Il logo, inoltre, raffigura anche il volante di un’auto. Anche lo spazio negativo nel logo vuole rappresentare i “valori infiniti” della società.

Questo è dove la realtà finisce e la tradizione comincia. Alcuni sostengono infatti che il logo rende omaggio al fatto che la Toyota Motor Corporation era, originariamente, una società che produceva telai e macchine da cucire. Infatti il design somiglia alla cruna di un ago! Infine, oltre alla ovvia “T”, molti sostengono che effettivamente ogni singola lettera della parola “Toyota” sia stata volutamente nascosta all’interno del logo. Ecco l’interpretazione approssimativa di questa ipotesi:

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Il mondo della Grafica Pubblicitaria

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La grafica pubblicitaria racchiude in sé due processi fondamentali: quello legato al marketing e quello legato al processo creativo. Nell’era 2.0 in cui viviamo, lo sviluppo tecnologico è andato di pari passo a quello grafico, ampliandone di conseguenza le potenzialità. E’ importante l’utilizzo di vari strumenti tecnologici ma è parimenti importante riuscire ad avere una buona dose di creatività e bravura nel disegno per progettare, ad esempio, biglietti da visita, locandine, manifesti, anche immagini e marchi che rappresentino le varie aziende. grafica pubblicitaria

Storia della grafica pubblicitaria

Le origini della pubblicità sono antichissime e strettamente connesse al progresso delle prime attività commerciali. Nel Settecento, con la rivoluzione tipografica, Londra ebbe un ruolo decisivo poiché divenne centro europeo delle stampe e della finanza. L’acquisita libertà di stampa ottenuta nel 1694 contribuì alla fiorente attività della stampa inglese e al conseguente bisogno di creare nuovi caratteri.

In Italia, fu nel 1863 che venne creata la prima “agenzia” che lanciò il concetto della grafica pubblicitaria ma solo nel dopoguerra si acquisirono conoscenze tali che permisero ai primi grafici di vendere un prodotto che avesse una sua identità.
Fra i professionisti italiani che fecero la storia ricordiamo:

  •  Antonio Boggeri –  pioniere della grafica moderna in Italia. Nel 1933 a Milano fonda lo Studio Boggeri con cui collaboreranno altri grandi nomi della grafica pubblicitaria italiana;
  • Italo Lupi – laureato al politecnico di Milano e consulente di immagine per La Rinascente, ha curato la grafica di grandi mostre ed eventi come le celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia. Tra i riconoscimenti ottenuti compaiono ben due compassi d’oro e una medaglia di Bronzo dell’IDA di Los Angeles nel 2012.

Grafica pubblicitaria: cos’è

Con grafica pubblicitaria si intende l’arte di progettazione e realizzazione di prodotti per la comunicazione visiva, combinando testo ed immagini in un messaggio visuale da trasmettere con un logo, un cartellone o una brochure. Non si limita alla carta stampata ma anche – e soprattutto – al web, cosa che fa sì che ogni grafico pubblicitario adoperi vasti programmi per l’editing e la creazione di contenuti grafici, su tutti Photoshop.

La professione relativa a questa branca del marketing è il grafico pubblicitario o graphic designer, che dir si voglia, il quale riveste molti ruoli e ha generalmente alle spalle anni di studi. Un grafico pubblicitario è un comunicatore visivo, qualcuno che crea concetti visuali comunicando idee per informare, ispirare o allettare i consumatori. Questa figura professionale aiuta, mediante diversi elementi, a rendere riconoscibile un dato prodotto dandogli identità attraverso l’utilizzo di font, forme, colori, immagini, animazioni e loghi. Per la miglior resa del loro progetti, collaborano inoltre con artisti, animatori multimediali e altri creativi.

Cosa fa un grafico pubblicitario?

Un grafico pubblicitario combina arte creativa e tecnologia per comunicare, attraverso le immagini, delle idee. Al fine di raggiungere la migliore soluzione grafica che meglio esprime l’idea che si vuole trasmettere, usa una varietà di elementi decorativi e artistici, lavorando sia col testo che con le immagini. Il suo lavoro consiste prevalentemente in:

  • Incontrare i clienti o il direttore artistico per tracciare l’intento di un progetto
  • Consigliare ai clienti le migliori strategie per raggiungere i consumatori
  • Determinare il messaggio che il design deve ritrarre
  • Creare immagini che diano identità al prodotto
  • Sviluppare grafiche per loghi, siti web, etc.
  • Selezionare intelligentemente i colori, lo stile di testo e il layout

I grafici pubblicitari devono tenersi sempre aggiornati sui software di design. A tal proposito ci sono dei corsi di formazione e aggiornamento presso la Zenit Formazione che oltre a fornire conoscenze base, consentono anche la possibilità di allargare le conoscenze già acquisite su software di grafica e nuovi pacchetti Photoshop.

Dove lavora un grafico pubblicitario?

Generalmente i graphic designer lavorano negli studi dove hanno accesso a tavole da disegno, computer, software e altri strumenti necessari per le loro creazioni. Nonostante molti svolgano questo lavoro in maniera indipendente, quelli che lavorano per aziende in genere lavorano in team e spesso ci si confronta con clienti provenienti da tutto il mondo. Ci sono diversi rami professionali che si sviluppano dalla più generica definizione di grafico pubblicitario, vediamone alcuni e in che strutture svolgono la loro professione:

  • llustratore
    Gli illustratori sono dei particolari “graphic designer” che si occupano di realizzare disegni o illustrazioni per prodotti di comunicazione, quali libri, riviste ed altre pubblicazioni, o per i prodotti commerciali come tessuti, prodotti di cancelleria, cartoline d’auguri, calendari, ecc. E’ fondamentale che un illustratore abbia un’ottima conoscenza del disegno e che possieda un fornito archivio di immagini a cui fare riferimento, in quanto può dover disegnare praticamente di tutto, a seconda dell’esigenza. Tipicamente lavorano per compagnie come case di produzione di fumetti, case di pubblicazione e agenzie pubblicitarie.
  • Grafico multimediale
    I grafici multimediali progettano disegni e immagini per prodotti multimediali, (disegni, animazioni 3D ecc.). Di solito un grafico multimediale lavora insieme ai direttori artistici e ai web designer, ma anche con persone che lavorano nel settore informatico, per concordare insieme a esse le caratteristiche legate agli aspetti più strettamente tecnici. Lavorano in imprese tipografiche, studi grafici, case editrici, agenzie pubblicitarie e multimediali, istituti cinematografici e televisivi, agenzie informatiche, ecc
  • Web Designer
    Come il nome stesso suggerisce, i web designer si occupano esclusivamente di progettazione di pagine web, dei loro elementi visivi e degli strumenti di navigazione. E’ importante che il prodotto finale sia funzionale e visivamente piacevole, dai contenuti facilmente consultabili e fruibili. Possono lavorare con qualunque tipo di azienda che necessiti della creazione di un sito web, anche se non espressamente connessa al mondo della grafica.

Corsi di grafica pubblicitaria?

Prima di iscriversi è opportuno valutare bene che tipo di qualifica si vuole conseguire e che tipo di professione si desidera svolgere una volta terminato il percorso di studi. Una volta fatta chiarezza, si può iniziare a prendere in considerazione i vari corsi di grafica pubblicitaria disponibili, le varie università di grafica e master.
Primario è certamente conseguire un Diploma di Tecnico della Grafica Pubblicitaria, per il quale è fondamentale la scelta di un istituto che fornisca un percorso di studi completo e gli adeguati mezzi per applicare le tecniche apprese. LAlbe Steiner di Torino offre un ottimo piano di studi quinquennale. Dopodiché, l’aspirante grafico pubblicitario si troverà a scegliere che tipo di laurea conseguire. Le possibilità sono variegate e la scelta dipende dalle attitudini dello studente e anche dalle possibilità economiche, dal momento che in genere frequentare corsi di grafica pubblicitaria risulta piuttosto dispendioso. Segnaliamo lo IED che oltre ad un piano triennale, consente anche agli studenti più meritevoli di conseguire delle borse di studio. E’ poi importantissimo aggiornarsi costantemente sulle ultime tecniche di software per grafica pubblicitaria come ad esempio quelli creati da Adobe, consultabili sul suo sito ufficiale.

La figura professionale del grafico pubblicitario in Italia

In Italia, la considerazione professionale di questo mestiere è in crescendo, ciò vuol dire che ad oggi potrebbe risultare non semplice trovare lavoro in questo campo. Però, se alla base c’è un forte amore per la professione che hai scelto, il fatto di dover inizialmente incontrare delle difficoltà, risulterà secondario alla prospettiva di svolgere il lavoro dei tuoi sogni.

 

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