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4 Esempi Di Design Fallimentari

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Il design è un processo continuo di problem solving. Spetta sempre al designer trovare infatti la soluzione migliore per il brief del cliente, nei tempi giusti e rientrando nel budget prefissato. Quando riesce a far questo, sono tutti felici.

A volte però, il processo non è così lineare. Nei paesi anglosassoni è spesso usata l’espressione “You had one job” (che può essere tradotta con “una cosa dovevi fare“) per indicare, in modo ironico, gli errori più incredibili fatti da persone nel proprio lavoro. Sul web questa frase è spesso associata ad immagini che evidenziano dei lavori mal eseguiti tanto da risultare divertenti!

4 Progetti di Design Fallimentari

Fortunatamente, la sfortuna di un designer è una lezione gratuita per un altro designer su cosa non fare. A questo proposito oggi vorrei parlarvi di quattro “fantastici” progetti fallimentari e cosa possiamo imparare da loro.

1. Cartone del Latte Tesco

Visto la foto sopra? Notate niente di strano? Certo, per qualcuno potrebbe essere un’illustrazione perfettamente ordinaria per un packaging, ma una volta messo a fuoco sullo spazio negativo dell’immagine si vede una certa parte del corpo umano…che ovviamente è inappropriata, soprattutto per una cartone del latte! Creato da Oisín Hurst, direttore creativo di wondr.io, questo design è stato uno dei suoi primi incarichi (ma non è stato l’ultimo eh!).

Nell’immagine sopra, la piega del packaging è troppo bella per essere vera e serve solo ad aggiungere al danno la beffa! Per evitare la stessa sorte di Hurst, ricordate di fare un passo indietro dal vostro progetto di tanto in tanto e concedetevi il tempo sufficiente per rivedere il design prima di inviarlo.

2. Font Borsa BelleChic

Ogni volta che lavorate con la tipografia è fondamentale che il messaggio non possa essere interpretato erroneamente (a meno che non sia quella la vostra intenzione, ovviamente). Sfortunatamente, la grafica di questa borsa realizzata per il negozio di moda online BelleChic ha messo il design al di sopra della funzionalità.

Scegliere la parola “glitter” con una tipografia opportunamente luccicante ha perfettamente senso in questo contesto, ma la sfortunata scelta del font corsivo trasforma il design in qualcosa di molto…sinistro!

Come qualche utente ha fatto subito notare all’azienda, questo pezzo di “word art” rende la parola glitter molto simile alla parola “Hitler” ad un primo sguardo. Per evitare errori simili bisogna mantenere la tipografia ben chiara, assicurandovi di non mescolare un font elaborato con un materiale di stampa tendenzialmente difficile da leggere.

3. Poster Ready Player One

A differenza dei due disegni sopra, l’errore presente in questo poster è sicuramente meno evidente.

Invece, c’è qualcosa di strano nella gamba destra del personaggio mentre scala il palo del telegrafo. Forse è colpa dell’angolatura o forse è l’azione stessa dell’arrampicata, ma in entrambi i casi…la gamba destra sembra troppo lunga!

Ma è davvero così? Alcuni esperti e appassionati hanno contestato questa ipotesi. Altri hanno detto che è un errore che ci può stare, visto che si tratta pur sempre di un film di fantascienza. Come designer dovremmo però sempre trovare un certo equilibrio tra estetica e accuratezza, soprattutto quando si tratta di realizzare delle illustrazioni o dei personaggi.

4. Poster “Smetti di Fumare” su Scuolabus

Questo è il classico esempio di come anche il più sincero e nobile dei progetti possa trasformarsi in un fallimento. In questo caso, ad essere errata è la posizione delle scritte.

A differenza dei precedenti, questo errore è dovuto ad un problema di contesto piuttosto che ad un errore di progettazione. Il messaggio di smettere di fumare è chiaro e abbastanza conciso da funzionare perfettamente, peccato che il posizionamento del nome “School” vicino alla parola “Quit” lo fa apparire come un appello ai bambini ad abbandonare gli studi!

Quando si tratta di contesto, c’è solo una cosa che il designer può fare per garantire che il loro lavoro non diventi fallimentare: controllare e ricontrollare non solo le immagini, ma anche la disposizione dei font sul progetto e adattarli ad ogni supporto sul quale verrà visualizzato.


Come Creare Un Sito Web Di Successo

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Qualsiasi business moderno, pubblico o privato, deve necessariamente dotarsi di un sito web di successo per pubblicizzare al meglio la propria attività.

Come Creare Un Sito Web Di Successo

Creazione Sito Web di Successo: Le Fasi

Ma creare un sito web efficace non è facile e alla portata di tutti. La difficoltà non sta tanto nel crearlo materialmente, ma nel farlo diventare virale e ben indicizzato nei motori di ricerca. In teoria, un sito web di successo deve essere popolare (cioè molto conosciuto all’interno del target di riferimento) e redditizio (cioè creare un business da cui trarre un reddito, anche se a volte non è necessario che un sito debba generare molto traffico per generare guadagni).

Vediamo ora gli aspetti più importanti da considerare per creare un sito web di successo.

1. Idea Iniziale e Nicchia di Riferimento

Per creare un buon sito ci vuole innanzitutto una buona idea. In questa fase, è importante essere il più creativi ed originali possibile. Anche se spesso una buona idea può consistere semplicemente nella rivisitazione di un business già esistente.

Fatto questo, bisogna poi identificare il target di clienti a cui desideriamo rivolgere la nostra offerta di prodotti/servizi, chi sono e cosa vogliono.

Una volta identificato l’utente medio, dovremo pensare il sito in base ai suoi interessi e ai suoi bisogni. Se questi verranno soddisfatti, allora le probabilità di successo aumenteranno.

2. Scelta del Servizio di Hosting

La creazione di un sito può essere un processo abbastanza costoso. Ovviamente, questo dipenderà dal tipo di portale da realizzare: ad esempio, un semplice sito “vetrina” o di presentazione avrà sicuramente costi molto inferiori ad un e-commerce. Ma se siete un webmaster o avete qualche competenza di progettazione, allora i costi riguarderanno solo la scelta dell’hosting e il dominio (pochi Euro)

Un servizio di host o hosting è un servizio di Rete che consiste nell’allocare su un server web le pagine di un sito o un’applicazione, rendendolo così accessibile dalla rete Internet e a tutti i suoi utenti. Pensate ad un pezzo di terra e ad una casa: il terreno è l’host, mentre la casa da costruire è il vostro sito internet. Se il terreno è solido, lo sarà anche la casa e, nella fattispecie, il vostro sito web.

Diciamo subito che un host non si compra, ma si affitta. Il servizio offerto può essere di tre tipi:

  • Hosting condiviso – Si tratta della scelta più comune e low cost. Come fa capire la parola stessa, si tratta di affittare un servizio in condivisione con altri utenti che risiedono sullo stesso server. Per chi è agli inizi e desidera poche preoccupazioni, questa scelta va più che bene.
  • Server virtuale – Anche se ne esistono di diversi tipi, si tratta di un server non materialmente vostro, ma sempre preso in condivisione con altri utenti. A differenza dell’hosting condiviso, questo può essere gestito come se fosse un server di vostra proprietà. Questo significa anche essere esposti a meno rischi, come l’eccessivo uso della memoria dei siti degli altri clienti dell’hosting o un attacco hacker.
  • Server dedicato – Quando avrete raggiunto numeri importanti di visite sul vostro sito, potrete pensare ad un server dedicato. Si tratta appunto di un server unico e solo vostro, che può comprendere uno o tutti i siti che deciderete di “ospitare”. Ovviamente i costi di gestione sono superiori ai due precedenti (€100 o più al mese) ed è quindi consigliabile scegliere questa soluzione solo quando il vostro sito genererà introiti più che discreti.

Vediamo ora qualche consiglio utile per scegliere il servizio di hosting migliore. Ovviamente, parleremo di hosting condivisi, in quanto non tutti possono spendere certe cifre ogni mese.

Larghezza Banda e Spazio Disco

Fra gli elementi da considerare nella scelta del servizio hosting vi sono la larghezza della banda (o bandwidth) e lo spazio disco (disk space). Questi dipenderanno ovviamente dal tipo di sito o dall’ampiezza e pesantezza dei contenuti caricati.

Lo spazio disco è appunto lo spazio dedicato al caricamento dei contenuti del vostro sito. Se ad esempio avete un blog con più di mille articoli (e relative immagini), allora avrete bisogno di un hosting che vi garantisca almeno 10gb o più di disk space.

La larghezza della banda misura invece la capacità di trasmissione/ricezione dati di un network. Maggiore è la larghezza di banda, maggiore sarà la velocità di trasmissione di dati fra i computer collegati in rete. Tutto dipenderà quindi dal traffico che il vostro sito genererà, ma solitamente puntate su quei servizi host che vi offrono almeno 15gb di bandwidth.

Possibilità di Upgrade

Scegliete sempre quegli hosting che vi permettono un upgrade senza complicazioni di sorta (pagando, ovviamente), ovvero senza essere costretti a chiamare il servizio tecnico o effettuare da soli complesse operazioni.

Pannello di Gestione

Una delle cose più importanti che un host deve garantire ai propri clienti è quello di poter gestire ogni aspetto del proprio sito web in tutta semplicità.

E il più semplice dei pannelli di controllo è sicuramente cPanel. In alternativa, anche Plesk non è difficilissimo da imparare e gestire.

Supporto

Un hosting serio ed affidabile deve garantire un servizio di assistenza professionale e sempre pronto ad aiutare il cliente per qualsiasi problema.

Anche per una questione di lingua, vi consiglio di optare sempre per hosting italiani o che danno supporto nella nostra lingua, scegliendo magari quelli che offrono anche un servizio di live chat.

3. Scelta del Dominio

Altro passaggio fondamentale è quello di scegliere il dominio più adatto al vostro business. Il nome può essere descrittivo o evocativo.

Un nome di dominio descrittivo riassume brevemente lo scopo e/o il contenuto del nostro nuovo sito (es: studiolegalerossi.it o pasticceriadelgusto.com).

Un nome di dominio evocativo, invece, rappresenta un “suggerimento” o far “immaginare” il business senza esprimerlo letteralmente (es: Twitter.com, da tweet che è infatti un termine onomatopeico che simboleggia il cinguettare ed evoca un attività comunicativa semplice e veloce).

Evitate poi di scegliere un nome troppo lungo e/o difficile da ricordare: più è breve, meglio sarà ricordato dagli utenti. Vi consiglio poi di registrare il vostro dominio con tutte le estensioni principali (.com, .it, .eu, .net) al fine di evitare che, in futuro, altri possano trarre profitto dal vostro successo.

4. Piattaforma Web

Dopo un po’ di teoria passiamo ora agli aspetti più tecnici che riguardano la creazione di un sito web, ovvero la sua fase di sviluppo.

Quello che consiglio abitualmente ai clienti, indipendentemente dal loro business, è quello di impostare il sito su una piattaforma CMS come WordPress. Pur essendo una piattaforma open source, si tratta di un software professionale, veloce, potente e altamente personalizzabile in base alle proprie esigenze, anche grazie ai suoi numerosi plugins (gratuiti e a pagamento).

5. Aspetto Grafico

Anche l’aspetto grafico può fare la differenza e portare al successo un sito web. Il primo step da fare riguarda la creazione del logo, in quanto si tratta dell’elemento centrale su cui andrà costruito attorno il sito.

Una volta realizzato il logo, dovrete concentrarvi sulla grafica del layout. Si tratta di un elemento da non sottovalutare, perché se l’aspetto visivo sarà scarno e poco curato, la sensazione che darete ai visitatori è quella di un sito di bassa qualità e dagli scarsi contenuti. Ovvia conseguenza, sarà l’abbandono della piattaforma!

Con questo non voglio però dire che un sito web di successo debba avere una grafica “sfarzosa”. Le nuove tendenze del web design e che io condivido pienamente, tendono a valorizzare maggiormente i siti più semplici e dal design minimalista.

Ciò significa realizzare anche un sito facilmente navigabile e molto intuitivo nelle sue funzioni, in modo che sia facile per gli utenti muoversi da e per le pagine interne e l’indice. Tag title e meta tag adeguati sono essenziali per ottenere un buon posizionamento nei motori di ricerca

6. L’Importanza dei Contenuti

Un sito web interessante, originale e dotato di una tipografia leggibile e accurata, sarà sempre gradito agli utenti. Il contenuto dovrebbe poi essere aggiornato regolarmente e deve essere direttamente collegato al tema del sito.

Come dicono in America…content is the king! Il contenuto è fondamentale. Questi devono essere ben scritti e bisogna inserire argomenti interessanti, unici ed esclusivi.

Ricordate poi di aggiornare il sito abbastanza frequentemente, così da mantenere vivo l’interesse dei visitatori e “dire” ai motori di ricerca che siete sempre attivi.

7. Ottimizzazione SEO

Avere un buon posizionamento all’interno dei motori di ricerca è fondamentale per generare traffico sul proprio sito web.

Per far ciò è molto importante prestare attenzione al SEO (acronimo di Search Engine Optimization), ovvero a tutte quelle attività volte a dare maggiore visibilità ad un sito web sui motori di ricerca al fine di migliorare il posizionamento nelle SERP (pagine dei risultati dei motori di ricerca).

Si tratta in pratica di valorizzare i contenuti di un sito rendendoli interessanti per gli spider (programmi utilizzati dai motori di ricerca che visitano continuamente una grande quantità di siti web, leggere il testo contenuto nelle pagine ed estrarre quelle parole/termini che rappresentano al meglio i contenuti del sito) e gli algoritmi dei motori di ricerca, facendo uso dei giusti accorgimenti tecnici ed utilizzando le keywords (parole chiave) più appropriate.

Se non siete esperti in materia, vi consiglio di affidarvi a professionisti del SEO che potranno fornirvi un’analisi accurata del vostro sito e darvi consigli utili su come migliorarne il posizionamento.

8. Design Responsive

Lo sviluppo e l’espansione di smartphone e tablet ha reso necessario l’adattamento dei siti web alla visualizzazione su questi dispositivi. Al mondo d’oggi, un sito realizzato con il Responsive Design è fondamentale per attirare maggiori utenti verso il proprio business.

9. Creazione di Pagine Social

Altro fenomeno dei nostri tempi da non sottovalutare è la potenza dei social media. Attraverso un uso intelligente dei principali social network come Facebook, Twitter, Google+, Instagram e Linkedin o di piattaforme come YouTube, sarà infatti possibile veicolare più traffico sul nostro sito a costo zero.

Conclusioni

Nonostante tutto, creare un sito web di successo non è semplice. Nella Rete esistono oggi milioni di siti internet e la concorrenza è agguerritissima. Per emergere in questo settore occorre quindi un mix di coraggio, conoscenza e caparbietà.

10 Momenti Controversi Nella Storia del Logo Design

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Il brand, il logo design e la pubblicità hanno sempre avuto il potenziale per suscitare forti reazioni, sia nella comunità creativa che nel pubblico in generale. E con l’avvento dei social media, le notizie possono diffondersi in tutto il mondo in un batter d’occhio.

I Loghi Più Controversi Nella Storia del Logo Design

Che si tratti di un rebranding che provoca indignazione perché mina un marchio già molto amato, una pubblicità offensiva o solo un’avversione diffusa per il lavoro creativo in sé, oggi esistono molti esempi di errori (o presunti tali) nel logo design tra cui scegliere.

A questo proposito, oggi vedremo alcuni dei più importanti e controversi loghi e/o logo restyling che hanno diviso l’opinione pubblica e creato forti polemiche negli ultimi anni.

1. Nuovo Logo Formula 1

Uno dei modi per sapere se un design è controverso è sicuramente quando vengono coinvolti fin da subito gli avvocati! Ed è esattamente quello che è successo con il tanto discusso rebrand del logo della Formula 1, realizzato dall’agenzia grafica Wieden + Kennedy.

Il lavoro di W + K ha diviso l’opinione pubblica fin dall’inizio, con molti ferventi ammiratori del vecchio logo F1 che faceva un abile uso dello spazio negativo per incorporare le iniziali “F” e “1”.

Tuttavia, l’estetica del nuovo logo divenne presto l’ultimo dei suoi problemi, quando vennero alla luce le sue somiglianze con un marchio di collant venduto da 3M, il popolare produttore di Post-It e Scotch.

Grazie anche all’esistenza di un abbigliamento a marchio F1 le due aziende, operanti in settori apparentemente non correlati, hanno portato il loro scontro nei tribunali.

2. Logo Leeds United

Apparentemente realizzato per omaggiare i tifosi, il restyling (di breve durata) del logo del Leeds United ha invece inciso sulla loro considerevole e spietata ira!

Questo nuovo emblema fu lanciato con l’orgogliosa affermazione che aveva alle spalle “sei mesi di ricerche” e che la società aveva tenuto conto del parere di ben 10.000 persone interpellate tramite sondaggio. Ben presto divenne chiaro che forse avevano chiesto l’opinione delle persone sbagliate!

La dirigenza del Leeds realizzò il nuovo emblema pensando di omaggiare il rapporto tra la squadra e i tifosi, facendo inserire la sagoma di un giocatore (o di un tifoso) mentre fa il cosiddetto “saluto Leeds”, la mano chiusa che i tifosi solitamente si portano all’altezza del cuore mentre cantano uno dei loro cori più famosi, “Marching on Together”.

Cosa c’è di sbagliato? Del vecchio design non è stato “salvato” niente e dal logo sono spariti tutti gli elementi storici in cui i tifosi si riconoscevano. Senza contare che il pugno all’altezza del cuore copre lo stemma della maglia (qualunque esso sia). Il design complessivo, tuttavia, risulta anche poco adatto ad una squadra di calcio che ha più di cento anni di storia alle spalle.

Anche grazie ad una petizione dei tifosi si è quindi deciso di ritornare al vecchio logo.

3. Logo Uber

Uber è riuscita ad “oltraggiare” qualcuno che non fosse un tassista autorizzato quando decise di sostituire il logo per le sue app mobile con due icone discutibili (una per la sua app ufficiale e l’altra per la versione “driver”).

L’amministratore delegato Travis Kalanick, che ha collaborato con il team di design di Uber per creare i nuovi loghi, l’ha descritto come un “risvolto del lato umano dell’azienda.” Altri sono stati meno gentili affermando la sua banalità e, addirittura, una certa somiglianza con uno spermatozoo!

4. Logo Instagram

Quando Instagram cambiò il proprio logo nel 2016, il rebrand venne considerato una pietra miliare nel passaggio dallo scheuomorfismo al design flat. La raffigurazione realistica e accurata di una fotocamera retrò si trasformò in una forma più semplice e grafica riempita con un gradiente arcobaleno molto acceso.

La semplicità e il minimalismo erano l’obiettivo dell’azienda, ma molti fan di Instagram non hanno apprezzato il cambiamento.

Alcuni lo hanno definito troppo vistoso, altri hanno insinuato che forse è stato realizzato con Paint!  Altri ancora hanno criticato la scelta del social credendo che l’azienda stia cercando di apparire “cool” a qualsiasi costo.

Nonostante tutto, le critiche si sono lentamente affievolite, anche grazie all’espansione del social fra le masse.

5. Logo Hillary Clinton

Quando Hillary Clinton rivelò il suo logo per la campagna elettorale presidenziale nel 2015, fu quasi subito sommerso dalle critiche. Alcuni lo consideravano più che altro il simbolo di un ospedale, altri credevano che la sua grande freccia rossa simboleggiasse uno spostamento a destra della candidata democratica! Il problema è che la gente non apprezzava il suo design semplice, in quanto considerato troppo “amatoriale”.

6. Logo AirBnb

Nel 2014, il sito di annunci immobiliari Airbnb ha effettuato un restyling del proprio brand. Il nuovo logo, denominato “Bêlo”, mirava a simboleggiare una nuova era per il business. Peccato che questi buoni propositi non siano stati capiti dai propri clienti.

Alcuni sostenevano che somigliasse un po’ troppo al logo di Automation Anywhere, mentre altri addirittura ci vedevano un chiaro simbolo fallico!

7. Logo Dirty Bird

Dirty Bird è una società di catering situata in Galles. E mentre il suo cibo è abbastanza popolare nel Regno Unito, il suo logo lo è tutt’altro! Nonostante l’evidente “assonanza fallica” del design, il proprietario ha difeso il marchio dichiarando che “è solo un modo intelligente di unire la d e la b per formare la silhouette di un gallo.”

Anche il designer del progetto, Mark James, ha dichiarato che il logo è solo una rappresentazione grafica di un gallo che incorpora le iniziali dell’azienda e che la forma fallica…dipende dagli occhi di chi lo guarda.

La società è però famosa per le sue campagne pubblicitarie a doppio senso, quindi è molto probabile che il design del logo sia decisamente voluto.

8. Logo Olimpiadi di Londra 2012

Il logo delle Olimpiadi di Londra 2012 è forse uno dei più controversi di sempre, anche se il progetto nacque con le migliori intenzioni: il team di design che lo ha realizzato, voleva raffigurare sia la silhouette della mappa di Londra che il numero 2012.

Costato ben 400.000 sterline e realizzato dalla famosa agenzia londinese “Wolff Olins”, fu presentato ufficialmente nel Giugno 2007 in un clima di derisione globale quasi unanime! (l’80% delle persone interpellate in un sondaggio della BBC gli assegnò il punteggio più basso). C’è anche chi ha affermato che il logo somiglia troppo ad una svastica nazista.

9. GAP

Il logo GAP rappresenta forse uno dei disastri (anche in termini economici) più tristemente noti nel settore del logo design.

Con sede a San Francisco, Gap è uno dei marchi di abbigliamento più popolari negli Stati Uniti, ma è ormai molto diffuso anche in Asia e Europa. Nel 2010 la società effettuò un restyling del suo popolare logo, che però è stato bocciato fin da subito non solo dalla sua fidelizzata clientela, ma anche dalla comunità creativa.

Il vecchio logo era un quadrato blu con la scritta Gap e la sua essenzialità lo aveva reso una delle icone dell’abbigliamento americano più note e riconoscibili nel mondo. Nel nuovo logo, invece, il quadrato blu che prima faceva da sfondo è diventato un piccolo quadratino piazzato in alto a destra sulla P di Gap, mentre il font storico “Spire” è stato sostituito con l’Helvetica.

Il restyling venne considerato banale e poco professionale, sicuramente non degno di una società che ha centinaia di migliaia di affezionatissimi clienti in tutto il mondo e che, soprattutto, aveva un’immagine che funzionava benissimo. Le polemiche hanno però sortito l’effetto desiderato, con Gap che è stata costretta a ritornare al vecchio (e tanto amato) logo.

10. Logo Università della California

Nel 2012, l’University of California ha “modernizzato” il proprio logo con uno che è stato fin da subito stroncato dagli addetti ai lavori e soprannominato con ironia “toilet bowl” (tazza del water). Creato da un team di progettazione interno, fu però realizzato per essere maggiormente usabile sui materiali di comunicazione dell’ateneo e non ha mai inteso sostituire il sigillo ufficiale. Ma ormai il danno era fatto e, come il logo Gap, il nuovo logo fu subito ritirato.

5 Usi Particolari Del Colore Nel Logo Design

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Ricerche recenti hanno dimostrato che il colore viene “registrato” dal cervello prima ancora delle immagini o del carattere. Ciò significa che tutte le teorie riguardanti la psicologia del colore per il branding devono essere leggermente riviste!

Alcuni settori hanno palette di colori familiari ad essi associati. Il blu, ad esempio, riesce a trasmettere sensazioni di calma, stabilità ed affidabilità: per questo motivo è frequentemente utilizzato in business come quello dei servizi finanziari e delle comunicazioni. Altri più accattivanti, come il giallo e il rosso, sono invece i colori chiave di molte importanti catene di fast-food e del settore della ristorazione in generale.

I 5 Usi Più Strani del Colore Nel Logo Design

A volte un marchio può invece decidere di puntare su una strategia diversa a seconda delle situazioni. L’esempio più classico di questo concetto è la filosofia adottata negli anni da McDonald’s: il suo iconico logo rosso e giallo…è diventato verde in molte delle sue filiali europee! Anche il logo Apple, solitamente bianco, viene spesso visualizzato sui prodotti dell’azienda in tonalità di nero, grigio e beige.

Altra storia particolare è sicuramente la scelta della Guinness di aver mantenuto negli anni il suo iconico colore nero in un settore (delle bevande alcoliche) pieno di loghi verdi, rossi e blu. Anche EasyJet utilizza l’arancione in un settore come quello delle compagnie aeree dominato prevalentemente dal rosso e dal blu.

Questo dimostra che spesso andare controcorrente paga! A questo proposito, oggi vedremo altri cinque usi particolari del colore nella storia del logo design.

1. Monzo

5 Usi Particolari Del Colore Nel Logo Design

Il blu può essere trovato un po’ ovunque nel settore dei servizi finanziari. Bank of America, Barclays, American Express, VISA…e la lista potrebbe continuare ancora.

Fondata nel 2015, Monzo oltrepassa totalmente questa tendenza, combinando verde acqua, corallo, verde salvia e beige dorato nella sua “M” progettata dal suo team di design interno.

Personalmente, trovo giusto che una “banca intelligente” fondata con l’ambizione di rappresentare “le nuove generazioni” abbia anche una diversa prospettiva sul colore.

Secondo Monzo, il designer Sam Michael stava cercando di combinare la forza e la fiducia che i clienti vogliono in una banca, con un’atmosfera più amichevole, colorata e umana. La tavolozza dei colori utilizzata è più “morbida” e delicata: e questo rende il logo più informale rispetto ai suoi competitors.

2. Lufthansa

Abbiamo menzionato il modo in cui EasyJet utilizza, andando contro le tendenze del settore, un arancione brillante per trasmettere l’idea di “facilità”.

Ma quando si tratta delle grandi compagnie nazionali, come American Airlines, British Airways, KLM, Qantas, Emirates, ci sono relativamente poche anomalie per le quali il rosso e il blu non siano presenti nel logo e nella livrea.

Discorso diverso per la compagnia aerea tedesca Lufthansa. Certo, il blu marino è una caratteristica importante del suo marchio, ma ciò che l’ha sempre contraddistinto è il ricco giallo ocra che lo completa.

L’emblema distintivo della gru della società tedesca è stato originariamente progettato un secolo fa dall’artista Otto Firle, che ha introdotto la combinazione del blu e del giallo nel brand.

Il recente restyling di Lufthansa, che ha portato l’azienda nell’era digitale, ha perfezionato il marchio rendendo il blu principale più scuro e più elegante. Fondamentalmente, è però il suo giallo giallo ocra a rendere il logo distintivo in un settore dominato da colori più tradizionali.

3. Eir

Un altro settore pieno di colore blu è sicuramente quello tecnologico e delle telecomunicazioni. Pensate a marchi come IBM, HP, AT&T, O2, Intel, Samsung, Nokia, Facebook, Twitter e tanti altri.

Abbiamo già menzionato il modo in cui Apple “sfida” il proprio settore proponendo tonalità diverse del proprio logo. Ecco una storia simile è quella del marchio della società di telecomunicazioni irlandese Eir, recentemente soggetto a un consistente rebranding.

Il marchio è audace e fluente e, come Monzo che si sente molto più “umano” e accessibile rispetto al resto del suo settore, hai dei colori vivaci e fluorescenti che possono essere sfruttati efficacemente sia per il digitale che la stampa.

4. Taco Bell

Il rosso (spesso abbinato al giallo) è, molto semplicemente, il colore dominante nel settore dei fast-food: marchi come McDonalds, Burger King, Denny’s, Pizza Hut, KFC e molti altri lo usano ancora come colore principale del loro marchio.

E non è un caso. Questi colori non solo catturano l’attenzione ma, secondo alcuni psicologi, stimolano il cervello aumentando il desiderio di mangiare!

Per McDonald’s, il reinventarsi in una tonalità di verde più sofisticata nelle sue filiali europee significava cambiare le percezioni del marchio di fronte alla problematica dell’obesità infantile e attrarre invece un mercato redditizio di giovani professionisti che preferiscono il caffè agli “Happy Meals”.

Dalla metà degli anni ’80 fino alla metà degli anni ’90, la popolare catena di fast food Taco Bell aveva anche una tonalità di rosso e giallo nel suo marchio. Poi la campana divenne rosa e viola: una combinazione che va decisamente in controtendenza rispetto al settore di riferimento.

Il rebranding effettuato nel 2016 dallo studio Lippincott ha eliminato il colore “rosato” del vecchio logo per far posto ad un marchio bicolore viola e bianco. Tuttavia, questo è disponibile anche in altre sei combinazioni di colori: verde acqua, oro, corallo, verde chiaro, blu e arancione.

Oltre a una tavolozza di colori più ampia, Lippincott ha anche aperto l’iconica forma a campana ad essere personalizzabile con un’infinità di motivi, trame e immagini, rendendola oggi molto più flessibile in tutti i tipi di applicazioni sulle quali verrà utilizzata.

5. Veuve Clicquot

Tattinger, Moët & Chandon, Bollinger, Krug. Tutti marchi di champagne di fama mondiale, ma che hanno qualcos’altro in comune: la combinazione di una bottiglia verde e una etichetta oro, spesso anche con un tocco di rosso nel packaging.

L’etichetta gialla altamente distintiva di Veuve Clicquot è sinonimo dell’azienda da quasi 150 anni. Già nel 1850, la società si distingueva per la sua etichetta minimalista di un bianco puro, ma con la crescita della popolarità globale degli champagne secchi, si è preferito puntare su un colore più luminoso e ben distinguibile dalla concorrenza. La prima etichetta, realizzata con un giallo molto vivo, nacque nel 1877.

Le Dieci Caratteristiche Di Un Designer di Successo

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Vuoi intraprendere una carriera di graphic designer? Vuoi diventare un ricercato professionista del settore? Se la tua risposta è sì, devi sapere che oltre agli studi tecnici, ci sono alcune competenze essenziali e basilari che è necessario padroneggiare per poter diventare un graphic designer di successo.

Le Dieci Caratteristiche Di Un Designer di Successo

Le Dieci Caratteristiche Di Un Designer di Successo

 

1. Immaginazione

Un designer deve sapere come visualizzare un progetto prima di iniziare a lavorare su di esso! Sarà necessaria una buona ricerca, annotare idee e sviluppare un’ottima comprensione di quelle che saranno tutte le fasi del progetto, sino a quella conclusiva. Più attiva sarà l’immaginazione, più creativo ed unico sarà il vostro design.

2. Sketching

Lo sketching è e sarà sempre un requisito fondamentale per la carriera di designer. Che si tratti di un logo o di un altro tipo di progettazione grafica, sarà necessario possedere la capacità di delineare le vostre idee prima di lavorare sul computer. È necessario, inoltre, avere una buona conoscenza dell’arte tipografica e dell’uso caratteri, come la maggior parte dei loghi e progetti di graphic design richiedono.

3. Estetica

I graphic designers hanno la grande responsabilità di far emergere la bellezza delle cose che a chiunque altro potrebbero sfuggire. Il design deve essere attraente per il cliente e il loro pubblico di riferimento. Colori, modelli e i disegni utilizzati nel progetto devono essere piacevoli per l’occhio dello spettatore e trasmettere il messaggio della società nel modo più efficace possibile.

4. Tecnologico

Come designer, sarà necessario conoscere come lavorare sui vari tipi di software di grafica. Ad esempio, i logo designers devono saper lavorare con Adobe Illustrator, Freehand e CorelDraw. I web designer, non devono solo limitarsi a conoscere Adobe Illustrator, ma dovranno anche avere una buona conoscenza di Adobe Photoshop, Adobe Dreamweaver e altri software di web design template. Non limitate mai la vostra conoscenza ad un solo programma di design.

5. Conoscenze grafiche

Un designer deve conoscere i concetti di base per quanto riguarda i toni di colore, saturazione, pixel ecc. Ad esempio, i disegni creati in Adobe Photoshop non sono scalabili perché vengono “pixellizzati” se ingranditi. Inoltre, deve sapere che cosa è la psicologia del colore e cioè usare il colore più giusto per quel business o il paese di appartenenza. È inoltre necessario avere una buona conoscenza del motivo per cui i concetti abusati devono essere evitati. Deve sapere tutto della tipografia e la grafica vettoriale, compreso il loro uso su varie piattaforme di comunicazione e i diversi metodi di stampa.

6. Duro lavoro

Nella grafica esistono un sacco di facili soluzioni disponibili in tutto il web. Dalle clip art ai loghi template (pre-fatti). Ma l’uso di questi elementi non deve mai far parte del repertorio di un designer che ama il suo lavoro. Ai clienti bisogna sempre consegnare dei lavori originali. Ogni logo design o modello deve essere realizzato attraverso un processo creativo vero e proprio. Questo inizia in genere dalla generazione dell’idea che poi porta a disegnare e si estende fino alla creazione attraverso delle ottime capacità tecniche. Il ricorso a soluzioni di fascia bassa farà svanire ogni possibilità di poter diventare un grande designer. Del resto pensaci: un cliente si rivolge ad un graphic designer perché ha ben in mente che tipo di qualità desidera per il suo prodotto finale, se avesse preferito una soluzione approssimata, si sarebbe alzato le maniche e si sarebbe improvvisato egli stesso grafico!

7. Originalità

Chi vive di contenuti copiati o plagiati non può definirsi un graphic designer. Ricordate che assieme alla creatività bisogna anche essere originali.

8. Umiltà

Questa non è una competenza, ma una qualità che il designer deve avere. Il graphic design è un processo continuo di apprendimento e chi pensa di “sapere tutto” si sbaglia di grosso. Nel momento in cui un designer pensa di saperne abbastanza sull’argomento, smetterà di imparare cose nuove. Ma di imparare non si finisce mai! Quindi, il designer deve essere umile e non lasciare che l’orgoglio prenda il sopravvento.

9. Positività

Ognuno di noi, in qualsiasi settore operi, è soggetto a critiche nel proprio lavoro. Anche gli artisti di tutto il mondo sono tenuti ad affrontare quasi quotidianamente critiche sulle loro opere d’arte. Ma il problema non è la critica in sé, ma l’atteggiamento negativo verso la critica. Si dice che la bellezza è negli occhi di chi guarda, quindi tutti coloro che guardano un’opera d’arte potrebbero avere un parere diverso dall’altro. I vostri clienti possono avere la propria opinione o richieste per un particolare design (a ragione!). Forse perché ciò che si crea non è quello che avevano previsto. Ricordate, non prendete mai le critiche in modo negativo! E’ solo l’opinione di un’altra persona: piuttosto, cercate di chiedere loro come potete migliorare il lavoro.

10. Calma

Lo stress da lavoro non porterà mai da nessuna parte, tranne forse alla depressione! E la depressione è un male terribile per l’artista e la sua arte. Il designer deve sempre cercare di trovare del tempo libero per prendersi una pausa e staccare un po’ la spina! Ogni tanto, rilassarsi per un paio di giorni potrebbe farvi tornare a lavorare con rinnovato entusiasmo. In ogni caso, un designer non dovrebbe mai prendere un lavoro mentre si è particolarmente stressati. La creatività non potrà mai venir fuori se non si è calmi e rilassati!

I Migliori Plugin WordPress Per Web Designer

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WordPress è sia la piattaforma di blogging più popolare al mondo sia il CMS più diffuso. Uno dei motivi della sua popolarità è che supporta felicemente template e plugin: il che lo rende altamente flessibile e personalizzabile per soddisfare le diverse esigenze di un sito web.

i migliori plugin wordpress per web designer

I 10 Migliori Plugin WordPress per Designer

Questa flessibilità, accanto all’enorme popolarità della piattaforma, significa anche che esistono sono molte migliaia di tutorial, temi e plugin WordPress disponibili sul web.

La cattiva notizia è che avendo a disposizione così tanti strumenti, potrebbe risultare difficile orientarsi e trovare ciò che ci serve realmente. A questo proposito, oggi vorrei proporvi un elenco dei migliori plugin WordPress per designer che possono aggiungere funzionalità utili e interessanti al proprio sito web. Tutti disponibili gratuitamente!

Modula Image Gallery

WordPress, di base, ha capacità limitate per quanto riguarda la visualizzazione e personalizzazione delle gallerie immagini. E fra i plugin più personalizzabili e flessibili vi è sicuramente Modula Image Gallery, che offre un’esperienza migliore sia per il web designer che per il visitatore. Questo plugin WordPress gratuito offre una serie di opzioni diverse che consentono una vera personalizzazione, piuttosto che costringervi ad adottare uno stile visivo standard che oggi si può trovare nella maggior parte delle gallerie sul web.

Speed Booster Pack

I visitatori sono sempre stati riluttanti ad aspettare il caricamento di una pagina web. Quindi, se volete che i visitatori rimangano sul vostro sito, questo dovrà essere veloce a caricarsi, oltre che accattivante e utile. Speed Booster Pack è un plugin che migliora la velocità delle pagine web riducendo e/o eliminando automaticamente gli script che “bloccano” il caricamento, ottimizzando le database call e caricando le risorse in modo asincrono.

Google Analyticator

Se volete che il vostro blog WordPress diventi popolare, dovete iniziare a pensare a come promuoverlo efficacemente. Se conoscete le parole chiave più utilizzate dai visitatori, potete utilizzarle spesso nei vostri post. Il plugin Google Analyticator aggiunge il codice JavaScript necessario per abilitare Google Analytics sulla dashboard di WordPress. Dopo aver attivato questo plugin, dovete accedere alla pagina delle impostazioni, inserire il vostro UID di Google Analytics e quindi autenticare il vostro account Analytics con Google Analyticator.

Duplicator

Se siete un web designer, creare il vostro 100° sito WordPress potrebbe spesso essere snervante. La maggior parte dei designer utilizza quasi sempre gli stessi template, in quanto hanno maggior familiarità con la configurazione, i plugin, le opzioni e sanno cosa funziona meglio per i loro clienti. Duplicator è un plugin che aiuta a ridurre il fastidio dell’installazione consentendo di migrare, copiare, clonare e spostare un sito web. Questo plugin consente quindi di generare automaticamente un nuovo sito con un layout di base già configurato.

The Events Calendar

Uno dei migliori (e più popolari) plugin WordPress è sicuramente The Events Calendar. Questo modulo consente di creare rapidamente eventi e aggiungere funzionalità come la possibilità di visualizzare un elenco, visualizzare il calendario, cercare eventi e integrare mappe. Se gestisci un club o una società o state progettando un sito web basato su WordPress per un cliente che organizza eventi, questo plug-in vi farà risparmiare un sacco di tempo.

AMP for WP

Google sta deliberatamente mostrando siti web con pagine AMP (Accelerated Mobile Pages) più in alto nella pagina dei risultati di ricerca rispetto a quelli senza. E questo plugin facilita l’aggiunta automatica del supporto per AMP. Basterà quindi scaricarlo e attivarlo per portare (si spera) ad un maggiore traffico basato su dispositivi mobili.

Page Builder

Page Builder è un plugin che consente di avere un maggior controllo sul layout delle pagine. Funziona con tutti i temi e i plugin, rendendo semplice la generazione di layout flessibili reattivi senza la necessità di alcuna conoscenza di linguaggi di programmazione. E’ quindi l’ideale per i siti Web che saranno gestiti dagli utenti meno tecnici, che desiderano una maggiore flessibilità rispetto alla pagine preimpostate di WordPress.

Wordfence Security

La sicurezza di un sito web è un aspetto da non trascurare. Uno dei maggiori problemi è che, visto che WordPress è un CMS così popolare, vi siano ormai molti modi su come comprometterlo e sfruttare le falle nella sicurezza. Sebbene Wordfence Security non risolva tutti questi problemi per voi, consente di monitorare i tentativi di accesso malevolo al vostro sito e aggiunge un supporto per l’autenticazione a due fattori, che è un must per la sicurezza del web nell’era moderna.

JetPack

JetPack è un plugin che porta alcune delle funzionalità dei blog ospitati da WordPress alle installazioni con dominio personale. Queste funzionalità sono tante e diverse e includono statistiche ospitate sul cloud per il vostro sito, possibilità di sottoscrizioni e-mail, un servizio di “abbreviazione URL” incorporato, commenti basati su social network, controllo ortografico e grammaticale e un sistema per la gestione delle gallerie immagini avanzato.

Everest Forms

Oggi qualsiasi sito web deve dotarsi di un form per i Contatti, sia che si tratti di un semplice modulo di richiesta di informazioni che di un modulo di registrazione online. E per creare e gestire dei moduli contatti in modo semplice e veloce, uno dei migliori plugin è sicuramente Everest Forms. In pratica, semplifica la creazione di moduli utilizzando una semplice interfaccia drag-and-drop per creare un layout che funzioni altrettanto bene sugli smartphone che sul desktop. Include anche opzioni per supportare più lingue.

Creazione di un logo professionale: le fasi del processo creativo

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Come ben sappiamo, un logo professionale può dare un contributo importante per migliorare l’immagine di una società, un’organizzazione o un prodotto. D’altra parte, un logo creato in modo non professionale, potrebbe rovinare un marchio….ma anche la carriera del designer che lo ha realizzato!

Molti loghi in uso oggi, sono poco professionali e hanno tutti i segni rivelatori che sono stati realizzati da un dilettante o un principiante! Tutti pensano di poter progettare un grande logo, ma non sempre è così. Così oggi vorrei darvi alcuni spunti sul processo e il flusso di lavoro per quanto riguarda la progettazione di un logo efficace e moderno. Con questi consigli, associati alla creatività e alle competenze, si possono sicuramente realizzare dei loghi brillanti ed efficaci.

1. DISEGNARE: Sketch e Brainstorm

Molti designer, specialmente quelli alle “prime armi”, saltano direttamente sul computer per creare un logo! Tuttavia, il più delle volte, verrà solo perso un sacco di tempo a giocherellare con effetti speciali e filtri! Anche se questo potrebbe rivelarsi utile, in genere significa fare il contrario di una progettazione attenta e artistica del logo stesso. Un modo migliore per cominciare il lavoro è quello di prendere un foglio di carta e una matita. Iniziate con il pensare al significato e alle sensazioni che si desidera che il logo trasmetta allo spettatore. E’ per una società di calcio, un’azienda hi-tech o una storica organizzazione non-profit? Dovrebbe essere semplice o complesso? Tutto quello che viene in mente, bisogna metterlo su carta. “Scarabocchiate” le vostre idee! Non bisogna preoccuparsi troppo di fare tutto perfetto. Bisogna solo lasciare che il naturale flusso creativo venga fuori. Quando si disegna diverse opzioni, bisogna iniziare eliminando i disegni che sembrano troppo “banali” o inappropriati. Solo quando si sarà soddisfatti al 100%, si potrà passare al computer.

2. COSTRUIRE: Grafica Vettoriale

Ah, il mondo della grafica vettoriale! Questo è un argomento che in molti principianti (e alcuni professionisti) genera ancora confusione! Negli ultimi anni, alcuni software come Photoshop, Paint Shop Pro e Fireworks hanno reso indistinti i confini tra grafica vettoriale e bitmap. I formati immagine più comuni come GIF, JPEG, BMP e TIFF sono tutti i formati bitmap. Le foto digitali sono esempi perfetti di grafica bitmap (anche conosciuta come “raster”), perché sono fatte di punti che sono anche noti come pixel. La grafica bitmap ha anche una risoluzione specifica. Se ingrandite una foto digitale, potrete vedere i singoli pixel.

È possibile scalare una bitmap nel formato e ottenere alcuni risultati decenti, ma l’aumento delle dimensioni di una bitmap significa che state facendo “saltare in aria” i pixel e otterrete solo risultati contrastanti a seconda del valore di ingrandimento. In contrasto, i file di grafica vettoriale non sono fatti di punti o pixel. Sono delle formule matematiche per le forme! I vettori possono essere ingranditi o ridotti a qualsiasi dimensione, senza perdita di dettaglio o nitidezza. Ad esempio, le linee e le curve di una grafica vettoriale saranno altrettanto nitide su un biglietto da visita piccolo esattamente come appariranno su un cartellone pubblicitario gigante! I loghi professionali sono realizzati con la grafica vettoriale, in modo da poter essere utilizzati per la stampa commerciale, siti web, tv e tutte le altre forme di media. I formati dei file vettoriali sono l’EPS (Encapsulated PostScript), PDF (Portable Document Format) e AI (Adobe Illustrator). Se si impara ad usare software specifici di disegno vettoriale per creare loghi, si sarà in grado di creare perfette linee rette, curve morbide e forme precise in modo rapido e semplice. I migliori software commerciali per il disegno vettoriale sono Adobe Illustrator, Corel Draw e FreeHand, mentre un’ottima alternativa gratuita è Inkscape.

3. DECORARE: Schemi di Colore

Quando si parla di “riempimento” e “tratto” nei colori, si cerca solo di utilizzare delle combinazioni di colori che abbiano un senso per il logo. Ad esempio, non è possibile utilizzare un rosa brillante e un arancio per rappresentare una banca d’investimento!

4. CREARE VARIANTI: Bianco e Nero

Dopo aver “dato vita” al logo con il colore, bisogna considerare come apparirà quando verrà visualizzato su una fotocopia o su un fax. Se appare troppo “fangoso” e incoerente quando verrà convertito nel bianco e nero di una fotocopiatrice o un fax, sarà ora di tornare sul computer e cercare di creare una variante del vostro logo che appaia efficace anche quando verrà visualizzato in bianco e nero. La versioni in bianco e nero possono differire dall’originale, ma dovrebbero sempre mantenere l’aspetto originale complessivo.

5. PIANIFICARE: Supporti di destinazione

Durante lo sviluppo di un logo, bisogna tenere presente il supporto di destinazione. Ad esempio, se un logo verrà visualizzato solo su un sito web, si potrebbe creare anche con più colori, sfumature o effetti speciali. Tuttavia, se un logo sarà utilizzato anche per la stampa commerciale, sarà necessario considerare la complessità del logo e la spesa che più colori ed effetti si aggiungeranno ai costi di stampa. Per alcuni loghi, è possibile creare una versione web e una versione per la stampa meno elaborata.

Nel mondo della stampa, più colori avrà un progetto e più costosa sarà la stampa. Si dovrebbe anche prendere in considerazione alcune impostazioni per la grafica del logo e, più precisamente, al trapping. Il Trapping è lo spazio esistente tra due colori. Su una macchina da stampa, ogni colore è di solito stampata separatamente e potrebbe verificarsi qualche leggero movimento della carta e dei macchinari quando ogni colore viene stampato. Questi lievi movimenti possono causare spazi vuoti sottili tra i colori e anche solo la metà di 1 millimetro sarà evidente se si hanno 2 colori che sono stati progettati per “toccarsi” perfettamente! Tuttavia, se si guardano attentamente molti loghi professionali, si noterà che i colori diversi non sempre si toccano e non vi è neanche uno spazio vuoto nei disegni. Spazio vuoto (“spazio bianco”) non è solo un importante strumento visivo, ma può anche eliminare molte preoccupazioni!

6. PERFEZIONARE: Tipografia

Le parole che formano parte di un logo, sono altrettanto importanti della grafica. Molti principianti utilizzano i caratteri in modo “selvaggio” e confuso. Ma anche la tipografia è un’arte! Infatti, lo stile dei caratteri, font e anche l’uso di maiuscole e minuscole in un logo, possono avere un impatto drammatico se non utilizzate correttamente. Mai sottovalutare la necessità di utilizzare la tipografia in modo efficace. Inoltre, se un logo utilizza un tipo di carattere, bisogna utilizzare il software usato per convertire le lettere in forme. In questo modo, se avete bisogno di inviare il file vettoriale a qualcuno, non avranno bisogno di avere il font installato sul proprio sistema per poterlo vedere.

ORDINA UN LOGO VETTORIALE E PROFESSIONALE DA QUI

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

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A volte i marchi diventano così famosi e familiari che spesso non riusciamo più notare le diverse sfumature nascoste nei loro loghi! Ma, se si da un’occhiata ad alcuni di questi loghi così familiari, si potrebbe scoprire un pò di simbolismo, trucchi e tecniche di design che possono lasciarvi a bocca aperta! Nell’articolo di oggi daremo uno sguardo a 15 loghi di “grandi” marchi aziendali che sono dotati di un logo design intelligente, tramite elementi nascosti nel loro design, che a prima vista possono non essere notati facilmente.

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Amazon

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Amazon.com sostiene di poter offrire ogni tipo di prodotto immaginabile, dalla “A” alla “Z”. Questo messaggio è trasmesso in modo molto semplice e creativo nel suo logo!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Atlanta Falcons

 

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo degli Atlanta Falcons, famosa squadra di football americano, si basa principalmente sulla raffigurazione di un falco e modificato per visualizzare anche la lettera “F”. Davvero bello!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Baskin Robbins

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Baskin Robbins è una catena globale di gelaterie fondata da Burt Baskin. Grazie ad un’idea molto semplice e creativa, hanno incorporato il numero 31 (come i gusti unici di gelato che offre) nelle iniziali del marchio!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Big Ten Conference

 

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

La Big Ten Conference è un’associazione delle squadre universitarie americane. Essa, all’inizio, era composta da undici squadre. Anche se ora, in realtà, la confederazione è composta da dodici squadra (dopo l’adesione del Nebraska nel 2011), ha apparentemente abbandonato ogni speranza di conciliare la concordanza totale delle squadre con il loro marchio! Tramite lo spazio negativo, viene raffigurato creativamente il numero 11.

 

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Elefont

Nel logo Elefont non solo è stato scelto un tipo di carattere notevole, ma è stato anche trovato lo spazio per una minuscola “e” che rappresenta la proboscide di un elefante!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Carrefour

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Attraverso l’uso intelligente dello spazio negativo, il logo “Carrefour” visualizza  una “C” nello sfondo rosso e blu che insieme al bianco distinguono i colori della bandiera francese ad identificare il made in france

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Families

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo Families (famiglie) è semplicemente geniale! Tramite l’uso di una tipografia intelligente, il design raffigura una vera e propria famiglia: la prima “i” è la mamma, la “l” è il papà e la “i” piccola è il figlio!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: FedEx

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il colosso delle spedizioni FedEx si trova ormai all’interno di quasi tutti i paesi del mondo. Nello spazio negativo fra la E e la x troviamo la famosa freccia rivolta verso destra che non solo indica la visione dell’azienda verso il futuro, ma identifica anche il settore dei corrieri espressi e quindi del movimento.

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Goodwill

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo “goodwill” può essere definito come una via di mezzo tra una tipografia creativa e un logo illustrativo. La lettera “g” forma anche un volto con un sorriso amichevole!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: London Symphony Orchestra

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Questo brillante logo unisce la suggestione di un maestro d’orchestra (con la bacchetta nella mano destra) con la sigla “LSO”!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Milwaukee Brewers

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo dei Milwaukee Brewers, famosa squadra di baseball americana, combina un guanto da baseball tradizionale con le lettere “M” e “B”. Geniale!!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Hope for African Children

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

L’iniziativa umanitaria Hope for African Children contiene chiaramente un riferimento al continente africano, ma include anche un bambino e un adulto l’uno di fronte all’altro all’interno dello spazio negativo.

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Snooty Peacock

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo Peacock Snooty fonde due immagini completamente diverse tra loro: l’immagine di un pavone (peacock) forma anche la silhouette di un volto femminile.

 

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Sony Vaio

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo Sony Vaio rappresenta l’evoluzione dall’analogico al digitale. La “V” e la “A” rappresentano la tipica “onda” analogica, mentre la “I” e la “O” costituiscono il codice fondamentale binario che costituisce qualsiasi informazione digitale.

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Tostitos

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Nel logo Tostitos si nota la coppia di partecipanti alla festa a base di tacos e salsa?!


Creazione di un logo professionale: le fasi del processo creativo

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Come ben sappiamo, un logo professionale può dare un contributo importante per migliorare l’immagine di una società, un’organizzazione o un prodotto. D’altra parte, un logo creato in modo non professionale, potrebbe rovinare un marchio….ma anche la carriera del designer che lo ha realizzato!

Molti loghi in uso oggi, sono poco professionali e hanno tutti i segni rivelatori che sono stati realizzati da un dilettante o un principiante! Tutti pensano di poter progettare un grande logo, ma non sempre è così. Così oggi vorrei darvi alcuni spunti sul processo e il flusso di lavoro per quanto riguarda la progettazione di un logo efficace e moderno. Con questi consigli, associati alla creatività e alle competenze, si possono sicuramente realizzare dei loghi brillanti ed efficaci.

1. DISEGNARE: Sketch e Brainstorm

Molti designer, specialmente quelli alle “prime armi”, saltano direttamente sul computer per creare un logo! Tuttavia, il più delle volte, verrà solo perso un sacco di tempo a giocherellare con effetti speciali e filtri! Anche se questo potrebbe rivelarsi utile, in genere significa fare il contrario di una progettazione attenta e artistica del logo stesso. Un modo migliore per cominciare il lavoro è quello di prendere un foglio di carta e una matita. Iniziate con il pensare al significato e alle sensazioni che si desidera che il logo trasmetta allo spettatore. E’ per una società di calcio, un’azienda hi-tech o una storica organizzazione non-profit? Dovrebbe essere semplice o complesso? Tutto quello che viene in mente, bisogna metterlo su carta. “Scarabocchiate” le vostre idee! Non bisogna preoccuparsi troppo di fare tutto perfetto. Bisogna solo lasciare che il naturale flusso creativo venga fuori. Quando si disegna diverse opzioni, bisogna iniziare eliminando i disegni che sembrano troppo “banali” o inappropriati. Solo quando si sarà soddisfatti al 100%, si potrà passare al computer.

2. COSTRUIRE: Grafica Vettoriale

Ah, il mondo della grafica vettoriale! Questo è un argomento che in molti principianti (e alcuni professionisti) genera ancora confusione! Negli ultimi anni, alcuni software come Photoshop, Paint Shop Pro e Fireworks hanno reso indistinti i confini tra grafica vettoriale e bitmap. I formati immagine più comuni come GIF, JPEG, BMP e TIFF sono tutti i formati bitmap. Le foto digitali sono esempi perfetti di grafica bitmap (anche conosciuta come “raster”), perché sono fatte di punti che sono anche noti come pixel. La grafica bitmap ha anche una risoluzione specifica. Se ingrandite una foto digitale, potrete vedere i singoli pixel.

È possibile scalare una bitmap nel formato e ottenere alcuni risultati decenti, ma l’aumento delle dimensioni di una bitmap significa che state facendo “saltare in aria” i pixel e otterrete solo risultati contrastanti a seconda del valore di ingrandimento. In contrasto, i file di grafica vettoriale non sono fatti di punti o pixel. Sono delle formule matematiche per le forme! I vettori possono essere ingranditi o ridotti a qualsiasi dimensione, senza perdita di dettaglio o nitidezza. Ad esempio, le linee e le curve di una grafica vettoriale saranno altrettanto nitide su un biglietto da visita piccolo esattamente come appariranno su un cartellone pubblicitario gigante! I loghi professionali sono realizzati con la grafica vettoriale, in modo da poter essere utilizzati per la stampa commerciale, siti web, tv e tutte le altre forme di media. I formati dei file vettoriali sono l’EPS (Encapsulated PostScript), PDF (Portable Document Format) e AI (Adobe Illustrator). Se si impara ad usare software specifici di disegno vettoriale per creare loghi, si sarà in grado di creare perfette linee rette, curve morbide e forme precise in modo rapido e semplice. I migliori software commerciali per il disegno vettoriale sono Adobe Illustrator, Corel Draw e FreeHand, mentre un’ottima alternativa gratuita è Inkscape.

3. DECORARE: Schemi di Colore

Quando si parla di “riempimento” e “tratto” nei colori, si cerca solo di utilizzare delle combinazioni di colori che abbiano un senso per il logo. Ad esempio, non è possibile utilizzare un rosa brillante e un arancio per rappresentare una banca d’investimento!

4. CREARE VARIANTI: Bianco e Nero

Dopo aver “dato vita” al logo con il colore, bisogna considerare come apparirà quando verrà visualizzato su una fotocopia o su un fax. Se appare troppo “fangoso” e incoerente quando verrà convertito nel bianco e nero di una fotocopiatrice o un fax, sarà ora di tornare sul computer e cercare di creare una variante del vostro logo che appaia efficace anche quando verrà visualizzato in bianco e nero. La versioni in bianco e nero possono differire dall’originale, ma dovrebbero sempre mantenere l’aspetto originale complessivo.

5. PIANIFICARE: Supporti di destinazione

Durante lo sviluppo di un logo, bisogna tenere presente il supporto di destinazione. Ad esempio, se un logo verrà visualizzato solo su un sito web, si potrebbe creare anche con più colori, sfumature o effetti speciali. Tuttavia, se un logo sarà utilizzato anche per la stampa commerciale, sarà necessario considerare la complessità del logo e la spesa che più colori ed effetti si aggiungeranno ai costi di stampa. Per alcuni loghi, è possibile creare una versione web e una versione per la stampa meno elaborata.

Nel mondo della stampa, più colori avrà un progetto e più costosa sarà la stampa. Si dovrebbe anche prendere in considerazione alcune impostazioni per la grafica del logo e, più precisamente, al trapping. Il Trapping è lo spazio esistente tra due colori. Su una macchina da stampa, ogni colore è di solito stampata separatamente e potrebbe verificarsi qualche leggero movimento della carta e dei macchinari quando ogni colore viene stampato. Questi lievi movimenti possono causare spazi vuoti sottili tra i colori e anche solo la metà di 1 millimetro sarà evidente se si hanno 2 colori che sono stati progettati per “toccarsi” perfettamente! Tuttavia, se si guardano attentamente molti loghi professionali, si noterà che i colori diversi non sempre si toccano e non vi è neanche uno spazio vuoto nei disegni. Spazio vuoto (“spazio bianco”) non è solo un importante strumento visivo, ma può anche eliminare molte preoccupazioni!

6. PERFEZIONARE: Tipografia

Le parole che formano parte di un logo, sono altrettanto importanti della grafica. Molti principianti utilizzano i caratteri in modo “selvaggio” e confuso. Ma anche la tipografia è un’arte! Infatti, lo stile dei caratteri, font e anche l’uso di maiuscole e minuscole in un logo, possono avere un impatto drammatico se non utilizzate correttamente. Mai sottovalutare la necessità di utilizzare la tipografia in modo efficace. Inoltre, se un logo utilizza un tipo di carattere, bisogna utilizzare il software usato per convertire le lettere in forme. In questo modo, se avete bisogno di inviare il file vettoriale a qualcuno, non avranno bisogno di avere il font installato sul proprio sistema per poterlo vedere.

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15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

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A volte i marchi diventano così famosi e familiari che spesso non riusciamo più notare le diverse sfumature nascoste nei loro loghi! Ma, se si da un’occhiata ad alcuni di questi loghi così familiari, si potrebbe scoprire un pò di simbolismo, trucchi e tecniche di design che possono lasciarvi a bocca aperta! Nell’articolo di oggi daremo uno sguardo a 15 loghi di “grandi” marchi aziendali che sono dotati di un logo design intelligente, tramite elementi nascosti nel loro design, che a prima vista possono non essere notati facilmente.

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Amazon

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Amazon.com sostiene di poter offrire ogni tipo di prodotto immaginabile, dalla “A” alla “Z”. Questo messaggio è trasmesso in modo molto semplice e creativo nel suo logo!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Atlanta Falcons

 

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo degli Atlanta Falcons, famosa squadra di football americano, si basa principalmente sulla raffigurazione di un falco e modificato per visualizzare anche la lettera “F”. Davvero bello!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Baskin Robbins

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Baskin Robbins è una catena globale di gelaterie fondata da Burt Baskin. Grazie ad un’idea molto semplice e creativa, hanno incorporato il numero 31 (come i gusti unici di gelato che offre) nelle iniziali del marchio!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Big Ten Conference

 

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

La Big Ten Conference è un’associazione delle squadre universitarie americane. Essa, all’inizio, era composta da undici squadre. Anche se ora, in realtà, la confederazione è composta da dodici squadra (dopo l’adesione del Nebraska nel 2011), ha apparentemente abbandonato ogni speranza di conciliare la concordanza totale delle squadre con il loro marchio! Tramite lo spazio negativo, viene raffigurato creativamente il numero 11.

 

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Elefont

Nel logo Elefont non solo è stato scelto un tipo di carattere notevole, ma è stato anche trovato lo spazio per una minuscola “e” che rappresenta la proboscide di un elefante!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Carrefour

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Attraverso l’uso intelligente dello spazio negativo, il logo “Carrefour” visualizza  una “C” nello sfondo rosso e blu che insieme al bianco distinguono i colori della bandiera francese ad identificare il made in france

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Families

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo Families (famiglie) è semplicemente geniale! Tramite l’uso di una tipografia intelligente, il design raffigura una vera e propria famiglia: la prima “i” è la mamma, la “l” è il papà e la “i” piccola è il figlio!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: FedEx

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il colosso delle spedizioni FedEx si trova ormai all’interno di quasi tutti i paesi del mondo. Nello spazio negativo fra la E e la x troviamo la famosa freccia rivolta verso destra che non solo indica la visione dell’azienda verso il futuro, ma identifica anche il settore dei corrieri espressi e quindi del movimento.

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Goodwill

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo “goodwill” può essere definito come una via di mezzo tra una tipografia creativa e un logo illustrativo. La lettera “g” forma anche un volto con un sorriso amichevole!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: London Symphony Orchestra

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Questo brillante logo unisce la suggestione di un maestro d’orchestra (con la bacchetta nella mano destra) con la sigla “LSO”!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Milwaukee Brewers

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo dei Milwaukee Brewers, famosa squadra di baseball americana, combina un guanto da baseball tradizionale con le lettere “M” e “B”. Geniale!!

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Hope for African Children

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

L’iniziativa umanitaria Hope for African Children contiene chiaramente un riferimento al continente africano, ma include anche un bambino e un adulto l’uno di fronte all’altro all’interno dello spazio negativo.

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Snooty Peacock

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo Peacock Snooty fonde due immagini completamente diverse tra loro: l’immagine di un pavone (peacock) forma anche la silhouette di un volto femminile.

 

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Sony Vaio

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Il logo Sony Vaio rappresenta l’evoluzione dall’analogico al digitale. La “V” e la “A” rappresentano la tipica “onda” analogica, mentre la “I” e la “O” costituiscono il codice fondamentale binario che costituisce qualsiasi informazione digitale.

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo: Tostitos

15 Grandi Marchi Con Elementi Nascosti Nel Proprio Logo

Nel logo Tostitos si nota la coppia di partecipanti alla festa a base di tacos e salsa?!

Come Scegliere il Nome di Una App

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Cosa c’è in un nome? Tutto, potremmo dire. Probabilmente il nome Terry Bollea non vi farà paura, ma Hulk Hogan sì; Eldrick Woods non sembra il nome di uno sportivo come quello di Tiger Woods e Stefani Germanotta non ha proprio lo stesso appeal di Lady Gaga. Non si può negare che questi “alias” hanno indubbiamente aiutato queste celebrità a diventare nomi familiari. E il mondo dell’app design non è diverso.

9 Consigli per Scegliere il Nome di Una App

A volte, fare una buona prima impressione è tutto. E questo è spesso il caso degli  app store strapieni di applicazioni, dove distinguersi diventa quindi fondamentale.

Come Scegliere il Nome di Una App

Se sapete come creare una app o avete delegato qualcuno per realizzarla al posto vostro, oggi vedremo qualche consiglio utile per sceglierne il nome più adatto in modo che gli utenti la preferiscano alle centinaia di prodotti apparentemente simili.

Come Scegliere il Nome di Una App – 1. Accenno alle Funzionalità

Il nome della vostra app dovrebbe fornire qualche indicazione su ciò che fa. Se optate per qualcosa di totalmente “oscuro”, allora sarete costretti a puntare tutto sul design dell’icona per trasmettere l’idea della sua funzionalità. Ma questo, ovviamente, pone alcuni vincoli alla vostra creatività.

Un giusto compromesso consiste nell’accoppiare la funzione di base dell’app con una parola che la valorizza e aggiunge originalità. Pensate ad esempio ad Evernote, Wunderlist e Tweetbot. Dal momento che la chiarezza e la riconoscibilità sono così importanti, assicuratevi che queste caratteristiche siano ben presenti al momento di decidere il nome della vostra app.

Come Scegliere il Nome di Una App – 2. Non Copiare

Spesso si tende ad utilizzare nomi che creino un certo collegamento mentale tra la vostra app e quelle più famose, magari aggiungendo il prefisso “Insta”, “Angry” o “Whats”.

Tuttavia, ciò che guadagnate in riconoscimento lo sacrificate in legittimità! Chi vorrebbe acquistare la 75° app chiamata Insta-qualcosa? Per essere originali bisogna a volte rompere le tendenze ed iniziarne una nuova.

Come Scegliere il Nome di Una App – 3. Distinguersi

Spesso il motivo principale per cui il nome di una app è importante non ha nulla a che fare con la vostra app. Ha a che fare con tutti gli altri. Con una tale proliferazione di applicazioni, è facile perdersi nelle loro sconfinata galassia presente negli store.

Come Scegliere il Nome di Una App

L’esempio più classico di questo concetto è l’app calcolatrice, sia per Android che per iPhone. Se provate a scrivere “Calcolatrice” o “Calculator” nella barra di ricerca dello store vi usciranno centinaia e centinaia di risultati. Perché sceglierne una al posto di un’altra se le funzionalità sono le stesse?

Usare un nome originale è la risposta. Se avete difficoltà a sceglierne uno, potreste utilizzare un generatore di nomi come Nameboy o Dot-o-mator per avere nuove idee su cui focalizzarsi.

Come Scegliere il Nome di una App – 4. Usare Parole Reali e Facili da Capire

Affinché la vostra app acquisisca slancio e popolarità, le persone dovranno essere in grado di pronunciarla correttamente nel “mondo reale”. La tendenza a togliere tutte le vocali da un nome (tanto in voga un tempo) si è estinta per una ragione. E anche se alcune app suonano bene (tipo Zombieeez), quando si tratta di raccontarlo agli altri, questi avranno bisogno di carta e penna e una buona memoria per capirne il nome.

Anche se avete licenza creativa per inventare nuove parole, usate una certa cautela nell’utilizzare parole che sono difficili da pronunciare e fate soprattutto attenzione all’impatto che queste possono avere sulla facilità con cui il nome dovrà essere ricordato. È certamente possibile che la vostra app diventi famosa anche senza un nome facile da pronunciare; ma perché rischiare che diventi popolare nonostante ciò?

Come Scegliere il Nome di una App – 5. Assicuratevi Che Nessun Altra Abbia Lo Stesso Nome

La cosa peggiore sarebbe passare ore e ore a sviluppare un’app, quindi inviarla all’App Store e farla approvare, solo per scoprire che il nome è stato registrato da qualcun altro per la propria attività!

Anche se non ci sono conseguenze legali, vi consiglio di distinguervi da quello che potrebbe essere un nome ampiamente riconosciuto per una ragione completamente diversa. Andate quindi su Google e fate una ricerca approfondita del nome scelto.

Come Scegliere il Nome di una App – 6. Trovare la Giusta Lunghezza

Nella scelta del nome è sempre tenersi il più possibili brevi e concisi. Questo perché i nomi lunghi sono generalmente difficili da leggere e da ricordare. Tuttavia, con nomi troppo brevi, potreste avere difficoltà a trovare qualcosa che non sia già stato utilizzato.

Un modo intelligente per differenziare il nome della vostra app è quello di usare creativamente prefissi e suffissi. Ad esempio, prefissi come “go” o “get” possono richiamare il concetto di azione.

Come Scegliere il Nome di una App – 7. Non Abbiate Fretta

Anche se non esiste una formula magica per creare un’app che vi farà guadagnare milioni, potrebbe essere un grande nome a fare la differenza fra il successo e il fallimento. Non siate frettolosi, ma piuttosto prendetevi tutto il tempo necessario per trovare il nome giusto.

Come Scegliere il Nome di una App – 8. Non Perdeteci Troppo Tempo

Collegandoci al punto precedente, riflettere bene sul nome da scegliere è positivo ma non bisogna pensarci troppo. Se lo sviluppo effettivo dell’applicazione non è molto lungo, ricordate che non è possibile soffermarsi troppo su un nome in quanto avrete 120 giorni in totale per sceglierlo e inviare l’app allo Store.

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi

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Creare un logo efficace non è semplice, ma crearne uno che rompa i comuni schemi del logo design mantenendo intatta la sua efficacia e bellezza è davvero difficile.

Spesso questo è però necessario per distinguersi in settori saturi di identità abbastanza simili, così da realizzare qualcosa di veramente unico che rimanga bene impresso nella mente di chi lo guarda (leggi anche Come Creare il Logo Perfetto).

Oggi alcuni dei migliori loghi usano l’intelligenza, l’ingegno e il pensiero non convenzionale per esprimere un concetto che li rende speciali. A questo proposito, oggi vedremo alcuni esempi di loghi creativi realizzati con un design e una concettualità non convenzionale, ma che proprio per questo motivo sono unici e memorabili.

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi: London Symphony Orchestra

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi

Progettato dall’agenzia “The Partners” nel 2001, questo logo sfrutta la “serendipità tipografica”. Definito da un’unica linea fluente, le iniziali L, S e O tracciano la forma di un direttore d’orchestra in pieno flusso lavorativo con la bacchetta a mezz’aria, creando una soluzione elegante e semplice che trasmette la gioia di ascoltare la musica classica dal vivo.

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi: The Guild of Food Writers

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi

L’uso intelligente dello spazio negativo può certamente portare un logo ad un altro livello: la freccia di FedEx è un caso esemplare. Di regola, la tecnica dello spazio negativo (vedi Logo Design Intelligente – Lo Spazio Negativo) funziona in maniera più efficace quando è semplice ed elegante.

E uno dei migliori esempi di spazio negativo è sicuramente il logo di The Guild of Food Writers, che raggiunge il giusto equilibrio tra contenimento grafico e spirito creativo grazie alla combinazione creativa di un pennino e un cucchiaio.

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi: Agatha Christie Ltd

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi

Il recente rebrand di Agatha Christie Ltd realizzato dall’agenzia Studio Sutherl&: Jim Sutherland  è basato sulla realizzazione di un monogramma delle iniziali della famosa scrittrice che incorporano un punto interrogativo (simbolo universale del mistero).

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi: Spartan Golf Club

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi

Quando lo spazio negativo diventa più complicato e multistrato, ci vuole un po’ di raffinatezza e una vera maestria per evitare che un logo diventi disordinato e confuso. Il logo Spartan Golf Club è uno degli esempi migliori di questo concetto.

riuscire a creare un mix perfetto tra un antico soldato greco e un giocatore di golf non è certo fra le cose più semplici da realizzare, ma il designer Richard Fonteneau ci è riuscito perfettamente. Come possiamo vedere, infatti, il corpo del giocatore di golf forma il profilo di un soldato spartano con l’arco del suo swing” definisce il pennacchio del suo elmetto.

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi: VAIO

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi

Con alcune eccezioni degne di nota (Apple su tutte), le aziende tecnologiche non sono famose per pensare fuori dagli schemi quando si tratta del design del loro logo. Ma il logo ‘Video Audio Integrated Operation’ di Sony (successivamente cambiato in “Visual Audio Intelligent Organizer”, meglio conosciuto semplicemente come “VAIO”), può essere considerato una magnifica eccezione.

Il logo è un chiaro riferimento alla tecnologia analogica e digitale in modo elegante e sottile: la curva uniforme che definisce la “V” e la “A” rappresentano un’onda analogica, mentre la “I” e “O” simboleggiano il codice binario “1” e “0” che sono il fondamento di tutte le cose digitali.

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi: Horror Films

6 Loghi Creativi Che Rompono Gli Schemi

Solitamente, i designer sono poco creativi quando si tratta di realizzare qualcosa per il genere horror, anche perché si rischia sempre di creare qualcosa di prevedibile o già visto.

Discorso che non vale per il logo Horror Films realizzato dall’agenzia Siah Design. Un’idea semplice: una silhouette semplificata di una bobina cinematografica che assomiglia notevolmente ad un volto urlante che associa creativamente il concetto di film a quello di horror. La semplicità vince sempre!

Breve Storia Del Logo Design

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La storia del logo design inizia ai tempi dell’antica Grecia!

I reperti archeologici testimoniano appunto che i greci furono i primi ad usare i loghi nel loro sistema socio-culturale.

La parola logo si riferisce ad un simbolo, nome o marchio, che sia progettato per un facile riconoscimento da parte del pubblico.

La Grecia è un paese pieno di simboli. E “famosa” per i suoi simboli artistici utilizzati per descrivere la storia e la vita dei suoi personaggi mitologici, come dei, guerrieri, poeti ecc.

La storia del logo design ebbe umili origini: infatti, i primi loghi di cui si ha notizia, consistevano in una singola cifra o lettera che si evolsero poi in un disegno o un marchio costituito da due o più lettere intrecciate.

Le prime monete greche e romane avevano dei monogrammi (vedi 20 Originali Esempi di Loghi Monogrammao loghi dei governanti o delle città. Il più famoso di questi tipi di loghi è sicuramente il monogramma sacro, che è formato dalla congiunzione delle prime due lettere greche XR, S, T, O, S, (Cristo), di solito con la A (alfa) e la O (omega) dell’Apocalisse su ciascun lato della moneta.

Il Medioevo fu un periodo estremamente prolifico per il logo design, in quanto si inventarono nuove cifre destinate all’uso ecclesiastico, artistico e commerciale.

Nel XIII secolo, il logo design si è evoluto da semplici cifrari a marchi per i commercianti e i mercanti dell’epoca. Questi primi esempi di logo comprendevano i marchi dei costruttori, orefici, filigrane dei fabbricante di carta e filigrane per le famiglie nobili.

Altri esempi di loghi antichi erano quelli utilizzati per l’identificazione degli editori e stampatori dell’epoca. L’avvento dell’era dell’informazione ha cambiato il volto dei loghi e del logo design in generale. In termini di comunicazione visiva, una società moderna rappresentata da un logo, una combinazione di colori e lo slogan non sono molto diversi da una famiglia del 15 ° secolo la cui reale identità veniva identificata attraverso l’uso di stemmi, divise e dal simbolismo religioso.

Nella semiotica, cioè lo studio dei segni e dei simboli e il loro uso o interpretazione, la comunicazione umana è discussa in termini di segni e significati. I segni, infatti, possono assumere la forma di parole, immagini, sapori e odori!

Noi percepiamo, comprendiamo e negoziamo con il mondo che ci circonda dando significato a tutti i tipi di segni e simboli. In Occidente, ad esempio, la figura di un serpente è il simbolo del male. Ma senza la nostra conoscenza della culturale occidentale e mitologica (che affonda le sue radici nella Bibbia), un serpente è solo un serpente! Oggi, il pubblico è diventato sempre più consapevole dei simboli visivi, in particolare quelli utilizzati come marchi.

Quindi, è molto importante che il logo aziendale abbia un aspetto professionale.

I loghi della società sono il volto del business, dei propri dipendenti e della società stessa. Rappresentano, quindi, l’identità aziendale! Diventa quindi necessario che la sua progettazione sia estremamente professionale e fatta quindi da professionisti del settore.

Con l’espansione del mercato, il business ha iniziato a moltiplicarsi e quindi la distinzione fra un marchio e l’altro si rivelò necessaria per identificare una particolare azienda da un’altra. Il successo planetario di aziende come la Apple, Facebook, Google è anche dovuto ai loro loghi, che sono semplici e facilmente riconoscibili.

I 5 Font Classici Più Usati Nella Grafica

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Ad oggi, esistono migliaia di caratteri tipografici e tanti altri continuano ad essere rilasciati continuamente. E con i font gratuiti che sono aumentati in qualità e in quantità negli ultimi anni, la scelta può essere difficile ma anche stimolante per un designer (leggi anche 4 Fattori Che Influenzano La Scelta di Un Font).

Tuttavia, se potete permettervene uno, i font personalizzati stanno diventando sempre più popolari negli ultimi anni. Vista la loro esclusività e originalità, questi aiutano a dare ai marchi una personalità unica e distintiva che riesce a colpire e trasmettere il giusto messaggio allo spettatore.

Ma vista la massiccia proliferazione di caratteri tipografici sul mercato, solo pochi di essi hanno resistito alla prova del tempo per decenni (persino secoli), rimanendo ancora oggi fra le scelte preferite dai designers di tutto il mondo.

Oggi vedremo i cinque caratteri classici più usati nella grafica e perché, ancora oggi, rappresentano un must per ogni progetto creativo.

I 5 Font Classici Più Usati Nella Grafica – Futura

I 5 Font Classici Più Usati Nella Grafica

Progettato da Paul Renner e rilasciato per la prima volta nel 1927, il font Futura può essere visto come il “nonno” dei sans-serif geometrici ed è ancora oggi utilizzato per re-brands tendenti al minimalismo come quelli di Google, Mastercard e Spotify. Ma il carattere Futura è stato utilizzato per una grande quantità di marchi famosi, tra cui Alfa Romeo, Cisco, Domino’s Pizza, Gillette e altri ancora.

Di certo non dimostra i suoi 91 anni, vista la popolarità e considerazione di cui ancora gode nel mondo del design moderno. Con lo spirito del “Bauhaus” nel suo cuore, il suo design si basa su semplici forme geometriche (cerchi in particolare) e trasuda efficienza, purezza e modernità.

Inoltre i suoi tratti sono lisci, uniformi e poco contrastati, mentre il carattere tipografico nel suo insieme è abbastanza atemporale da essere rilevante e utilizzabile nel 2018 come lo era nel 1927 .

I 5 Font Classici Più Usati Nella Grafica – Caslon

I 5 Font Classici Più Usati Nella Grafica

Il font Caslon rende il Futura quasi un giovincello rispetto alla sua storia secolare.  Il nome fa riferimento a William Caslon, un incisore di “punzoni” (modelli  usati per creare stampi per metalli) che visse dal 1692 al 1766.

Sebbene sia disponibile in diverse varietà e versioni più moderne, il carattere tipografico noto come Caslon conserva ancora oggi l’aspetto e l’atmosfera “vintage” che contribuì al suo successo e alla sua diffusione fin dal 18° secolo. Come il Futura, il carattere Caslon era abbastanza innovativo per quei tempi (almeno a Londra) e si ispirava ai font tipografici del barocco olandese.

Conosciuto per la sua eleganza senza tempo e una ottima leggibilità, la famiglia dei caratteri tipografici Caslon perse brevemente la sua popolarità all’inizio del XIX secolo, ma oggi è uno dei font più usati per libri, articoli di giornale, enciclopedie e altro ancora.

I 5 Font Classici Più Usati Nella Grafica – Garamond

I 5 Font Classici Più Usati Nella Grafica

Un altro tipo di carattere molto popolare ancora oggi (anche perché molto utilizzato nei libri di testo) è il Garamond, uno dei font più antichi della storia. Come William Caslon, l’incisore parigino Claude Garamond produceva punzoni per metallo e per prima cosa creò il carattere che porta il suo nome nel 16° secolo.

Ma la sua storia può essere fatta risalire addirittura al 1495: il design segue il modello “serif Old Style” originariamente creato dalla tipografia veneziana Aldus Manutius, e progettato dal “punzonatore” Francesco Griffo. Sia il Garamond che il Caslon mantengono un aspetto e una sensazione naturale, quasi come fosse un font scritto a mano, ma con una struttura forte e senza tempo.

Il Garamond è stato inoltre fonte di ispirazione per molti caratteri moderni.

I 5 Font Classici Più Usati Nella Grafica – Clarendon

I caratteri serif sono diventati particolarmente popolari nel lettering, nella stampa e nella segnaletica britannica all’inizio del XIX secolo, quindi il font Clarendon ha cavalcato l’onda di questa tendenza risalente al lontano 1845. Il suo design originale fu creato al tempo dal punzonatore Benjamin Fox per la fonderia Thorowgood and Co.

La popolarità del Clarendon divenne tale da essere richiesto e imitato anche da altre fonderie, tanto che ne furono create diverse varianti.

Sebbene le diverse varietà del Clarendon abbiano le loro idiosincrasie, i fattori comuni sono le forme delle lettere in grassetto, il peso relativamente uniforme che crea un serif leggermente affusolato. Il carattere tipografico è molto diffuso oggigiorno per l’uso su display, in particolare per i lavori di stampa tipografica e xilografica.

I 5 Font Classici Più Usati Nella Grafica – Akzidenz Grotesk

i 5 font classici più usati nella grafica

Che lo amiate o odiate, l’Helvetica è diventato il carattere che ha contraddistinto un’intera generazione di grafici e che ha abbracciato i principi del design svizzero della metà del XX secolo, altrimenti noto come International Typographic Style. Ma pochi sanno che l’Helvetica trae ispirazione dall’Akzidenz Grotesk, uno dei font più belli della famiglia sans-serif e originariamente creato dalla Berthold Type Foundry di Berlino.

Realizzato nel 1898 (quasi 50 anni prima dell’Helvetica), l’Akzidenz Grotesk faceva parte di un’ondata di caratteri tipicamente “commerciali”, destinati all’uso nella pubblicità e nei materiali promozionali per comunicare, persuadere e infine vendere il prodotto in questione, piuttosto che per decorare o facilitare la lettura.

Seguendo la tradizione sans-serif con cui il Futura contrastava per il suo approccio più geometrico, l’Akzidenz Grotesk divenne uno dei principali caratteri della tipografia tedesca del tardo XIX secolo. Semplice, audace e neutrale, eppure chiaramente distinto dal suo più esteso discendente Helvetica (soprattutto nelle lettere “Q”, “R” e “J”), rimane ancora oggi una dei migliori font sans-serif degli ultimi 120 anni.

Come Creare Il Logo Perfetto

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La creazione di un logo non è un processo semplice e alla portata di tutti: presuppone competenza, creatività e conoscenza dei principi generali del design.

 

Purtroppo, mi capita spesso di vedere creazioni realizzate da grafici improvvisati il cui unico risultato è quello di rovinare il marchio che rappresentano! L’ideazione e rappresentazione grafica di un logo è un lavoro da professionisti. E come può fare un professionista serio a distinguersi da una massa di grafici dilettanti e produrre loghi di qualità?

Oggi vedremo appunto il processo creativo che sta dietro alla creazione di un logo professionale ed efficace.

Come Creare Il Logo Perfetto:

1. Dare Al Logo Un “Doppio Senso” Visivo

Alcuni dei loghi che preferisco utilizzano una tecnica comunemente chiamata “doppio senso visivo”, ovvero quando il design visualizza due immagini in una attraverso l’interpretazione intelligente di un concetto o un’idea.

Il logo WinePlace sotto ne è un esempio perfetto…

Come Creare Il Logo Perfetto

Questo logo assume la forma di una puntina, che simboleggia comunemente “localizzazione” o “luogo”, ma che chiaramente appare anche come un bicchiere di vino a testa in giù! I loghi che utilizzano questa tecnica sono sempre intelligenti e memorabili. Lo spettatore ama questi “giochini mentali” ed è sicuramente più incline ad apprezzare un progetto realizzato in questo modo.

Come Creare Il Logo Perfetto:

2. Il Colore E’ Fondamentale

Una delle considerazioni più importanti da fare nel logo design è la tavolozza dei colori da usare. Non credete che questa sia una decisione superficiale da prendere, perché il colore porta significati e comunica idee. Come designer, però, a volte bisogna attenersi ai colori tipici di un marchio; ma altre volte si avrà la libertà di esplorare e sperimentare nuove soluzioni. Un ottimo esempio di utilizzo efficace del colore, è il logo Zion sotto…

Come Creare Il Logo Perfetto

La regola generale del design ci dice che non bisogna mai utilizzare più di 2-3 colori in un progetto. Il logo sopra ne utilizza il doppio! Ma è decisamente un’ottima eccezione, anche perché i colori usati danno più vita alla figura e danno ulteriore contesto alla forma del paesaggio. Detto questo, ricordate che un buon logo deve essere anche versatile e continuare a funzionare bene anche se realizzato in scala di grigi…

Come Creare Il Logo Perfetto

Come potete vedere, il logo è bello ed efficace anche senza i suoi colori originali! (leggi anche Logo design: come usare il colore per comunicare il giusto messaggio)

 

Come Creare Il Logo Perfetto:

3. Evitare Forme o Simboli “Cliché”

Quasi ogni anno, anche nel mondo del design assistiamo all’avvento di nuove mode o tendenze. Personalmente, amo studiare le tendenze del design e stare al passo con i tempi: ma quando si tratta di logo design, non mi piace quando i designers utilizzano la stessa idea più e più volte!

Come Creare Il Logo Perfetto

Il logotipo sopra è uno dei tanti simboli che vengono più usati ed abusati nel design degli ultimi anni. Ma è ormai un qualcosa di obsoleto e poco distinguibile. Il mio consiglio è quello di pensare a qualcosa di unico ed originale, piuttosto che adeguarsi a quello che fanno gli altri.

Come Creare Il Logo Perfetto:

4. Rendere il Logo Unico

Questo suggerimento si ricollega un pò a quello precedente. Piuttosto che “seguire il gregge” con un design cliché, si dovrebbe invece ideare qualcosa che sia unicamente riconoscibile. A questo proposito, ho sempre apprezzato il logo Evernote

Come Creare Il Logo Perfetto

A prima vista non dice granché! E’ una testa di elefante, che non appare sicuramente come un concetto molto singolare. Tuttavia, il modo in cui è disegnato e l’orecchio che simboleggia una pagina arricciata, lo rendono unico e immediatamente riconoscibile. Ricordate che la prima idea solitamente è la più generica, ma è anche la prima idea! Provate a riempire una pagina di quaderno o due con alcuni schizzi, prima di scegliere quali idee sviluppare ulteriormente.

Come Creare Il Logo Perfetto:

5. Utilizzo di Font Personalizzati

In tema di unicità, non c’è nulla che possa dare ad un logo questa sensazione come l’uso di caratteri tipografici personalizzati o lettering

Come Creare Il Logo Perfetto

La maggior parte dei loghi fanno uso di font commerciali o ad uso gratuito. Ma se si vuole fare ottima impressione sul cliente e realizzare qualcosa di veramente unico, usare dei font creati da se può dare al logo un aspetto particolare e distinguibile dalla massa.

I caratteri personalizzati aiutano inoltre a garantire che il vostro logo rimarrà unico nei secoli a venire! L’esempio più famoso di questo concetto è sicuramente il logo Coca Cola

Come Creare Il Logo Perfetto

Come Creare Il Logo Perfetto:

6. Renderlo Semplice…e “Stupido”

Purtroppo, non tutti i designer riescono a realizzare dei caratteri unici ed accattivanti! Essere un designer non sempre vuol dire essere un illustratore o un tipografo fantastico (anche se aiuta!). Se rientrate in questa descrizione, non temete: questa “mancanza” non vi impedirà di realizzare loghi impressionanti.

A questo proposito, gli americani sono soliti dire queste quattro parole: “keep it simple stupid” Ciò significa realizzare loghi molto semplici ma visivamente potenti che riescano a trasmettere il messaggio aziendale senza aver bisogno di illustrazioni complesse. Senza contare che un logo semplice non avrà problemi a passare indenne la prova del tempo e ad essere quindi memorizzato!

Il logo Nike ed Apple sono gli esempi migliori di questo concetto…

https://www.coca-cola.it/it/home/

Esaminiamo il logo Apple. La silhouette di una mela, a prima vista, non sembrerebbe niente di speciale o memorabile. Ma è il particolare del “morso” che rende il logo unico e memorabile. Senza di esso, infatti, la mela in sé sarebbe noiosa e abulica perché non avrebbe niente di speciale.

https://www.coca-cola.it/it/home/

Come Creare Il Logo Perfetto:

7. Considerare Sempre La Proporzione e La Simmetria

La proporzione e la simmetria sono due importanti elementi del logo design che molti spesso trascurano. Si consideri il nuovo logo di Twitter come esempio:

Come Creare Il Logo Perfetto

I cerchi utilizzati dal designer in fase di progettazione, non sono utilizzati per convincervi di qualche strana teoria cosmica! Sono semplicemente utilizzati come una guida per creare un logo ben equilibrato, con delle curve ed archi coerenti fra loro. Anche il logo Apple sopra è stato realizzato con questi criteri…

Come Creare Il Logo Perfetto

Come Creare Il Logo Perfetto:

8. Utilizzo Dello Spazio Negativo

Per spazio negativo s’intende lo spazio che circonda un oggetto in un’immagine. Altrettanto importante quanto l’oggetto del design, lo spazio negativo aiuta a definire i confini di spazio positivo e porta equilibrio all’intero design.

Anche se questa tecnica viene utilizzata principalmente nel logo design, negli ultimi anni sta trovando molto credito anche nel web design. Ad ogni modo, se utilizzata sapientemente, permette di ottenere risultati spettacolari e di grandissimo impatto visivo.

E’ tuttavia una delle tecniche più difficili da applicare, perché implica uno studio approfondito del concept, un’ottima padronanza degli strumenti di lavoro nonché una mente elastica e creativa. Uno di esempi più famosi e ben riusciti di design con lo spazio negativo è sicuramente il logo Fedex… (leggi anche Logo Design Intelligente – Lo Spazio Negativo)

Come Creare Il Logo Perfetto:

Quello che mi piace di questo logo è l’uso così intelligente e sottile dello spazio negativo. La maggior parte delle persone negli Stati Uniti vedono il logo FedEx quotidianamente, ma pochi hanno notato la freccia presente fra la “E” e la “x”. Questo particolare intende trasmettere un messaggio ben preciso, ovvero che la FedEx è un’azienda innovativa che “guarda avanti”!

Come Creare Il Logo Perfetto:

9. Design Passivo vs Design Attivo

Uno degli aspetti più interessanti del logo design è il concetto di infondere movimento o un senso di attività al logo. Anche se questo non è sempre appropriato (ad esempio con il logo Apple), a volte può davvero dare un logo la spinta di cui ha bisogno, sia dal punto di vista visivo che concettuale.

Come esempio, diamo un’occhiata nuovamente al logo Twitter. Nel vecchio design l’uccellino era in posizione seduta, quindi passiva, mentre nel restyling attuato subito dopo appare come un uccellino che sta per “prendere il volo” (design attivo).

Come Creare Il Logo Perfetto

Anche l’attuale logo Twitter può essere considerato a tutti gli effetti un design attivo….

Come Creare Il Logo Perfetto

Anzi, il nuovo logo è più attivo che mai! Ora l’uccellino spicca il volo verso l’alto e ciò sta a simboleggiare la grande ambizione del social a voler raggiungere nuove vette.

Ad ogni modo, il senso di movimento è particolarmente importante quando si tratta di loghi con mascotte.

L’immagine del marlin sotto non raffigura semplicemente il pesce in questione, ma un pesce che sta saltando in aria in una posa vittoriosa!

Come Creare Il Logo Perfetto

Questo concetto si estende anche agli oggetti inanimati. Considerate il logo sotto e il grande senso di movimento che trasmette!

Come Creare Il Logo Perfetto

Come Creare Il Logo Perfetto:

10. Conoscere Il Suo Significato

Ogni buon logo ha sempre una storia dietro di se.

I migliori loghi al mondo sono pieni di significato, sia evidente che nascosto. Ne abbiamo discusso in diversi casi sopra. La freccia del logo FedEx indica che l’azienda guarda al futuro, il logo Apple ha un pezzettino mancante e il logo Twitter “punta in alto”.

Ad ogni modo, una delle domande che mi pongo spesso, è se alcuni designers si inventino un significato dopo che il logo è già stato realizzato! Ma a prescindere da questo, è sempre molto gratificante quando un grafico riesce ad spiegare ai clienti quanto pensiero e ragionamento stanno dietro al logo realizzato per loro, ovvero ciò che lo lega ai valori e alla missione della società in questione.


Il Restyling Di Un Logo – Perché Effettuarlo?

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Avete un logo, avete il vostro marchio, ma qualcosa non vi quadra?! Forse un restyling potrebbe aiutare la tua azienda?

E’ importante ricordare che i clienti quando vedranno il vostro logo, inizieranno a fare ipotesi sulla vostra attività commerciale. Per questo motivo è necessario assicurarsi che il logo della vostra azienda dia ai vostri potenziali clienti le impressioni giuste!

Il Restyling Di Un Logo - Perché Effettuarlo?

Ottenere un restyling del vostro logo potrebbe avere degli effetti sia positivi che negativi per la vostra attività, quindi sarà necessario analizzare bene la situazione, al fine di ottenere una panoramica degli effetti attesi e i costi aggiuntivi.

Ricordate che un re-design non deve per forza significare un cambiamento radicale del logo: spesso, conservare alcuni elementi del vecchio design o i colori e i caratteri potrebbe essere la soluzione più giusta. Bene, ora daremo uno sguardo più da vicino ad alcune delle situazioni più comuni in cui un re-design potrebbe essere una soluzione intelligente ed opportuna.

Il Restyling Di Un Logo – Perché Effettuarlo?

Il design appare vecchio e obsoleto

Il design di un logo può apparire obsoleto quando, ad esempio, siete presenti sul mercato da un bel pò di tempo. Quindi, a meno che il vostro logo non abbia un design molto forte e senza tempo, sarà arrivato il momento per un restyling.

La cosa migliore da fare, in questi casi, è concentrarsi sul vecchio design e pensare come renderlo più moderno, senza effettuare troppi cambiamenti.

Il Restyling Di Un Logo – Perché Effettuarlo?

Il logo trasmette il messaggio sbagliato

Talvolta, i veri effetti di un logo non si vedranno correttamente prima che esso sia in uso da un pò di tempo.

Se scoprite che il vostro logo invia il messaggio sbagliato, vi sarà sicuramente bisogno di fare qualcosa a riguardo. Forse i clienti confonderanno il vostro logo con un altro o forse in un modo o nell’altro è decisamente sbagliato per il business che deve rappresentare.

Il Restyling Di Un Logo – Perché Effettuarlo?

Il logo appare troppo “economico”

Nessuno di voi vorrebbe che il proprio logo appaia come un disegno troppo economico e “amatoriale”.

Molte volte le aziende fanno l’errore di sottovalutare il valore di un buon logo e scelgono soluzioni rapide ed economiche! Questi loghi appariranno poco professionali e potrebbero rovinare l’immagine della vostra azienda.

 

Il Restyling Di Un Logo – Perché Effettuarlo?

Cambio di prodotti/servizi offerti

Nel tempo, è possibile che il vostro business subisca dei cambiamenti nell’offerta di prodotti e/o servizi. Se il vostro logo trasmette l’idea di vendita di prodotti che non vendete più, si dovrebbe effettuare un restyling per adattarsi così a ciò che c’è di nuovo.

 

Il Restyling Di Un Logo – Perché Effettuarlo?

Si vuole raggiungere un settore di mercato diverso

Se stai cercando di raggiungere un settore del mercato diverso da quello che avevate in passato, si dovrebbe considerare una riprogettazione del vostro logo. Questo è dovuto al semplice fatto che diversi gruppi di persone tendono ad apprezzare diversi elementi, colori e così via.

Se non siete sicuri, però, consultate un designer professionista per avere un aiuto in questa analisi.

 

Il Restyling Di Un Logo – Perché Effettuarlo?

L’azienda si sta espandendo

Spesso le aziende fanno un restyling del proprio logo e anche un intero processo di re-branding quando sono in espansione sul mercato. Questo potrà aiutare l’azienda a distinguersi con un nuovo profilo societario e, in questo modo, attirare nuovi clienti.

Come Creare Un Biglietto da Visita di Successo

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Un biglietto da visita professionale dovrebbe essere progettato per attrarre, acquisire e indirizzare nuovi clienti ai vostri prodotti o servizi.

Il Biglietto da visita non è solo  una forma di pubblicità, ma è anche una rappresentazione visiva di voi e del vostro business. La linea di fondo è che se il biglietto da visita non riuscirà a trasmettere ai clienti un’immagine professionale di voi e della vostra azienda, esso avrà fallito nella sua missione principale!

Come Creare Un Biglietto da Visita di Successo

Per molte persone, il biglietto da visita è lo strumento principale di marketing, ed è considerato molto utile soprattutto per coloro che sono appena agli inizi nel mondo degli affari.

La gente spesso pensa che un biglietto da visita progettato e stampato sul proprio computer di casa sarà uno strumento sufficiente per farsi notare e ricordare. Ma la verità è che esso è uno degli elementi più trascurati e sottovalutati fra tutti gli strumenti di business!

Un biglietto da visita ben progettato sarà anche professionale e darà inoltre a voi e alla vostra azienda un’immagine professionale, mentre uno fatto “in casa” di solito darà l’impressione alle persone di avere a che fare con un dilettante e vi causerà un incalcolabile danno d’immagine!

Quindi, il primo consiglio che mi sento di darvi è quello di affidarvi sempre a dei professionisti per creare il vostro biglietto da visita: la creazione della vostra immagine e dell’identità del vostro business è un processo importante che non può essere affrontato in modo dilettantesco! Bene, vediamo ora alcuni parametri fondamentali che un biglietto da visita professionale deve necessariamente avere.

Come Creare Un Biglietto da Visita di Successo

Consigli utili

  1. Utilizzare un logo convincente che rappresenti al meglio la propria azienda o ciò che si sta cercando di vendere. (leggi anche Creazione di un logo professionale: le fasi del processo creativo
  2. Renderlo abbastanza unico per catturare e trattenere l’attenzione dello spettatore.
  3. Utilizzare delle foto che suscitino delle emozioni potrebbe rivelarsi efficace, ma non sono sempre efficaci per tutti i tipi di business.
  4. Utilizzare, se possibile, materiali non standard come plastica o stock colorati. Spesso qualcosa di “straordinario” tende ad essere conservato e ricordato di più.
  5. Diversificatene la forma. Ad esempio potete attuare un sovradimensionamento della carta usata o rendere il biglietto da visita simile alla forma del vostro prodotto.
  6. Cambiare la direzione del testo, ad esempio in verticale, potrebbe generare più curiosità e attenzione.
  7. Potete pensare alla creazione di un biglietto da visita che si pieghi a metà o uno che possa essere utilizzato come una mini brochure.
  8. Produrne di tipi diversi potrebbe incoraggiare le persone a “collezionarli” aumentando l’attenzione per voi o il vostro business.
  9. Includere tutte le informazioni standard di contatto come la ragione sociale, indirizzo, numeri di telefono, numero di fax, sito web ed e-mail così come il vostro nome e il logo.
  10. Includere un logo, immagine o elemento grafico che intendete utilizzare in modo coerente su tutti i materiali di marketing.
  11. Includere uno slogan pubblicitario che stimoli una risposta emotiva nello spettatore.
  12. Il biglietto da visita DEVE essere il più semplice possibile e non si dovrebbero utilizzare più di due tipi di carattere. Comunque, non utilizzate mai dei fonti inusuali, perchè potrebbero essere difficili da leggere.
  13. Utilizzare una dimensione del font abbastanza grande, affinchè persone di ogni età possano leggere il vostro biglietto da visita con facilità.
  14. Non usare mai informazioni non aggiornate.
  15. Potete immettere nel retro del biglietto da visita informazioni sui prodotti, testimonianze, uno sconto speciale o una prova gratuita del servizio, un calendario o qualsiasi altra cosa che stimoli le persone a conservarlo e utilizzarlo.

Che Cosa E’ Un Brand?

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La creazione di un marchio (o brand) è uno dei fattori più importanti nella creazione dell’identità di una piccola azienda.

Ma definire che cosa significa “marchio” può essere un compito difficile! Ci sono diverse cose da considerare, fra cui il tipo di business e i tanti elementi che compongono il marchio.

La definizione più accurata, secondo me, è: “Un marchio è la raccolta di percezioni che il cliente ha circa il vostro business“.

Per Wikipedia, nel marketing, un marchio è l’incarnazione simbolica di tutte le informazioni collegate con un prodotto o un servizio. Un marchio include in genere un nome, il logo e altri elementi visivi quali immagini o simboli. Esso comprende anche l’insieme delle aspettative associate ad un prodotto o servizio che in genere sorgono nelle menti delle persone. Queste persone sono i dipendenti del proprietario del marchio, persone coinvolte con la distribuzione, vendita o fornitura del prodotto o del servizio e dei consumatori finali.

Che Cosa E' Un Brand?

Questa definizione rende un piccolo imprenditore un pò “impotente” di fronte ai loro marchi! Dal momento che, nella sua definizione più semplice, un marchio è stato creato nella mente dei suoi clienti, dal loro punto di vista ed esperienze può sembrare che non ci sia molto che si possa fare per modellare o controllare il risultato.

Ad esempio, se un cliente ha una brutta esperienza o gli capita di essere di cattivo umore quando lavorano con voi, esiste una buona probabilità che la loro impressione della vostra azienda sarà meno favorevole.

Tuttavia, ci sono un sacco di azioni che è possibile adottare per influenzare i pensieri dei vostri clienti sulla vostra attività e renderli più positivi. Cominciamo l’analisi guardando come le grandi imprese approcciano il “branding“.

Le aziende, in genere, dedicano un budget piuttosto consistente alla costruzione del “brand”. In generale, questo processo inizia con l’assunzione di grandi consulenti di branding per definire il marchio di un’azienda.

Poi, dei “gruppi di ascolto” sono condotti assieme ai clienti attuali e potenziali per assicurarsi che il marchio sia sulla strada giusta. Dopo che il marchio è stato ridefinito, sarà sviluppata una campagna di marketing per rafforzare il marchio e l’identità di marca. Ma ci sono molte altre attività che le imprese di grandi dimensioni possono fare per creare brand di successo (vedi il logo Carrefour sotto).

Che Cosa E' Un Brand?

Ma questo approccio rende il branding un compito particolarmente difficile per una piccola impresa! Le piccole imprese, in genere, non hanno un grande budget per la ricerca, pagare dei consulenti e per campagne pubblicitarie a livello nazionale. E raramente hanno il tempo o le risorse interne da dedicare alla creazione e gestione di un brand. In cima a tutto questo, molti di questi compiti non sono particolarmente adatti per aiutare le piccole imprese a creare i risultati di cui hanno bisogno per i loro marchi.

 

Il processo di branding per le piccole imprese può essere riassunto tramite un pacchetto molto più compatto ed economico:

  • Definizione del marchio: questo è il processo di definizione del vostro business: “Chi sei, cosa fai, che cosa ti rende diverso dalla concorrenza?”. Sarà necessario disporre di tutti questi fattori per creare un marchio efficace. Se i vostri pensieri in tutte queste aree non sono chiari e concisi, allora non potrete sperare di indirizzare efficacemente i pensieri dei vostri clienti alla vostra attività commerciale.
  • Identità del marchio: questa è anche conosciuta anche come la grafica che rappresenta il “volto” della vostra attività. Le piccole imprese avranno certamente beneficio dalla creazione di un logo e di un insieme coerente di materiali di marketing. Pensate che il 40% delle persone ricorda ciò che vedono al contrario di quanto hanno letto o sentito. Quindi avere un logo iconico o altro elemento visivo utilizzato in tutto il materiale pubblicitario, aumenterà notevolmente la memorabilità della vostra azienda e renderà più probabile che i vostri clienti pensino a voi. I colori, caratteri e simboli che si utilizzano durante questa fase possono anche comunicare la definizione del marchio ai vostri clienti in modo visuale, che è certamente un mezzo più potente di utilizzare le sole parole. (leggi anche Processo creativo di un logo: 5 fasi fondamentali
  • Messaggi del marchio: questo è il modo in cui parlate del vostro business. Qual è il messaggio principale che si vuole trasmettere alla gente sulla vostra azienda? Che cosa volete che ricordi di voi e come vi piacerebbe che venga descritto agli altri tramite il passaparola?
  • Servizi del marchio: questo riguarda il modo in cui offrite i vostri prodotti o servizi. Il servizio clienti è una parte del marchio di una società che è spesso trascurato, perché non è visto come parte di una campagna pubblicitaria o di marketing. Ma nella definizione di un marchio, essere più orientati al cliente e tenere a mente che il modo in cui servite i vostri clienti sarà uno dei punti cardine che possono farvi guadagnare credibilità. Quindi, assicuratevi sempre che il vostro servizio clienti e le altre pratiche commerciali siano in linea con il vostro marchio.

10 Domande Comuni Sul Logo Design

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Nell’articolo di oggi vorrei rispondere alle domande più comuni sul logo design che molti di voi mi mandano via mail. Spero tanto di poter chiarire molti dei vostri dubbi ma, come sempre, lo staff di Weblogo.it è sempre disponibile per ulteriori domande e chiarimenti.

10 domande comuni sul logo design

10 Domande Comuni Sul Logo Design

1. Alcuni dicono che un logo e il design non sono importanti e non fanno la differenza. Cosa vorresti dire in risposta?

In una piccola impresa, soprattutto quando si tratta di imprese individuali, il logo e il marchio hanno una grande importanza per l’immagine del business che rappresentano. Un logo dal design professionale può dare ad un’azienda un’immagine seria, stabile e di successo. Un logo può far apparire un’azienda individuale più come un business, il che aiuta a creare fiducia e può rendere il processo di vendita molto più facile e di successo.

2. Può un logo fare davvero la differenza per un brand?

Il logo di una piccola azienda svolge 2 compiti importanti. Il primo è quello di creare un “volto” per il business. Nelle piccole imprese, questo è particolarmente importante perché può aiutare a differenziare un business da un altro. Un logo aiuta anche a creare un’identità e una personalità per il business. La creazione di un volto è anche utile se l’azienda decide di crescere: l’impresa non sarà così intrecciata con l’imprenditore quando sarà il momento di crescere.

Il secondo compito che svolge è quello di raccontare la storia del business. La comunicazione visiva è importante per comunicare istantaneamente con il proprio target di riferimento. Un logo ben realizzato, quindi, aiuterà a capire ciò che è la prospettiva futura di una piccola impresa.

3. Un logo sbagliato può danneggiare un brand? Mi puoi dare qualche esempio di logo sbagliato?

Certamente, specialmente quando il logo non dice la “verità” sul marchio che rappresenta. Se un piccolo logo aziendale è stato progettato in base a ciò che il cliente vuole sentirsi dire invece che sulla personalità del business, dei servizi e della differenziazione dei suoi prodotti/servizi, allora questo può ritorcersi contro di lui! Un altro modo in cui le immagini possono danneggiare un brand è se non hanno niente da dire, se sono create solo sulla base delle tendenze o solo sul fatto di essere carine.

Un altro problema si verifica quando una società non usa le immagini in modo coerente. Se, per esempio, una piccola azienda utilizza loghi diversi tra loro per i suoi materiali di marketing (una versione del logo per il sito, un’altra per il biglietto da visita, e così via). Oppure, se gli altri elementi visivi sono utilizzati in modo incoerente (vocabolario visivo) attraverso tutti i materiali di marketing.

Molti potenziali clienti guardano oltre l’intero pacchetto di marketing quando fanno una decisione d’acquisto. Se il biglietto da visita che hanno ricevuto appare sostanzialmente diverso dal loro sito, il visitatore potrebbe avere dei dubbi se si trovano nel sito giusto. E questa, non è sicuramente la prima impressione che un’impresa vuole fare ai visitatori del proprio sito internet. (leggi anche Forme, Simboli e Concetti da Evitare Nel Logo Design)

4. Pensate che la prima impressione conti veramente per un’azienda?

I clienti che guardano il materiale di marketing di una società, prenderanno una decisione circa la qualità della società e sul fatto che i loro servizi soddisfino a pieno le loro esigenze. La decisione si baserà sulle parole e le immagini nei materiali di marketing, la presentazione personale del proprietario del business (se la prima impressione è un faccia a faccia), l’istinto dei clienti potenziali e delle esperienze passate.

Quindi, è importante che una piccola impresa faccia tutto il possibile per curare al meglio gli aspetti del loro marketing, in modo che possano creare la migliore prima impressione possibile.

5. Cosa ne pensate dell’identità aziendale e perché è importante?

Per una piccola impresa, io vedo l’identità aziendale al pari di tutti i materiali che identificano l’azienda: il nome commerciale, il logo, lo slogan ecc. Tutto questo creerà il volto del business e darà ai clienti qualcosa per identificare visivamente con il business come un qualcosa a parte dell’imprenditore stesso.

Questi elementi aiuteranno il cliente a vedere l’azienda come un’entità più grande degli stessi imprenditori. Questa “astrazione” del business come essere separato dall’imprenditore, può aiutare quindi l’azienda ad essere presa più seriamente.

6. Cosa ne pensate di un cattivo design e di come un buon design possa “incoraggiare” le persone a comprare?

Un buon design provvederà a comunicare il messaggio giusto per il business che rappresenta. Un buon design darà il messaggio giusto destinato ad una vasta gamma di clienti, che saranno stimolati quindi a comprare. E, idealmente, il design creato sarà anche unico e memorabile, che contribuirà a creare un valore duraturo per il marchio dell’azienda.

Un buon design creerà fiducia attraverso questa comunicazione, facendo appunto “comprendere” la società per mezzo del suo design. La memorabilità costruisce anche la fiducia, favorendo un senso di familiarità con il business e il brand, cioè quella sensazione di conoscere la vostra azienda.

Un cattivo design, può risultare insignificante, può richiedere troppe spiegazioni e non racconterà la storia di una corretta informazione circa l’attività che rappresenta o potrebbe essere incoerente. Un cattivo design, inoltre, farà mancare la fiducia, perché creerà una sensazione di alienazione e separazione tra lo spettatore e il business.

7. C’è qualcosa che un cliente può fare per contribuire a trovare le migliori soluzioni per il loro business?

Io raccomando ai miei clienti di fare un paio di cose per assicurarsi che quello che creerò li aiuti a costruire la fiducia intorno al loro business. La prima cosa è quella di trascorrere molto tempo a lavorare sulla loro definizione di Brand (leggi anche Che Cosa è Un Brand?). Al fine di creare il logo giusto per il vostro business, dovete sapere ciò che il design ha bisogno di dire al vostro pubblico di riferimento.

La seconda cosa è quella di utilizzare il logo e altri elementi visivi in modo coerente in tutti i loro materiali: questo aiuterà i clienti potenziali ed esistenti a sentirsi più familiari e a proprio agio con il vostro business.

8. Quanto è difficile per i clienti identificare i loro punti di forza e di debolezza quando si tratterà di creare il loro logo?

La cosa più difficile per un imprenditore è quella di guardare il proprio logo dal punto di vista dei loro clienti e lasciare fuori i suoi gusti personali dal design. La maggior parte degli imprenditori vogliono affrontare il design del loro logo allo stesso modo in cui scelgono i vestiti o l’arredamento della loro casa!

Ma, sarà importante per loro guardare il design oggettivamente e valutarlo dal punto di vista dei potenziali clienti, cioè dal punto di vista di qualcuno che non sa nulla della vostra attività. Quindi la domanda sarà: “Che grafica dirà loro che cosa è l’azienda, per aiutarli a decidere di acquistare da voi?”.

9. Quanto è importante un design coerente per un brand? I designer puntano a fare tutto con lo stesso stile?

Io penso che per una piccola impresa, con un budget limitato ed una scarna campagna di marketing, la coerenza sia molto importante. I grandi marchi hanno il vantaggio di avere grandi budget a disposizione, un maggiore impatto pubblicitario e il riconoscimento sicuro del loro nome da parte di tutti. Ad esempio, la Nike e Starbucks spesso cambiano il look delle loro campagne pubblicitarie senza subire grosse ripercussioni anche in caso di fallimento della campagna. Queste grandi aziende hanno costruito nel tempo il riconoscimento del loro marchio e la consapevolezza nelle persone in base al nome della società.

Per una piccola impresa, il budget da spendere per il marketing sarà più basso e la mancanza di un settore marketing significherà che ogni pezzo della campagna di marketing dovrebbe costruirsi a vicenda. Avendo così un disegno coerente del marchio, lo si renderà globalmente più forte ed efficace.

10. Cosa può essere definito un design “terribile”?

Sono 4 le cose che mi vengono in mente per definire cosa si intenda un “graphic design davvero terribile” per le piccole imprese:

  • Design incoerente.
  • Design che racconta la storia sbagliata.
  • Design vuoto o senza significato.
  • Design fai-da-te, fatto cioè da persone che non hanno alcuna competenza grafica!

I Migliori Loghi di Birre

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Quello della birra è un settore estremamente competitivo, dove raggiungere un livello di eccellenza non è un’impresa da poco. E, di riflesso, il discorso vale anche per i loghi di birre.

I Migliori Loghi di Birre

Oggi l’ondata di piccoli produttori artigianali non mostra segnali di declino e questi nuovi birrifici stanno tenendo sulle spine i grandi marchi operanti a livello globale.

Nel tentativo di rimanere contemporanei e pertinenti, molti dei più grandi nomi del settore hanno goduto di importanti restyling negli ultimi anni (leggi anche Il Restyling di Un Logo – Perché Effettuarlo?), facendo spesso risaltare la ricchezza del patrimonio culturale dei rispettivi paesi per differenziarli ulteriormente da questi giovani e ambiziosi pretendenti.

Tenendo bene in mente questo, vediamo ora di scoprire quattro dei migliori loghi di birre al mondo, i quali hanno recentemente goduto di restyling per risvegliare la loro eredità.

I Migliori Loghi di Birre – Carlsberg

i migliori loghi di birre

Il restyling di uno dei marchi più amati in Danimarca è stato lanciato ufficialmente agli inizi di Settembre 2018. Il nuovo logo Carlsberg è stato progettato pensando al tempo a venire e con un design che bilancia forma e funzione nello stile danese del marchio.

Dopo una lunga ricerca sul patrimonio storico di ben 171 anni della società, l’agenzia Taxi Studio’s è riuscita a trovare innumerevoli iterazioni sottilmente diverse del logo originale realizzato da Thorvald Bindesbøll.

L’agenzia ha lavorato a stretto contatto con lo specialista del lettering Tom Lane per creare un logo che è rimasto fedele al patrimonio del marchio.

Pur mantenendo il DNA del precedente, il nuovo logo è più snello ed elegante e gli altri elementi (tra cui la corona, la foglia di luppolo e la firma del fondatore di Carlsberg JC Jacobsen) sono stati accuratamente rielaborati.

Ciò includeva la forma e il posizionamento dello swoosh sotto il logo, che è stato rielaborato in modo che la tipografia potesse essere “bloccata” sotto il logo per la prima volta nella sua storia, consentendo al sistema di branding di funzionare efficacemente in tutte le numerose varianti della birra.

La sostenibilità è stata una parte fondamentale del brief, e in un mercato in cui i restyling spesso cavalcano le tendenze del design  e diventano obsoleti in pochi anni,  il nuovo logo Carlsberg ha un’estetica tipicamente danese progettata per durare nel tempo.

I Migliori Loghi di Birre – Budweiser

i migliori loghi di birre

Budweiser ha avuto un importante rebranding  globale nel 2016, che ha celebrato l’eredità della birra tipicamente americana e l’ha rinforzata come icona statunitense. Ogni dettaglio è stato realizzato a mano: mentre il logo distintivo “papillon” è stato mantenuto, l’agenzia newyorkese JKR ha optato per un ritorno del marchio alla sua forma più pura in rosso e bianco, “appiattendolo” e rimuovendo i dettagli dorati e gli effetti ombra in 3D.

Il logo originale del 1860 è stato ridisegnato con cura per dare al marchio un fascino senza tempo, ed è incorporato su lattine e bottiglie (come quelle sopra) in una semplice forma blu navy, accompagnato da un’illustrazione in cima all’etichetta (un approccio utilizzato per creare un legame con il design del 19° secolo).

Nel 2016, le bottiglie e i manifesti in edizione limitata hanno anche visto la presenza della Statua della Libertà, così come i campioni olimpici e paraolimpici americani dei giochi estivi di quell’anno, così da enfatizzare l’orgoglio patriottico della birra.

I Migliori Loghi di Birre – Guinness

i migliori loghi di birre

Un altro dei progetti più discussi del 2016 è stato il restyling del marchio Guinness da parte dell’agenzia Design Bridge e incentrato su un’arpa finemente dettagliata che, come i precedenti due esempi, celebra tutta la fierezza del patrimonio e dell’artigianato nazionale.

Nel corso dei suoi 250 anni di storia, l’arpa di Guinness ha perso la sua profondità e il suo carattere. Il nuovo design ha elementi che richiamano le origini storiche del marchio, come il fiume Liffey di Dublino e le caratteristiche industriali e architettoniche della Guinness Storehouse, la casa del celebre birrificio irlandese che offre ai suoi visitatori degustazioni, visite e un bar panoramico.

La nuova identità di Guinness è quindi ricca di dettagli storici, tra cui le linee ondulate evocative del fiume Liffey, il carattere disegnato a mano ispirato alle etichette originali e le lettere stampate a caldo all’interno del birrificio. Design Bridge ha inoltre collaborato con specialisti della stampa tipografica per creare un rilievo tridimensionale dell’arpa, aggiungendo un ulteriore livello di ricchezza al restyling.

I Migliori Loghi di Birre – Miller Lite

i migliori loghi di birre

Anche se poco conosciuto, dovete sapere che Miller Lite è il terzo marchio di birra più grande degli Stati Uniti, ed è famoso per aver inventato la “birra light” nel 1975. Dopo un drastico calo delle vendite di fronte alla crescente concorrenza, la società si è affidata all’agenzia Turner Duckworth per un rebrand, nel tentativo di attirare nuovi clienti.

Il packaging esistente non era inoltre all’altezza della promessa originale di “una birra dal gran sapore con metà delle calorie” , in quanto abbastanza scontato e banale per una società che voleva distinguersi nel settore. Quindi, ispirata alla storia del marchio, l’agenzia ha ridisegnato il suo caratteristico packaging anni ’70 in chiave più contemporanea.

La tipografia personalizzata, un nuovo logo a monogramma (leggi anche 20 Originali Esempi di Loghi Monogramma) e una serie di elementi illustrati hanno aggiunto profondità e versatilità, assicurando che il design fosse adatto al mondo moderno. Il rebrand ebbe immediatamente successo, invertendo le fortune di Miller Lite e portando alla ribalta il suo patrimonio dimenticato.

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